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Ema, Sala a Radio 24: “Ricorso difficile ma proviamoci, andare in pressing su Ue”

da Redazione

“È molto difficile ma io ci proverei senz’altro. Mettiamo pressione, facciamo sì che i funzionari europei vadano a visitare Amsterdam e vedano lo spazio transitorio, se può contenere le mille persone dell’Ema oppure no”. Lo ha detto Giuseppe Sala, sindaco di Milano, intervenendo a 24Mattino su Radio 24 sul ricorso dell’Italia contro l’assegnazione alla città olandese della sede dell’Ema, l’Agenzia europea del farmaco. “Il direttore dell’Ema è italiano – continua il primo cittadino – proprio per questo sta attento a non fare cose che favoriscano gli italiani. Se ha detto che non ci stanno, io ci credo”. A Radio 24 Sala è tornato anche sul voto (e successivo sorteggio) che lo scorso novembre ha decretato la vittoria di Amsterdam sul capoluogo lombardo: “Abbiamo perso perché avevamo bisogno di 14-15 voti per vincere. Dalle valutazioni della Farnesina potevamo averli in tasca, poi qualcuno all’ultimo momento ha cambiato. Il giorno dopo le polemiche finiscono, ma a livello politico – ammette – qualcosa è mancato”. Milano, però, ha ancora delle chance: “Difendo la qualità della nostra proposta e insisto sul fatto che” gli olandesi rispetto alla costruzione della sede Ema “sono ancora al terreno, neanche le fondamenta, bisogna essere aggressivi” ha concluso Sala ai microfoni di Radio 24.

 

“UN MINISTERO TECNICO? NO, NON LASCIO MILANO”


“No. Radicalmente no”. Non lascia spazio ad alcun dubbio la risposta che Giuseppe Sala, sindaco di Milano, dà a Oscar Giannino e Luca Telese che durante 24Mattino su Radio24 gli hanno domandato se lascerebbe Milano nel caso in cui un domani lo chiamassero per un governo un po’ fuori dalle parti. Sala ha sottolineato: “No, non io. Lo accetterei da elettore di sinistra”. Il sindaco di Milano, dunque, non è contrario alla formazione di un governo di scopo: “Io”, ha aggiunto a Radio 24, “sono totalmente per un maggioritario in cui chi prende più voti governi. Ma se dovessero servire cinque mesi per fare la legge elettorale, va bene”. Insomma, per il sindaco di Milano un elettore di sinistra potrebbe anche accettare un Governo del genere se si formasse, ma lancia un monito: “Basta questa cosa che non esiste più destra e sinistra, esistono eccome”.

 

“FOLLE DIRE NO AI CORSI IN INGLESE AL POLITECNICO”


“Mi schiero radicalmente contro questo provincialismo che tende a dire che non si può fare un corso di laurea in inglese. Ma è una follia! A Milano ci sono undici università e ventimila studenti stranieri”. Così Giuseppe Sala, sindaco di Milano, interviene ai microfoni di 24Mattino su Radio 24, con Luca Telese e Oscar Giannino, in merito alla questione sui corsi di laurea integralmente in inglese e alla sentenza del Consiglio di Stato. Secondo il sindaco, che stava presentando anche il suo libro Milano e il secolo delle città, il futuro delle università sta andando in quella direzione: “Stiamo veramente rasentando il ridicolo, ma perché non dobbiamo dare un’opportunità ai nostri ragazzi?”. E conclude ai microfoni di Radio 24: “Se l’Italia non riesce a cambiare queste cose qua, siamo finiti”.

 

“NON SONO LEGHISTA, MA IL SISTEMA DEI FONDI SUL TRASPORTO PUBBLICO FAVORISCE IL SUD”

 

“Il contributo governativo viene distribuito alle Regioni e dalle Regioni poi alle città in base ad un parametro che è il numero dei chilometri coperti dalle singole regioni. Sapete questo parametro a che anno fa riferimento? Al 2010 e non è mai stato aggiornato”. La denuncia arriva dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ai microfoni di 24Mattino con Luca Telese e Oscar Giannino su Radio 24, parlando del trasporto pubblico locale del capoluogo lombardo e non solo. Secondo il sindaco questo parametro non incentiva lo sviluppo del trasporto nelle città e nelle regioni. Sala poi ci tiene a precisare ai microfoni di Radio 24: “Lontanissimo da me ogni istinto leghista, ma da questo punto di vista noi stiamo favorendo il Sud che non ha investito e non abbiamo il coraggio di proteggere chi fa gli investimenti”.

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