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Di Battista a Radio 24: “Riforma Fornero? I soldi ci sono ma vengono buttati”

da Redazione

“Abbiamo presentato decine di emendamenti in Parlamento per trovare coperture sulla riforma della Fornero. Ma i soldi ci stanno, sono cinque anni che vedo miliardi buttati a destra e a manca”. Lo ha dichiarato Alessandro Di Battista (M5s) intervistato da Luca Telese e Oscar Giannino ai microfoni di 24Mattino su Radio 24 che ha poi aggiunto: “Non voglio entrare nel merito, però io ho visto in un Consiglio dei ministri di Gentiloni, durato 14 minuti, trovare 5,5 miliardi di euro e regalarli a Intesa San Paolo per beccarsi due banche venete, tra l’altro fatte fallire da imprenditori, anche con la compiacenza della politica veneta. Allora i quattrini ci stanno, dipende soltanto da una scelta politica relativa a dove impiegarli”.

E, ritornando sulla legge Fornero, ha poi aggiunto ai microfoni di Radio 24: “Il dramma della riforma Fornero e, comunque, delle manovre che sono state fatte sui pensionati per mandarli in pensione sempre più tardi, io lo guardo anche dal punto di vista dei giovani che non possono entrare nel mercato del lavoro.”

 

LA LEGA 3 ANNI CHE CI PROVA CON NOI. MA E’ VECCHIA POLITICA


“Sono tre anni che Salvini ci strizza l’occhio, ci prova, siamo la prima forza politica del paese. È vero che su qualche tema c’è convergenza ma per me la Lega fa parte della vecchia politica”. Lo ha detto Alessandro Di Battista (M5s) intervistato da Luca Telese e Oscar Giannino a 24Mattino su Radio 24. Sull’alleanza con la Lega ha poi precisato: “io sono entrato nel movimento proprio perché tra le regole dello statuto c’era scritto che il movimento non fa alleanze. Ma con chi mi devo alleare? Con la Lega che oggi prova a rifarsi una verginità togliendo il nome Nord dal simbolo?”.

Alla domanda di Telese se, dopo il voto, davanti allo scenario di un governo di Centro destra con Pd e Forza Italia, da un lato, e uno di Lega e Cinque stelle, dall’altro, potrebbe ripensarci, Di Battista ha risposto: “Fino a prova contraria noi siamo una repubblica parlamentare per cui, qualora dovessimo vincere le elezioni, il presidente della Repubblica ci dovrà dare per forza l’incarico di governo. Per cui ci presentiamo alle camere, come dice la Costituzione, presenteremo un programma di governo che vi dico già cosa prevede: misure straordinarie per la piccola e media impresa con l’abolizione dell’Irap; sostegno alle famiglie grazie al reddito di cittadinanza; leggi che aspettiamo da vent’anni come una vera legge anticorruzione e sul conflitto di interessi che manca, interventi sulla sanità pubblica. Poi vediamo chi ci sta. Poi vedremo se, da destra a sinistra, si assumeranno la responsabilità di non votare un programma di governo del genere. Poi se avremo la maggioranza bene, se non la avremo non so che farà il Parlamento, se proveranno a fare l’inciucio oppure si andrà al voto come in Spagna”.

 

IL GIORNALE APPARTIENE A BERLUSCONI, STA FACENDO CAMPAGNA ELETTORALE


“Il Giornale appartiene alla famiglia Berlusconi. Per cui ora è in campagna elettorale. Tutto quel che dice è come se parlasse Berlusconi.” Lo ha dichiarato Alessandro Di Battista (M5s) ai microfoni di 24Mattino, quando Luca Telese ed Oscar Giannino gli hanno fatto notare che Il Giornale aveva dedicato una pagina intera al Movimento Cinque Stelle per avere candidato in Sicilia degli “impresentabili”. Di Battista ha poi aggiunto: “Quando parla Berlusconi, riesumato negli ultimi giorni, è un disco rotto. Ritorna a lanciare messaggi anche a qualche malfattore siciliano in maniera piuttosto chiara, come quando dice “Cauzione, nessuno andrà in galera, ponte sullo stretto, ora ok alle intercettazioni”. Il Giornale sta in campagna elettorale – ha concluso Di Battista a Radio 24 – il problema sono gli editori impuri in questo paese, editori che oltre a fare gli editori hanno interessi economici, imprenditoriali e soprattutto politici.”

 

UNA VERGOGNA USARE LUOGHI SACRI PER FARE PROPAGANDA


“Mi piacerebbe una presa di posizione più forte anche da parte della chiesa cattolica perché è una vergogna utilizzare luoghi sacri per fare propaganda”. Lo ha detto Alessandro Di Battista, M5s, intervenuto stamattina nella trasmissione di Radio 24, 24 Mattino, rispondendo ai conduttori, Luca Telese e Oscar Giannino. “Ho frequentato per anni e frequento la parrocchia ma non ci vado per ragioni politiche ma per ragioni di fede e ci vado quando mi va e privatamente”, ha poi aggiunto.

 

CON UN FIGLIO, ATTACCHI POLITICI SEMBRANO ACQUA FRESCA


“Negli ultimi anni la fretta, la televisione, mi hanno senz’altro travolto. Ora che c’è un figlio, anche gli attacchi politici degli avversari mi sembrano acqua fresca”. Lo ha detto Alessandro Di Battista (M5s) ai microfoni di 24Mattino su Radio 24. Ha poi proseguito: “un figlio ti ridimensiona. Ma per chi, come me, fa il parlamentare con ardore, questo ardore non è stato certo indebolito, anzi vorrei lasciare ancora di più un paese pulito, più legale e onesto a mio figlio perché ne ha diritto, guardandolo mi dispiace vedere che è nato in un paese così ingiusto”

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