Uno studio sulle nuove tecniche di intervento sui ponti danneggiati dai terremoti, realizzato grazie a sei mesi di ricerca nell’Ateneo di Fuzhou, in Cina, è valso oggi al sammarinese Daniel Martino la laurea magistrale in Ingegneria Civile all’Università degli Studi della Repubblica di San Marino. Nella tesi, intitolata “Pre-hole seismic isolation for pile-soil interaction on integral bridges”, viene approfondita una tecnologia alternativa per intervenire sui ponti che hanno riportato delle conseguenze post-sisma. Ciò allo scopo, fra le altre cose, di ridurre i costi rispetto ai classici sistemi messi in campo finora.
I risultati ottenuti da Martino sono il frutto di un percorso diviso in due fasi: la prima, svolta all’interno di un team che includeva studenti cinesi, si è concentrata sulla produzione di alcuni modelli in scala nei laboratori dell’Università di Fuzhou. Successivamente, sulla base dei risultati sperimentali ottenuti, Martino ha condotto una serie di analisi mediante opportuni codici di calcolo per la validazione dei modelli simulati.
La tesi, che ha visto il direttore del corso di laurea in Ingegneria Civile Angelo Marcello Tarantino nel ruolo di relatore, è stata possibile grazie alla partnership che lega attualmente l’Ateneo di Fuzhou, e in particolar modo il dipartimento di Ingegneria diretto da Bruno Briseghella, all’Università di San Marino. Al centro delle attività di studio congiunte sono presenti diverse tematiche di ricerca sulla vulnerabilità sismica delle strutture e infrastrutture civili.
Oltre a Martino, sono sei gli studenti laureati oggi in Ingegneria Civile nell’Ateneo sammarinese.