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Istituto Confucio San Marino: la medicina tradizionale cinese

da Redazione

Sabato 25 Novembre nella sede dell’Istituto Confucio San Marino a Montegiardino in Strada della Bandirola, 44 si terrà il seminario sulla Medicina Tradizionale Cinese organizzato dal Centro di Ricerca e Didattica in Studi Biomedici dell’Università di San Marino in collaborazione con l’Istituto Confucio San Marino e con il Patrocinio delle Segreterie di Stato per l’Istruzione – Cultura e la Sanità.

Il programma prevede alle ore 9,30 il saluto delle Autorità e successivamente gli interventi dei relatori che affronteranno alcuni temi concernenti questo grande universo rappresentato dalla MTC, una cultura millenaria che guida le mani di medici e operatori nella ricerca del benessere, nell’ascolto e nel riequilibrio delle energie che animano il nostro organismo.

Abbiamo traccia della codificazione della Medicina Tradizionale Cinese sotto la dinastia Han che ha governato l’Impero Cinese dal 206 a.C. al 220 d.C.

La grande opera di riferimento è il Canone di Medicina Interna dell’Imperatore Giallo, scritto sotto forma di dialogo tra l’imperatore Huang Ti e il primo Ministro Qi Bo.

In questa vasta opera vengono trattati argomenti di filosofia come il taoismo, lo yin e lo yang, l’individuazione dei 5 movimenti e le relazioni tra canali energetici, organi e visceri, i cicli naturali e approcci terapeutici di riequilibrio. Tutti questi aspetti sono integrati nell’approccio terapeutico attraverso l’agopuntura, tecnica che si muove sul corpo umano seguendo delle “mappe energetiche” che collegano vari punti fondamentali per il ripristino di scompensi energetici e fisiologici.

Secondo la teoria dei canali energetici il nostro corpo è percorso dall’alto verso il basso, e viceversa, dai meridiani, una sorta di “rete autostradale” che trasporta energia da e per gli organi e i visceri e ne supporta le funzioni vitali. Quelli principali sono 12 collegati energeticamente a 6 organi quali : polmoni, fegato, cuore, pericardio, milza , gli altri 6 sono correlati ai visceri di intestino crasso, vescica urinaria, vescicola biliare, intestino tenue, “triplice riscaldatore”, stomaco.

Sui meridiani sono stati individuati i cosiddetti ago-punti dove è possibile stimolare o sedare l’energia in disordine. L’agopuntura si avvale di aghi bimetallici per la stimolazione di punti precisi e specifici in combinazione per il trattamento di disturbi legati a disquilibri degli organi o del sistema nervoso centrale. L’agopuntura è una pratica medica e deve essere effettuata esclusivamente da un professionista, perché se non eseguita in modo corretto può recare danni.

La digitopressione è un altro mezzo che “percorre l’autostrada dei meridiani”. Anziché gli aghi vengono utilizzate le mani dell’operatore, e non solo…a volte anche i gomiti e le ginocchia.

Come l’agopuntura questa tecnica lavora sui meridiani e i punti per riequilibrare l’energia. Le dita del terapista ascoltano i punti di vuoto e pieno di energia e li bilanciano.

Tensione e rilassamento, pressione e stiramento sono le pratiche che si mettono in atto durante queste sedute, che spesso possono durare anche un’ora.

Per chi riceve il trattamento non è sempre facile riscontrare i risultati nell’immediato, a volte servono più sedute per avvertire il cambiamento. Anche il rapporto tra operatore e ricevente entra in un circuito binario di scambio energetico, chi pratica e chi riceve, si fondono con la respirazione, con il battito, con il caldo e il freddo, con il dare e il ricevere.

Questi temi e anche altri saranno approfonditi dai relatori nel Seminario “La Medicina Tradizionale Cinese” sabato 25 novembre all’Istituto Confucio San Marino.

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