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IAM srl, l’educazione all’ambiente parte dai nuclei familiari

da Redazione

Il nostro ruolo, oltre a quello di essere presenti e di coprire i pargoli d’amore, deve essere anche un altro: educatori. Educare alla gentilezza, al rispetto, alla cordialità e… all’ambiente.

 

di Mattia Marinelli

 

Operare nella gestione dei rifiuti significa non solamente occuparsi del business legato al settore ma anche farsi “portavoce” – parlare di noi nelle vesti di “insegnanti” o “professori” sinceramente non ce la sentiamo – di un’azione educativa che mette al centro l’attenzione che tutte le persone, dalle più grandi alle più piccole, devono prestare al territorio. Il motivo lo spiego subito: la sensibilità e il rispetto verso l’ambiente sono tra le skill – quindi mi riferisco alle abilità acquisite o imparate – che formano lo spessore civile e sociale di un individuo che vive in una collettività. Crediamo, come IAM srl, che questo aspetto sia molto importante: creare una forma di “coscienza” attenta al circostante significa avere a cuore il futuro del mondo.

E’ innegabile che la famiglia sia il centro sociale della vita. Spesso però accade che, a causa dei tanti impegni o della distrazione, questo aspetto venga trascurato. Per questo motivo, la nostra azienda ha organizzato, assieme ad altri attori che a breve vi svelerò, due appuntamenti per parlare di educazione.

Prima però una piccola nota, utile a farmi “entrare” meglio nelle due giornate che abbiamo voluto dedicare a questo tema. A tutti sarà capitato di vedere qualche persona che, per pigrizia o per altro, una volta finito di mangiare un cono gelato o un panino, nel passare vicino a un bidone, getta a terra la carta. Le orecchie più attente avranno anche sentito giustificazioni del tipo: “Ma era pieno” oppure “non ho trovato la fessura dove gettare il rifiuto”. Questa è solamente una menzogna, una bugia che “non tiene”. Sappiamo anche – noi della IAM srl siamo anche genitori – che i figli spesso imitano la mamma e il papà. Il nostro ruolo, oltre a quello di essere presenti e di coprire i pargoli d’amore, deve essere anche un altro: educatori. Educare alla gentilezza, al rispetto, alla cordialità e… all’ambiente. Insegnare ai nostri piccoli una serie di elementari best practice fa piacere a noi, a loro e all’ecosistema, che certamente ne trarrà grandi benefici.

Per questo, come detto, abbiamo organizzato due momenti di sensibilizzazione, coinvolgendo genitori e figli. Per il primo evento – a settembre – ci siamo spostati al Podere Lesignano. Lì abbiamo creato tre “squadre” di ragazzini, suddivise per età: 7-8 anni, 9-10 anni e 10-12 anni. Attraverso il linguaggio a loro più vicino, quello del gioco, hanno smontato le apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) e le hanno suddivise per tipologia.

Recuperare i componenti significa ovviamente rispettare l’ambiente ma ha anche una valenza sociale, quella cioè di ridurre le materie prime che i loro coetanei, in altre parti del mondo, estraggono dalle miniere. Alla fine della giornata hanno vinto tutti!

Il secondo momento di sensibilizzazione si è tenuto a Faetano l’8 ottobre. Assieme all’APAS, a Gualandi Gomme e alla Giunta di castello abbiamo organizzato una “giornata ecologica” nella quale abbiamo parlato di educazione ambientale e di piccoli accorgimenti che per l’ambiente sono grandi gesti.

Sapevate per esempio che un bicchiere pieno di olio di motore è in grado di inquinare un intero campo da calcio?

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