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Rimini Fiera, il report del 10 novembre della manifestazione Ecomondo 2017

da Redazione

Rimini Fiera, il report del 10 novembre della manifestazione Ecomondo 2017.

 

RIFIUTI MARINI: MAPPATURA DEL RISCHIO E SOLUZIONI


I rifiuti marini stanno diventando un serio problema per il Mediterraneo, una minaccia sia per gli ecosistemi che lo caratterizzano sia per l’economia delle popolazioni che da esso dipendono. Nel 2050, dice uno studio della Ellen MacArthur Foundation, il peso della plastica negli oceani sarà maggiore di quello dei pesci.

Una problematica sulla quale Ecomondo ha puntato i riflettori già nel 2016 e che ha riproposto quest’anno con il convegno di questa mattina Prevenzione e gestione dei rifiuti marini per un mare più produttivo, a cura di Legambiente, Comitato Tecnico Scientifico Ecomondo, Enea, Università di Bologna, Università di Siena, Cluster Blue Growth, Sustainable Development Solutions Network (SDSN). I lavori sono stati presieduti da Stefano Ciafani, direttore generale di Legambiente che ha sottolineato in apertura il rilievo assoluto dei relatori presenti, tra cui i massimi esperti mondiali sul tema come Francois Galgani, di IFREMER, Cristina Fossi, Università di Siena, e Nicolas Kalogerakis, che hanno fornito il quadro del fenomeno a livello globale. Otto milioni di tonnellate di rifiuti, in prevalenza plastica (80%) sono presenti nei mari e oceani della Terra, 700 tonnellate nell’area del Mediterraneo, ha riferito Francois Galgani, studioso del fenomeno da anni. Mille e quattrocento le specie marine colpite, 263 milioni di euro annui i costi a livello europeo. Intervenire si deve e si può. “Bisogna intervenire in maniera integrata – ha sottolineato nel suo intervento il professor Fabio Fava, presidente del Comitato scientifico di Ecomondo – coinvolgendo più soggetti per rimuovere la plastica in mare e ciò che si raccoglie bisogna capire come valorizzarlo. C’è una partita da giocare, ovvero riciclare in maniera attenta”.

Nel corso del convegno sono stati presentati anche i risultati del primo studio sulla riciclabilità del beach litter promosso dall’Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo con Legambiente ed Enea. Cotton fioc, frammenti, oggetti e imballaggi sanitari, pellet, tappi e cannucce. Questi i rifiuti più presenti sulle nostre spiagge, principalmente a causa di abitudini errate da parte di consumatori e imprese. Ma questo tipo di rifiuto potrebbe essere avviato a riciclo, con vantaggi sia economici che ambientali. I campionamenti sono stati svolti dai tecnici di Goletta Verde di Legambiente in due spiagge del litorale tirrenico: la spiaggia di Coccia di Morto in provincia di Roma e la spiaggia della Feniglia in provincia di Grosseto. Sul totale dei rifiuti presenti, la percentuale di plastica è in entrambi i casi superiore al 90% (leggermente più alta della media nazionale, che è dell’80%, secondo i dati delle indagini sulla beach litter eseguite da Legambiente nella altre spiagge italiane). Nel corso del convegno ad Ecomondo Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legamebiente ha anche annunciato che l’associazione ha appena “depositato alla Camera il disegno di legge che mette al bando la commercializzazione dei ‘cotton fioc'”. Un’iniziativa del presidente della Commissione Ambiente alla Camera Ermete Realacci, su spinta delle campagne di Legambiente e MareVivo. Loris Pietrelli, di Enea: “Abbiamo fatto il conto di quanti cotton fioc potremmo trovare oggi in una giornata: cento milioni, lungo le coste itaiane. Messi uno dietro l’altro possono formare un ago in grado di arrivare al centro della terra”.

In tema rifiuti in mare, è stata presentata ad Ecomondo anche la proposta di Castalia. Si tratta di un dispositivo di raccolta selettiva costituito da una barriera di polietilene che intrappola e raccogli la plastica galleggiante e semiaffondata che arriva dai fiumi.

