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San Marino, politica: Adesso.sm su sul bilancio previsionale 2018

da Redazione

SAN MARINO – Il 2018 sarà, ne siamo convinti, l’anno che vedrà l’inizio della svolta: da qui partirà il rilancio del Paese, con un piano di sviluppo pluriennale capace di ridare ossigeno alla nostra economia, attraendo nuovi investitori, realizzando importanti infrastrutture, ampliando l’occupazione e permettendo a tutti i sammarinesi di guardare al futuro con fiducia.

Adesso.sm ha preso in mano il Paese nel bel mezzo di una tempesta perfetta, nel momento in cui tutti i nodi delle passate criticità sono giunti al pettine. Era fondamentale, prima di tutto, fare chiarezza su queste condizioni, per poi iniziare gradualmente a porvi rimedio.

Il 2017 è stato il nostro primo anno: l’anno in cui iniziare ad incasellare alcuni interventi ritenuti prioritari – come la Legge Sviluppo – ma anche e soprattutto per fare emergere le criticità create nel corso degli ultimi decenni e lasciate per troppo tempo sotto al tappeto, ben nascoste dalla vista della popolazione.

La situazione di difficoltà patrimoniale di molti degli istituti bancari sammarinesi, come emerge dai periodici report di organismi come il Fondo Monetario Internazionale, si è consolidata nel corso di decenni di mala gestione e connubio con la politica, sia d’esempio il caso del Conto Mazzini.

Le criticità gestionali interne alla Pubblica Amministrazione o ad Enti come ISS e BCSM, al pari delle sacche di privilegio tutt’ora esistenti, non sono nate negli ultimi mesi, come non è nata negli ultimi mesi l’emergenza liquidità per le casse dello Stato e l’insostenibilità di un sistema previdenziale in forte sbilancio.

Ora però è necessario far tornare i conti e dimostrare ai nostri imprenditori, agli investitori e agli organismi internazionali che San Marino è capace di compiere in autonomia e con equità le scelte necessarie.

Il bilancio previsionale 2018 sarà il primo importante banco di prova. Le indicazioni della maggioranza e il lavoro del Governo, aperti ad ogni contributo costruttivo, si muovono su direttive molto chiare.

Un bilancio che parte da un deficit strutturale di 17 milioni, a cui si sommano gli investimenti per il rilancio di Cassa di Risparmio, richiede il coraggio politico di andare a toccare sacche di privilegio storiche e una distribuzione equa dei sacrifici necessari ad avvicinarsi al pareggio.

Per questo motivo Adesso.sm sta lavorando per:

– l’entrata in funzione entro fine 2017 del nuovo indice ISEE, che dal 2018 mostrerà la reale situazione economica delle famiglie, diventando una garanzia di vera equità.

– far ripartire il lavoro sulla spending review sulla Pubblica Amministrazione e avviare con i sindacati un tavolo di confronto sul tema contrattuale, studiando soluzioni di contenimento della spesa per gli stipendi sia sulla PA che sugli Enti.

– introdurre una imposta patrimoniale, universalmente riconosciuta come lo strumento più democratico ed equo, poiché va a incidere maggiormente dove ci sono patrimoni importanti. Questa imposta sarà strutturata diversamente da quella straordinaria presentata nel 2013, con una platea più ampia di beni ma con aliquote molto basse, e con le necessarie fasce di esenzione per le fasce più deboli.

Dal 2018, la messa in campo di interventi come una vera ed equa riforma previdenziale sarà capace di alleggerire di molto il bilancio dello Stato e permetterà di riportare i conti in attivo, generando entrate che dovranno, nei prossimi anni, andare a finanziare interventi infrastrutturali.

Questi provvedimenti, assieme all’introduzione dell’Agenzia per lo sviluppo e Sportello Unico per le imprese, che si sommeranno alla Legge Sviluppo già in vigore, incentiveranno con decisione lo sviluppo economico, favorendo la nascita e la crescita di aziende in territorio.

San Marino, oggi, è un Paese che ha bisogno di essere risollevato: è quello che stiamo facendo. Alcuni interventi possono sembrare impopolari ma sono perfettamente incanalati in un’ottica di sistema che punta a costruire per ogni sammarinese un futuro di benessere, serenità e sviluppo sostenibile.

Siamo certi che i cittadini condivideranno queste scelte.

 

Adesso.sm

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