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IAM srl, gestione rifiuti: il packaging natalizio tra riciclo e manualità

da Redazione

Come ogni anno, a dicembre ci troviamo a parlare di regali che verranno messi sotto l’albero. Di “doni” ma soprattutto degli involucri che li avvolgono, nascondendo i contenuti ai più piccoli. La mia unica speranza – lo dico apertamente e con grande sincerità – è che cose inizino a cambiare.

 

di Mirkare Manzi

 

Il profumo dell’aria, i colori, gli addobbi e le “casette di legno” – che sono diventate una presenza anche nella nostra Repubblica – ci annunciano che sta arrivando il Natale, un periodo che è di grande interesse anche per la IAM srl, e non solo perché ci appresteremo a festeggiarlo in famiglia. Come ogni anno, a dicembre ci troviamo a parlare di regali che verranno messi sotto l’albero. Di “doni” ma soprattutto degli involucri che li avvolgono, nascondendo i contenuti ai più piccoli.

La mia unica speranza – lo dico apertamente e con grande sincerità – è che cose inizino a cambiare. Non sull’importanza delle sorprese che faranno sorridere i nostri figli, ma piuttosto sul packaging. Nonostante se ne parli a più riprese su giornali (ma anche tra amici), “l’erba cattiva non muore mai”: ancora oggi le persone preferiscono l’effetto “agli occhi” che è proprio di alcune tipologie di carte colorate che il suo “valore” ambientale. Andando avanti nel tempo, poiché il packaging sta diventando sempre più “a largo consumo”, alcune aziende – spesso non europee – immettono nel mercato prodotti sempre più scadenti e quindi “sempre più rifiuto”. E la mia impressione è che la Comunità europea abbia preso un po’ sottogamba questa cosa…

Il Natale poi ci dà l’occasione di recuperare una manualità che stiamo perdendo, ma anche l’opportunità di trascorrere tempo prezioso con i nostri figli: per loro, lo ricordo, vale più un’ora trascorsa con i genitori che un mega-regalo che, finito l’effetto “novità”, spesso viene dimenticato nel giro di pochi giorni. Io stesso, padre di due gemelli, da due o tre anni cerco di unire queste due cose: vicinanza e fantasia. Con le cose che abbiamo in casa (fogli di giornali, vecchie riviste, eccetera) ci vediamo attorno a un tavolino oppure a terra e, grazie alle forbici e alla colla, preparo assieme a loro gli involucri che serviranno per “confezionare” i regali. In questo modo facciamo del bene a noi ma anche all’ambiente. Se poi nei cassetti ritrovate vecchi packaging di plastica che hanno accompagnato i doni che avete ricevuto, il mio consiglio è quello di riutilizzarli per impacchettare altri doni, oppure trasformarli in allegri e “unici” fondali per il vostro presepe. Una carta glitterata per esempio potrà diventare un bellissimo cielo stellato.

Se invece i fogli non sono più utilizzabili – i bambini quanto “scartano” i regali spesso rompono gli involucri -, li potete conferire negli appositi “cassonetti”, oppure li potete portare alla IAM, che li ritira.

Lo stesso discorso lo possiamo fare per i giocattoli, che con grande frequenza vengono “cambiati” come si cambiano i vestiti nell’armadio. Quelli che non funzionano più possono essere portati nella nostra azienda, che provvederà a smaltirli. Quelli invece funzionanti e apparentemente “non più di moda” (o che non catturano più le attenzioni dei figli), possono essere portati alle varie Associazioni che operano sul territorio (ne cito giusta una, “Trasforma” e il progetto “5R”): in questo modo potranno avere una “seconda chance”: ci sono tante famiglie che non possono permettersi di acquistare un gioco per i loro piccoli e il vostro “scarto” può ancora accendere il sorriso di un bambino.

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