 

SETTIMANA EUROPEA PER LA RIDUZIONE DEI RIFIUTI: ITALIA ANCORA AL TOP IN EUROPA!


Italia ancora al top in Europa per quanto riguarda la prevenzione dei rifiuti. Sono infatti 4.422 le azioni registrate nel nostro Paese (+3 rispetto al 2016) per la nona edizione della SERR – Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (European Week for Waste Reduction), che inizierà in tutta Europa sabato 18 novembre e si concluderà domenica 26 novembre. Sul podio continentale anche Francia (1.798 azioni) e Catalogna (815 azioni). Questo il dato emerso dalla presentazione ufficiale che si è svolta oggi a Ecomondo, nella “Piazza delle Utilities” di Utilitalia, la federazione che riunisce i gestori dei servizi idrici energetici e ambientali.

Analizzando i dati nel dettaglio, nel 2017 sono cresciuti i singoli proponenti delle azioni, aumentati di oltre il 45% rispetto all’anno scorso. La categoria delle scuole è quella che ha registrato l’incremento maggiore nel numero di adesioni, più che raddoppiato.

Tema specifico dell’edizione 2017 è “Diamo una seconda vita agli oggetti”, sviluppato in circa il 91% delle azioni registrate. Gran parte delle azioni affrontano altresì la tematica della riduzione e prevenzione a monte (90%); sono stati presi in considerazione anche aspetti legati alla raccolta differenziata e alla pulizia straordinaria del territorio.

La Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti rappresenta la principale e più ampia campagna di informazione e sensibilizzazione dei cittadini europei circa l’impatto della produzione di rifiuti sull’ambiente. In Italia la SERR è promossa da un Comitato promotore nazionale composto da CNI Unesco come invitato permanente, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Utilitalia, ANCI, Città Metropolitana di Torino, Città Metropolitana di Roma Capitale, Legambiente, AICA e dai partner tecnici E.R.I.C.A. Soc. Coop. ed Eco dalle Città.

La Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti – Edizione 2017 è stata resa possibile grazie al contributo di CONAI e dei sei Consorzi di Filiera: CiAl, Comieco, Corepla, Coreve, Ricrea e Rilegno.

 

RIFIUTI ELETTRICI ED ELETTRONICI: OBIETTIVI RAGGIUNTI E PROSSIMI TRAGUARDI


Sta crescendo del 6% nel 2017 la raccolta differenziata dei rifiuti elettrici ed elettronici (Raee) in Italia. Ad Ecomondo, nel corso del Forum Raee, è stato anche fatto il punto sugli obiettivi posti dall’UE e su quanto l’Italia deve fare per adeguarsi. Il primo degli obiettivi (4 kg pro capite di rifiuti domestici è stato superato. Un altro obiettivo, più ambizioso, richiede venga raccolto il 45% dell’immesso dei tre anni precedenti all’anno di valutazione. L’Italia ha chiuso il 2016 con un tasso di trattato del 41% per i Raee domestici, inferiore di 4 punti percentuali rispetto all’obiettivo europeo. Il Centro di coordinamento Raee ha illustrato anche la situazione degli impianti in Italia. A fronte di circa 358 mila tonnellate gestite in Italia, la maggior parte (il 61%) sono gestite in impianti allocati al Nord, mentre la restante parte si suddivide tra Centro Italia (75 mila t) e Sud e Isole (65 mila t). Sono 3.045 le strutture registrate sul portale CdC Raee: 1.968 al Nord, 522 nelle regioni del Centro e 555 nell’area Sud e Isole. Come stabilisce l’Accordo sul trattamento in vigore, il 13 novembre è il termine ultimo per l’accreditamento da parte degli impianti che operano con i sistemi collettivi. Ad oggi dei 91 Impianti accreditati (46 al Nord, 20 al Centro e 25 tra Sud e Isole), solo 25 hanno già concluso le procedure di accreditamento previste dal nuovo Accordo e saranno operativi dal 14 novembre.

