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Liberalizzato lo Stemma, si può usare a fini commerciali

da Redazione

Procedura semplificata: dal 1 gennaio basterà pagare la tassa annuale di 100 euro. Previsti comunque anche alcuni divieti e pesanti sanzioni fino a 10mila euro per i trasgressori.

stemmi

 

di Daniele Bartolucci

 

Lo Stemma della Repubblica di San Marino potrà finalmente essere utilizzato da tutti gli operatori economici del Titano, dietro un semplice pagamento della tassa di concessione annuale di 100 euro e una rinnovata attenzione alle forme utilizzabili (previsti infatti diversi divieti e anche delle sanzioni pesanti per i trasgressori). La novità è contenuta nell’art. 46 della Legge 7 agosto 2017 n. 94 (Assestamento di Bilancio), che ha apportato modifiche agli artt. 7, 9 comma 2 e 17 della Legge 5 dicembre 2011 n. 190 e “ha istituito”, spiega in una circolare il Direttore dell’Ufficio di Stato Brevetti e Marchi, Silvia Rossi, “a partire dall’l gennaio 2018 la Tassa di Concessione annuale dello Stemma della Repubblica di San Marino e degli stemmi dei Castelli, per l’utilizzo a fini di commercio”. Successivamente, il Decreto Delegato 27 novembre 2017 n. 132, Tabella 5, ha quantificato in Euro l 00,00 l’ammontare della tassa di concessione dello Stemma della Repubblica o degli stemmi dei Castelli: il pagamento della suddetta tassa annuale va effettuato mediante bonifico bancario, utilizzando un modulo precompilato, su cui occorre scrivere i dati identificativi dell’operatore economico che esegue il versamento e l’anno di riferimento.

 

UTILIZZO DEDICATO AGLI OPERATORI ECONOMICI

 

“Solo gli operatori economici (commercianti al dettaglio e all’ingrosso, artigiani di produzione o artistici, etc) della Repubblica di San Marino”, spiega Silvia Rossi, “sono legittimati a utilizzare lo stemma/i a fini di commercio, a condizione che siano in regola con il pagamento della tassa annuale di concessione”. Mentre “gli unici operatori economici che possono legittimamente utilizzare lo stemma della Repubblica come sigillo, sono i Notai della Repubblica di San Marino”. Va da sé che poter applicare lo Stemma per un operatore economico della Repubblica è un vantaggio commerciale non indifferente, data la valenza all’estero soprattutto dell’immagine di San Marino. In ogni caso, se ben regolamentata come in questo caso, questa nuova iniziativa potrà dare nuove possibilità agli operatori e, anche se in misura non certo decisiva visto la cifra in ballo, anche alle casse dello Stato. La stima dell’incasso non è ancora stata fatta, ma è indubbio che saranno molti i commercianti a volerne approfittare per le proprie attività.

 

VIETATO QUELLO DELLA BANDIERA


Premesso che è vietato l’utilizzo dello stemma ufficiale, nei disegni e forme riprodotte nella bandiera della Repubblica di San Marino (identificato dalla Legge Costituzionale 22 Luglio 2011 n. l e negli Allegati l e 2 del Regolamento 6 Agosto 2012 n. 3), è altresì vietato anche l’utilizzo dello stemma, di qualsiasi forma, come segno identificativo di operatori economici, associazioni, enti privati: “E’ vietato quindi inserire lo stemma o singoli elementi di esso in marchi di fabbrica o di commercio o in marchi collettivi, per prodotti e servizi”. Inoltre è vietato riprodurre lo stemma su fronti esterni di edifici privati, su insegne, carte commerciali o carte intestate.

 

COME UTILIZZARLO E IN CHE FORMA


È invece consentito l’utilizzo dello stemma in qualsiasi altra forma o foggia diversa dalle figure vietate in premessa (si veda l’esemplificazione in grafica). “A differenza di quanto fino ad oggi avvenuto”, annuncia infine il Direttore Rossi, “è consentito usare lo stemma della Repubblica anche con corona chiusa”. Altra novità rispetto al passato è che basterà pagare la tassa fissa annuale e rispettare le disposizione sulla forma dello stemma indicate. In pratica non si dovrà più presentare domanda di autorizzazione, né sarà più necessario attendere la delibera del Congresso di Stato e la firma dei contratti, a tutto vantaggio di una procedura snella e poco burocratizzata. Gli operatori economici devono comunque conservare copia del pagamento della tassa annuale ed esibire il pagamento a richiesta di pubblici ufficiali in caso di controllo. Si ricorda comunque che l’utilizzo dello stemma deve sempre avvenire nel rispetto dell’emblema e dell’immagine della Repubblica di San Marino.

 

PESANTI SANZIONI IN CASO DI ILLECITO


Qualora a seguito dei controlli sia accertato il mancato pagamento della tassa annuale o il mancato rispetto delle forme consentite, i Corpi di Polizia potranno procedere immediatamente alla segnalazione della violazione al Commissario della Legge per la irrogazione delle sanzioni pecuniarie e al fermo cautelativo della merce. La sanzione pecuniaria amministrativa va da un minimo di 1.000 euro ad un massimo di 10.000 euro. L’Ufficio di Stato Brevetti e Marchi segue le pratiche di riscossione della tassa annuale ed è a disposizione del pubblico per ogni richiesta di informazione o per chiarire ogni dubbio interpretativo. Sul sito internet www.usbm.sm sono pubblicati i testi di legge e la modulistica predisposta per il pagamento della tassa annuale di concessione.

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