Legambiente ha pubblicato la classifica 2016 dei capoluoghi più “verdi”. Per ogni residente in Repubblica ci sono 327 metri quadrati di boschi e parchi.
di Alessandro Carli
L’autunno che autunno non è (ancora), con temperature – specie in alcune zone d’Italia – che si avvicinano di più all’inizio dell’estate che non ai parametri tipici del periodo, hanno fatto scattare l’allarme smog, con i livelli di polveri sottili che hanno sforato i limiti consentiti dalla Legge. E’ l’altra faccia della medaglia, il “contrappasso” che lo Stivale (e con lui anche il Titano) deve “pagare”: alle passeggiate al mare, a qualche bagno decisamente fuori stagione o a una passeggiata in montagna “in maniche corte” e cappello protettivo fa da contraltare il boom dell’inquinamento. Tutti temi che conosce bene Legambiente che, partendo dagli studi dell’ISTAT (il verde urbano rappresenta solamente il 2,7% del territorio dei capoluoghi di provincia; la media è di circa 31,1 metri quadrati a persona), proprio nei giorni scorsi ha reso pubblici i risultati sui capoluoghi più “green” dell’Italia nel 2016. Tra i fattori che pesano maggiormente sullo smog, sostiene Coldiretti, ci sono difatti i cambiamenti climatici, l’inquinamento e la disponibilità ridotta di spazi verdi. “Occorre intervenire in modo strutturale potenziando il verde, considerato che una pianta adulta – ha commentato la Coldiretti – è capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili, un ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno”.
LA CLASSIFICA ITALIANA
Al primo posto – ma in questo caso una bella mano arriva dalla sua ubicazione – troviamo Trento con circa 401 mq di verde per abitante. Tra le 10 città più green, anche Matera, Potenza, Reggio Calabria, Venezia e Milano.
IL VERDE TITANO
La Repubblica di San Marino non è annoverata nella classifica stilata da Coldiretti sui dati ISTAT. Va detto però che il Titano è un’enclave all’interno dei confini della Repubblica Italiana collocata tra l’Emilia-Romagna (provincia di Rimini) e le Marche e che quindi, perlomeno dal punto di vista geografico, rientra pienamente nella macroarea dell’indagine: per le sue dimensioni, poco più di 61 chilometri quadrati, rappresenta una provincia italiana medio-piccola.
Per quel che concerne gli sforamenti di PM10 (il limite è di 50 microparticelle per metro cubo), il Decreto Delegato numero 44 del 2012 “permette” 35 “eccezioni”. E nel rapporto che l’ISS stila ogni anno si legge che nel 2016 sono stati solamente 11.
Altrettanto interessanti sono le performance sulle aree verdi complessive e il verde urbano. Il Titano – fonte UGRAA – dispone di un’area verde forestale (boschi e aree con una presenza di alberi e cespugli) di 882 ettari (8,82 kmq) e un’area di verde urbano di 200 ettari per un totale di 1.082 ettari, quindi 10 milioni e 820 mila metri quadrati. Preso il bollettino di statistica dell’UPECEDS sulla popolazione residente al 31/12/2016 – 33.196 residenti – la media di “verde” è di circa 327 metri quadrati a persona.