 

IL PREMIO ‘LA CITTA’ VERDE’


Oggi a Ecomondo è stato consegnato il Premio “La Città per il Verde”, giunto alla sua 18ª edizione, coi riconoscimenti alle Amministrazioni pubbliche che hanno investito in modo eccellente il proprio impegno e le proprie risorse a favore del verde pubblico e della sostenibilità ambientale. Come nelle precedenti edizioni il Premio è assegnato ai Comuni italiani che si sono distinti per realizzazioni o metodi di gestione innovativi, finalizzati all’incremento del patrimonio verde pubblico, attraverso interventi di nuova costruzione, di riqualificazione o nei quali viene privilegiato l’aspetto manutentivo e al miglioramento delle condizioni ambientali del proprio territorio, anche attraverso la valorizzazione dei rifiuti biodegradabili e compostabili.

Per la sezione Verde Urbano sono stati premiati i comuni di Trezzano Rosa (MI), Sant’Agnello (Na), Chieri (To) e Faenza (Ra); per la sezione Manutenzione del Verde i comuni di Ugento (Le) e Abbiategrasso (Mi); per la sezione Orti urbani, orti didattici e parchi agricoli i comuni di Tione di Trento (Tn), Cavallino (Le) e Varese; per la sezione Il comune più organico i comuni di Bassiano (Lt), Sommacampagna (Vr), Pioltello (Mi) e Sestri Levante (Ge).

Inoltre la Giuria ha conferito un Premio Speciale Fuori Concorso a CEM Ambiente Spa, una società pubblica locale, a totale capitale pubblico, che gestisce il sistema di raccolta dei rifiuti per 59 Comuni situati nelle Province di Milano, Monza Brianza e Lodi. Premi anche per le iniziative di volontariato al Progetto “Zappata Romana” (Roma) a cura dello studioUAP. 

 

IL NUOVO ATLANTE DI VIAGGIO DELLE FERROVIE DISMESSE


Riconvertire linee ferroviarie dismesse in percorsi ciclopedonali, per viaggiare in direzione della mobilità sostenibile e della valorizzazione del patrimonio naturale, storico e culturale del Paese. Questo il nocciolo del nuovo “Atlante di viaggio lungo le ferrovie dismesse” di FS Italiane e Rete Ferroviaria Italiana, presentato oggi a Ecomondo da Claudia Cattani, Presidente di Rete Ferroviaria Italiana. La pubblicazione propone un censimento dei caratteristici tracciati ferroviari inutilizzati, che ammontano a circa 1.500 km. Una raccolta che a partire da quest’anno è arricchita con informazioni sulle innumerevoli bellezze naturali e paesaggistiche che si incontrano lungo le linee dismesse. Alla presentazione sono intervenuti anche Paolo Gandolfi, membro della IX Commissione Trasporti e Telecomunicazioni della Camera dei Deputati e relatore della nuova legge quadro sulla ciclabilità, Paolo Piacentini, Direzione Generale del Turismo MiBACT, Giulio Senes, Presidente Associazione Europea Greenways, e Ilaria Maggiorotti, responsabile Asset Funzionali di RFI.

 

IL FILM IMMONDEZZA DI MIMMO CALOPRESTI ALLO STAND DI FISE ASSOAMBIENTE


Ad Ecomondo anche il film del regista Mimmo Calopresti Immondezza. Un documentario che racconta “Keep Clean and Run”, un viaggio nel Sud dell’Italia tra bellezze e rifiuti. 350 km di panorami mozzafiato, tra strade e sentieri, dal Vesuvio all’Etna, che Roberto Cavallo, Presidente dell’AICA – Associazione Internazionale per la Comunicazione Ambientale, percorre di corsa, accompagnato da numerosi altri testimonial sportivi di fama nazionale, per compiere azioni di pulizia dei rifiuti abbandonati lungo il percorso. Dopo le anteprime a Milano, Kuala Lampur e Barcellona e un premio a Los Angeles, il film è stato presentato oggi ad Ecomondo allo stand di FISE Assoambiente.

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