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Sold out per Valentina Rossi al salotto letterario di Villa Manzoni

da Redazione

SAN MARINO – In tempo di guerra, la prima vittima è la verità. Mai postulato fu più vero, come nella lunga vicenda del risarcimento inglese per i danni del bombardamento del 26 giugno 1944. Valentina Rossi incanta il pubblico dle Salotto di Villa Manzoni, promosso da Ente Cassa di Faetano, con la ricostruzione della vicenda attraverso le sue lunghe ricerche presso gli archivi inglesi, in particolare del Ministero della Guerra e del Ministero degli Esteri, dove numerosi fascicoli sono stati desegretati a partire dagli anni Novanta. Oltre 1500 documenti visionati e studiati, sui 3500 recuperati. E come spesso accade nelle indagini, ogni informazione rimanda ad altri filoni di ricerca. Valentina Rossi, docente di storia e filosofia alle Scuole Secondarie Superiori, da sempre appassionata ricercatrice, racconta come, al termine della guerra, la tenacia, la continuità, ma soprattutto la dignità con cui le autorità sammarinesi, con i pochissimi mezzi di cui disponevano, presentarono istanze e petizioni al governo inglese. Quando, di fronte a trattative estenuanti, si decisero a scrivere direttamente alla regina, non avendo possibilità di pagare un traduttore, scrissero la rogazione in lingua latina, aulica, bellissima, perfetta. I grandi latinisti, in quel momento, non mancavano. Un episodio davvero commovente.

L’elenco della documentazione è lunghissimo, sia per i tentativi inglesi di produrre testimonianze su presunte presenze tedesche a San Marino, sia per il calcolo dei danni: 10 mila di sterline proposte in prima battuta, contro le 700 mila delle stime sammarinesi.

Ci vollero ben 17 anni e diversi cambi di governo per arrivare, nel 1961, ad un risarcimento di 80 mila sterline in un quadro internazionale molto complesso, dove giocavano dinamiche e strategie politiche sicuramente molto al di sopra di un piccolo Stato come San Marino.

Una cifra che non fu un vero e proprio risarcimento, come ben esplicita la formula “ex gratia” usata nel testo ufficiale, elargita più per un gesto di “simpatia” che non per il riconoscimento dei danni e delle vittime causati dal bombardamento.

Ad ascoltare Valentina Rossi: bambini della scuola elementare, ex studenti, esperti ed appassionati di storia locale, insegnanti, anziani che di quelle vicende conservano un ricordo diretto. Lei, la prof, ha il dono di saper parlare un linguaggio preciso, specialistico, eppure intenso ed emozionato, che coinvolge il pubblico in maniera entusiasta. Le sale sono tutte piene e c’è gente in piedi, che non si muove fino alla fine.

Una chiusura veramente grandissima per la quarta edizione del salotto letterario di Villa Manzoni, condotto dalla giornalista Angela Venturini, voluto e promosso da Ente Cassa Faetano che già ha annunciato l’inizio della quinta edizione per la prossima primavera.

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