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San Marino, Cartiera Ciacci: “Sempre disponibili a ridurre l’impatto ambientale”

da Redazione

Cartiera Ciacci Spa è sempre stata disponibile a ricercare e a investire in soluzioni per ridurre l’impatto ambientale della propria attività produttiva. Soluzioni equilibrate, ovviamente, che se da un lato devono migliorare la qualità di vita di chi abita nelle vicinanze del sito produttivo, non possono comunque pregiudicare l’attività economica stessa. Purtroppo, nonostante questa nostra apertura, corroborata da progetti e investimenti pronti a partire, ci troviamo ancora una volta a difenderci da accuse infondate e a correggere numeri falsati. L’ultima in ordine cronologico è firmata congiuntamente da Rete e MDSI, ai quali abbiamo oggi rinnovato l’invito ad un incontro formale, nel quale confrontarci sia sulla reale situazione attuale, sia sugli sviluppi futuri, per condividere l’obiettivo di mitigare l’impatto della nostra attività, integrandola ad un contesto oggi anche residenziale, che è però mutato nel tempo senza alcuna colpa addebitabile alla nostra azienda.

Per quanto riguarda le ultime accuse mosse verso la Cartiera Ciacci, dalle quali ci riserviamo di difenderci anche nelle sedi opportune, esse prendono spunto essenzialmente da due vicende: la prima riguarda la fornitura di soccorso di gas naturale ricevuta da Cartiera Ciacci per il tramite di AASS (nel periodo ricompreso tra il mese di dicembre 2014 e il mese di febbraio 2015); la seconda, il mancato – o per meglio dire, impedito – processo di riqualificazione ambientale della nostra azienda.

Nel primo caso, la nostra società ha pagato ad AASS la somma di € 840.000 sulla quale AASS ha realizzato un margine del 16%. Sulla restante parte richiesta, nell’ordine di € 430.000, concordemente con AASS (e non unilateralmente) abbiamo ritenuto che fosse il Giudice a deciderne la debenza.

Per quanto riguarda il processo di riqualificazione ambientale del nostro sito produttivo, riteniamo di essere vittima di regole di portata opposta, la cui simultanea applicazione conduce ad un risultato paradossale: da un lato, lo Stato ci impedisce di fare gli investimenti necessari a migliorare l’efficienza ecologica/ambientale del nostro sito produttivo; dall’altro lato, sempre lo Stato, con altre leggi e provvedimenti, vorrebbe costringerci a subire le conseguenze economiche di tale mancato miglioramento. Anche in questo caso ci troviamo in disaccordo con AASS per la tariffa applicataci sulle acque reflue, peraltro tripla rispetto ai costi sostenuti da AASS, per il trattamento nel depuratore di Santa Giustina dove vengono inviate, per cui si è aperto un altro contenzioso, sempre per la sola differenza tra le due cifre, quantificabile in circa € 410.000.

E’ evidente l’impasse che si è venuta a creare, con effetti negativi per tutti: penalizzazione per la nostra azienda e impossibilità di migliorare l’impatto ambientale della stessa. Il Segretario al Territorio ha quindi aperto un tavolo di lavoro tra le Segreterie di Stato competenti, la nostra società, la Giunta di Castello di Acquaviva e, in principio, anche una rappresentanza della cittadinanza locale, con l’obiettivo di affrontare e risolvere il problema con un approccio metodologico basato su responsabilità e condivisione. Cartiera Ciacci da tempo intende migliorare il proprio impatto ambientale ma le viene di fatto impedito. Per il futuro: o l’attuale stato di fatto resta immutato, con tutti i problemi che ne conseguono; oppure si agisce responsabilmente alla ricerca di una soluzione condivisa che conduca ad un miglioramento della qualità dell’ambiente, senza eccessivo pregiudizio per l’efficienza d’impresa.

 

Cartiera Ciacci S.p.A.

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