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San Marino, edilizia e urbanistica: arriva il Testo Unico

da Redazione

Il PdL passa in CGG. Sale l’attesa per il Prg dell’architetto Boeri. Scontro in Aula sul provvedimento: le posizioni del PDCS e di SSD.

 

Nell’ultima sessione del Consiglio Grande e Generale è stato approvato – non senza uno scontro tra i partiti e i movimenti politici – il Progetto di Legge del nuovo “Testo Unico delle Leggi Urbanistiche ed Edilizie”.

In Aula naturalmente non è mancato il dibattito, anche acceso, prima del “via libera” ottenuto con 31 voti favorevoli e 13 contrari. Per Giancarlo Venturini (PDCS) “si è persa l’occasione di fare qualcosa di concreto e serio. Questo Testo Unico è stato rielaborato, ma per il 90% è uguale a quello in vigore negli ultimi 22 anni. Di fatto sono confermate le regole in vigore in tutti questi anni e si è persa l’opportunità di fare qualcosa di migliorativo. La discrezionalità politica rimane, i piani particolareggiati rimangono perché decide sempre la Commissione per le politiche territoriali”.

Sulla stessa lunghezza d’onda l’intervento di Stefano Canti (PDCS): “Tutte le modifiche apportate in questo TU potevano essere fatte più semplicemente in un regolamento, come è stato fatto in passato” aggiungendo che “era il Prg su cui il Segretario di Stato al Territorio Augusto Michelotti doveva concentrarsi”. E il PRG è tornato anche nella dichiarazione congiunta del partito. “I temi della ‘pianificazione urbanistica’ non vengono modificati con il Testo Unico bensì con il nuovo Piano Regolatore Generale su quale il Segretario di Stato Michelotti non ha effettuato alcun riferimento in merito agli elaborati grafici che costituiscono lo Schema Preliminare di Piano e Visione Strategica consegnati dallo staff dello Studio Boeri Architetti il 30 giugno scorso”. Altro punto messo al centro in via delle Scalette è l’attività edilizia, ferma da diversi anni. “Con l’approvazione del nuovo Testo Unico non ci sarà una ripresa della stessa, ma solo più burocrazia per ottenere le necessarie autorizzazioni per costruire e nuove sanzioni a partire dalla mancata affissione del cartello di cantiere indicante tutte le figure responsabili del progetto. L’edilizia rappresenta un volano per l’intera economia del Paese ed anch’essa potrà essere rilanciata esclusivamente attraverso il nuovo PRG”.

La risposta di Augusto Michelotti non si è fatta attendere. “Fare il Prg richiede un paio di anni, è una cosa complessa, e il Testo unico è una cosa diversa. Una volta avuto il Prg si dovranno fare dei correttivi nel TU questo lo sappiamo già. Comunque ci si muove si sbaglia, l’avessimo fatto dopo, ci avrebbero comunque criticato. Ma il testo unico era inderogabile, in ritardo di 21 anni. Mai fatto revisioni fino ad oggi. I famosi 7 mila alloggi vuoti, che esistono ancora, sono venuti fuori per mancanza assoluta di programmazione e di gestione del territorio tra cui la mancanza di revisione del testo unico”.

Favorevole al TU, Sinistra Socialista Democratica ha spiegato che il progetto “semplifica sensibilmente la consultazione delle normative legate all’ambito urbanistico ed edilizio, perché riordinate in un unico testo” e che fornisce una serie di risposte in termini di “trasparenza e speditezza delle procedure, di coerenza con le direttive europee e anche di adeguamento rispetto ad una legislazione che ci ha visto in difetto in procedimenti giudiziari”. La sburocratizzazione delle procedure per l’ottenimento della concessione edilizia, così ancora SSD, “vanterà tempi abbreviati da 120 a 90 giorni e alcuni interventi, che oggi avevano bisogno della concessione edilizia, necessiteranno solamente di una autorizzazione che verrà approvata in 30 giorni, a fronte dei 120 attuali”.

Intanto, anche per capire la delicatezza del provvedimento, l’entrata in vigore della Legge è stata posticipata a 60 giorni dalla sua pubblicazione (invece che i 30 giorni istituzionali). Questo per venire incontro alle possibili difficoltà di uffici tecnici e professionisti.

Sul versante del “Progetto Boeri” – che dovrebbe essere pronto, secondo quanto riportato dal sito dell’architetto, “entro la fine dell’anno” e che si fonderà su nove pilastri: complementarietà tra poli urbani e Castelli, potenziamento degli ecosistemi ambientali, messa in sicurezza del territorio, valorizzazione del ciclo dell’alimentazione, autonomia energetica, mobilità sostenibile, turismo diversificato, università e ricerca, industria – aspettiamo la presentazione ufficiale.

Alla fine del 2017 mancano pochi giorni…

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