Cosa succederà a Gibilterra, l’area inclusa del Regno Unito ma collocata nel sud della penisola iberica, in seguito al processo di uscita degli inglesi dall’Unione Europea, conosciuto come Brexit? E’ la domanda al centro del primo quaderno del Centro di Ricerca per le Relazioni Internazionali dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino, disponibile on-line.
Realizzato dalla studiosa olandese Jorri Duursma, che in passato ha curato l’opera “Fragmentation and the International Relations of Micro-States” (Cambridge University Press, 1996), nella quale ha analizzato la collocazione internazionale del Titano e di altri quattro micro-Stati europei, il nuovo approfondimento è intitolato “Gibraltar and the European Union: Brexit or not?” ed è accompagnato da un’introduzione del direttore del Centro di Ricerca per le Relazioni Internazionali, Michele Chiaruzzi: “Essendo il nostro un centro sammarinese – scrive l’accademico descrivendo il valore del progetto – desideriamo attirare l’attenzione sull’importanza della diversità nelle relazioni internazionali. In particolare, vogliamo esprimere il valore dello studio dei piccoli Stati e delle questioni che hanno un interesse peculiare per le loro relazioni internazionali. Il tema del ruolo di Gibilterra nell’integrazione europea è degno di nota, fin dal trattato di Utrecht».
Il testo è disponibile gratuitamente on-line in versione digitale e in lingua inglese. Può essere scaricato dal sito web dell’Ateneo, www.unirsm.sm, visitando la pagina del Centro di Ricerca per le Relazioni Internazionali, alla quale si accede dalla sezione “Centri di Ricerca”, presente sotto la voce “Ricerca e dipartimenti”.