Home categorieCultura Visto per voi: Brian Auger e la zampata di grande leone della musica rock

Visto per voi: Brian Auger e la zampata di grande leone della musica rock

da Redazione

“La musica è magia, nel macrocosmo unisce le moltitudini e nel microcosmo fa risuonare due cuori. La musica è un linguaggio universale che tutti capiscono”.

 

di Augusto e Martine Betiula

 

Al Teatro Novelli di Rimini, sabato 4 novembre, è andata in scena l’ultima tappa del fortunato tour di Brian Auger, il tastierista britannico ricordiamo ha suonato in carriera con Led Zeppelin, Jimi Hendrix, Rod Stewart, Van Morrison, Eric Burdon, John Mayall, Jeff Beck, Duck Ellington, Count Basie, Eric Clapton, Joe Cocker, Herbie Hancock e Santana per citare solo una parte delle numerose collaborazioni.

Per capire la portata di questo leggendario artista basti ricordare che Melody Maker lo nominò “miglior pianista jazz del 1964”.

Auger si è presentato sul palco del Novelli parlando un discreto italiano, dovuto soprattutto alle sue frequentazioni artistiche con Pino Daniele, Mango, Giuny Russo e un tour di 130 date con Zucchero Fornaciari nel 2016/17, e ha per prima cosa ringraziato Rimini definendola “il centro europeo della musica progressive”, questa sua è stata una dichiarazione ironica ma al tempo stesso ha ricordato a tutti gli appassionati che sul finire degli anni ’60 e primi ’70 a Rimini ed in particolare all’AltroMondo e la Locanda del Lupo venivano a suonare i Van Der Graaf Generator, Gentle Giant, Genesis e il pubblico riminese tributava a questi gruppi, ancora semi sconosciuti nella loro patria, un’accoglienza da grandi eroi musicali diventando di fatto la piazza per eccellenza dell’avanguardia di quel genere musicale e l’Italia ha fatto entrare in classifica i dischi di queste band ben prima di ogni altro paese.

Auger ha proseguito raccontando sarcasticamente che la Merkel lo aveva chiamato al telefono in questi giorni dicendogli “visto che vai a Rimini (il centro della musica progressive europea) ti mando un ricordo per questo evento” e il ricordo era la camicia giallo canarino con improbabili grandi disegni di fantasia che lo stesso Auger indossava sul palco.

Dopo queste premesse spiritose il concerto è iniziato con una sequenza mozzafiato di brani suonati dal trio basso/batteria/chitarra dal groove asciutto e potente che ha ottimamente supportato il fraseggio frenetico ed emozionante dell’Hammond. E’ musica coinvolgente e passionale quella che i musicisti hanno saputo mettere in scena e uno dei momenti clou è stato quello offerto da Karma Auger (ndr il figlio batterista di Brian) che sul giro di basso di “A love supreme” ha eseguito uno strepitoso assolo di batteria con una teatro Novelli che teneva il ritmo battendo le mani. Da sottolineare anche l’ottimo lavoro del bassista funk Travis Carlton che ha saputo sostenere ed accompagnare sapientemente sia la ritmica della batteria sia gli infuocati assoli Hammond.

Miglior contrappunto al furore delle tastiere non poteva che essere la voce di Alex Ligertwood (già vocalist di Jeff Beck e Santana) che è stato per l’intero concerto un efficace front man che ha saputo essere protagonista nei momenti salienti ed è stato capace di farsi da parte per dar risalto ai propri colleghi. Il concerto, che ricordiamo serviva a raccogliere fondi per il Tibet, è terminato con una lunga e strepitosa Brain Damage con sul palco oltre a Brian Auger & Oblivion Express, il gruppo spalla Log-2 e Andrea “Cucchia” Innesto già sassofonista di Vasco Rossi.

A fine concerto Brian Auger con una sua zampata di grande leone della musica rock ha consegnato al pubblico entusiasta il suo messaggio sulla musica “la musica è magia, nel macrocosmo unisce le moltitudini e nel microcosmo fa risuonare due cuori. La musica è un linguaggio universale che tutti capiscono”.

A presto Brian ti ascolteremo ancora sul nostro giradischi ancora a lungo.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento