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Imprese: Cuba si apre agli investimenti esteri

da Redazione

Le opportunità al centro di un seminario ospitato nella sede ANIS: i settori in espansione e tutte le procedure per iniziare un business.

ANIS Cuba grande

 

di Alessandro Carli

 

Il new deal di Cuba è all’insegna degli investimenti esteri. Agevolazioni, comparti in espansione e settori-chiave dell’economia dell’isola – il tutto normato da un quadro giuridico piuttosto recente (2014) – sono stati il fulcro dell’appuntamento “Opportunità Imprenditoriali nella Repubblica di Cuba”, ospitato il 26 ottobre all’interno della sede dell’ANIS.

L’incontro è la naturale prosecuzione di un’intensa, ampia collaborazione tra il Titano e il Paese americano e che già prevede, come ha ricordato nella presentazione il dottor Antonio Kaulard, economista di Eco&Eco srl e ai tempi dell’accordo (2016) segretario particolare della Segreteria Cultura, “una sinergia in ambito scientifico e culturale, ma anche nella formazione e nell’educazione” attraverso un “interscambio fra studenti e ricercatori”. Sulla traccia di questo solco trova “humus naturale” un ventaglio di opportunità anche economiche potenzialmente interessanti per le imprese dei due Stati.

Emma Liens Morejón, Consigliere Economico e Commerciale dell’Ambasciata della Repubblica di Cuba, ha illustrato il “nuovo corso” del Paese: esportazione e promozione dei servizi soprattutto nei settori della farmaceutica e delle biotecnologie (antibiotici, vaccini, anticorpi, apparecchiature per uso neurologico e per la riabilitazione, eccetera) in un’ottica di diversificazione dei mercati. Ad oggi il commercio estero cubano vira soprattutto verso l’America (55%) e l’Europa (27%) con l’Italia che occupa l’ottavo posto.

Il Consigliere Economico e Commerciale si è soffermato sull’iter da seguire: in prima battuta va individuato l’importatore o l’esportatore. Serve poi ottenere il “visto esplorativo” (A7) o il “visto d’affari” (D7), la legalizzazione e l’autenticazione notarile dei documenti, l’iscrizione al portafoglio dei fornitori per poi presentare le offerte commerciali e, dopo una negoziazione, firmare i contratti. Cuba esporta prodotti agro-industriali ma sta spingendo sull’IT – sviluppo di software, computer solution, automatizzazione di servizi, assistenza tecnica, audiovisivi e multimedia – e sulla manifattura: prodotti siderurgici e meccanici, minerali, chimici e materiali edili.

 

GARANZIE E INCENTIVI PER L’INVESTITORE


Gli investitori godono di piena protezione e sicurezza. Gli investimenti non possono essere espropriati salvo per motivi di pubblica utilità o di interesse sociale. Lo Stato, ha rimarcato il Consigliere, “garantisce che i benefici concessi permangono durante il periodo per il quale sono stati conferiti. I termini per l’autorizzazione delle attività di business possono essere prorogati dalla stessa autorità che l’ha concessa”. Cuba inoltre concede il libero trasferimento all’estero in valuta liberamente convertibile, senza il pagamento di tributi o oneri, dei dividendi o degli utili ottenuti dall’investitore straniero. E ancora: zero tasse sugli utili nei primi otto anni e durante il primo anno di operazione, esenzione dal pagamento di imposte (in determinati casi) e di tariffe doganali durante il processo di investimento.

 

LA LEGGE 114/2014 E IL PORTFOLIO 2017

 

Sono tre, in estrema sintesi, le “forme” previste dalla Legge 118 del 2014: joint venture, imprese di capitale totalmente straniero e i contratti di Associazione Economica Internazionale. Il portafoglio di opportunità per gli investimenti esteri per il 2017 contiene 395 progetti da realizzare con capitale stranieri in 14 settori diversi.

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