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Lombardia, Giorgio Gori a Radio 24: “Tutelare la componente pubblica nella sanità”

da Redazione

Quello della sanità lombarda “è un modello da correggere, ma l’impostazione è da valorizzare”. Lo ha detto il candidato governatore della Lombardia per il centrosinistra Giorgio Gori, parlando a 24Mattino su Radio 24. “Penso che il ruolo sussidiario dei privati sia un dato di ricchezza dell’ offerta dei servizi sanitari ai cittadini lombardi, alla condizione che la componente pubblica sia tutelata. Perché in alcuni casi, a fronte anche dei tagli che sono arrivati da Roma in questi anni, della riduzione degli organici, gli ospedali pubblici fanno un po’ fatica. E questo sbilancia e tende un po’ a distorcere il modello” ha detto Gori. Il modello lombardo, ha aggiunto Gori su Radio 24, “ha molti pregi nella qualità dei servizi offerti nei nostri ospedali ma che ha anche molti limiti. Come sottolineo spesso, è un sistema che ha ospedalizzato troppo il trattamento delle patologie, anche di quelle che in altre Regioni vengono affrontate nei presidi territoriali, che sono più distribuiti, più leggeri e meno costosi. Lo slogan della riforma sanitaria che Maroni ha fatto nel 2015 era ‘meno ospedali più territori’. La cosa paradossale – ha sottolineato Gori ancora a 24Mattino – è che quella riforma non è stata applicata. Nei mesi scorsi quando si è dato vita al modello di presa in carico delle cronicità si è fatto esattamente l’opposto. Si sta ‘sanitarizzando’ la cronicità buttando addosso agli ospedali un carico di lavoro che non gli compete, marginalizzando al contrario i medici di medicina generale che, a mio giudizio, sono una ricchezza del sistema e devono essere tenuti al centro della cura cronicità”.

 

“ELEZIONI, ABBIAMO TUTTI MOLTO PASTICCIATO, NON SOLO IL PD”


Sulle liste per le elezioni politiche “mi sembra che abbiamo tutti molto pasticciato, non solo il Pd”. Lo ha precisato il candidato governatore della Lombardia per il centrosinistra, Giorgio Gori, parlando ai microfoni di 24Mattino di Luca Telese e Oscar Giannino su Radio 24. “Sono state giornate un po’ convulse. A me sarebbe piaciuto che i territori potessero esprimersi un po’ di più” ha ribadito Gori. “Noto soprattutto qui in Lombardia qualche malumore” ha aggiunto il sindaco di Bergamo su Radio 24, ma “spero che passi velocemente perché c’è davanti un mese importantissimo per il paese e per la Regione”. “Che il morale dei militanti e dei sostenitori sia buono è la condizione per poter fare una bella campagna elettorale” ha concluso.

 

“FONTANA? FRASE ‘RAZZA BIANCA’ LO QUALIFICA”


“Io penso che ci sia qualcuno che gli batte le mani quando dice cose di questo tipo, ma la maggior parte dei cittadini lombardi secondo me no. Anzi credo che un’espressone di quel tipo lo qualifichi e faccia capire che quest’aria di moderazione con cui si presenta è contraddetta poi dalle cose che pensa”. In questi termini il candidato governatore della Lombardia per il centrosinistra Giorgio Gori, intervistato a 24Mattino su Radio 24, è tornato sull’espressione ‘razza bianca’ utilizzata dal suo sfidante per il centrodestra Attilio Fontana. “La frase di Fontana era studiata?” chiede il giornalista a Giorgio Gori che su Radio 24 risponde: “Non lo so – ha risposto – ma se lapsus era, era lapsus freudiano, alla fine ha detto quello che pensava”.

 

“LOMBARDIA, DIBATTITO NAZIONALE NON DETERMINERÀ ESITO”


“Non credo che il dibattito politico nazionale, così pieno di promesse fantasiose, possa determinare l’esito delle elezioni regionali, nonostante la concomitanza” con le politiche. Lo ha detto il candidato governatore della Lombardia per il centrosinistra Giorgio Gori, intervistato a 24 Mattino su Radio 24. Rispondendo a una domanda sulle ultime novità della sua campagna elettorale, Gori si è mostrato ottimista: “Mi sembra che ci sia un buon clima. Incontro tante persone in giro per la Lombardia, tanti imprenditori, rappresentanze di categoria. Mi pare che ci sia attenzione e coinvolgimento, a dispetto di quello che si legge sui giornali”. “Dunque i temi della Lombardia conteranno nonostante la concomitanza con le elezioni politiche?” chiede il giornalista a Giorgio Gori che su Radio 24 risponde: “Assolutamente sì, perché poi le persone sono interessate a questo, alla qualità dell’aria, alla liste d’attesa nella sanità”.

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