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“A San Marino è in atto un colpo di Stato”: Maggioranza e opposizione sul documento

da Redazione

Lunedì di fuochi incrociati a Palazzo Pubblico, sede di due conferenze stampa per chiarire (e rispondere) alle accuse.

 

di Alessandro Carli

 

La prima conferenza stampa, convocata d’urgenza dal Congresso dopo la pubblicazione della “lettera” firmata da 25 Consiglieri di opposizione (“Cittadini allerta, a San Marino è in atto un colpo di Stato“), alle 11: la Maggioranza, compatta, ha stigmatizzato i contenuti della missiva, chiedendo che il documento –con tanto dei nomi e dei cognomi dei firmatari – venga visionato dall’intera cittadinanza. “Ribadiamo – così il Governo – l’importanza dell’indipendenza e dell’autonomia di tutti gli Organismo dello Stato: siamo dalla parte della Magistratura e del Tribunale”.

Il Segretario alle Finanze Simone Celli ha voluto rimarcare che non si tratta di “un colpo di Stato da parte nostra” bensì “un colpo di coda da parte di centri di potere e di interesse che, da quando è in carica questo Governo, non si sentono più tutelati”.

Per la gravità dei contenuti e per la veemenza inaudita del linguaggio utilizzato, il Segretario agli Interni Guerrino Zanotti ha affermato che la Maggioranza ha “dato mandato all’Avvocatura dello Stato di valutare eventuali azioni legali”.

A mezzogiorno, stessa sala e stesso luogo, l’incontro con la stampa dell’opposizione, che ha posto l’accento sulla “volontà – così il Capogruppo Roberto Ciavatta – di mettere in campo una forzatura sulla Magistratura” e sulla convocazione della seduta straordinaria del Consiglio Grande e Generale. Confermata, come annunciato nei giorni scorsi, la volontà di appellarsi agli organi di giustizia internazionale in quanto, da parte della Maggioranza, si sono verificate una serie di “pressioni e intimidazioni politiche sul tribunale”.

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