“Questa legge elettorale prevede che 400 deputati su 630 saranno eletti col sistema proporzionale. Fare le coalizioni per vincere contro l’altro, è stata la rovina di questo paese, il bipolarismo cattivo, quello di mettersi insieme perché dobbiamo sconfiggere una volta i comunisti, una volta il demone Berlusconi. Si deve avere il coraggio di presentarsi, di andare da soli e non fare le coalizioni perché costretti. Poi saranno i cittadini a scegliere. A guardare a destra e a sinistra viene il torcicollo”. A dirlo è Maurizio Lupi, coordinatore di Ap, intervistato a 24Mattino su Radio 24 da Luca Telese e Oscar Giannino. Il coordinatore nazionale di Alternativa Popolare ha poi aggiunto: “Questi 5 anni, dal 2013 al 2018, dovrebbero averci insegnato che la politica fatta di scontro tra tifoserie non serve, la politica fatta di promesse che poi non si possono mantenere ha il solo risultato di allontanare i cittadini da noi. E che quindi c’è bisogno di una proposta politica che seriamente si rimbocchi le maniche e cerchi di affrontare le cose. Poi i cittadini giudicheranno. Questa si chiama proposta politica per noi moderata, liberale, di centro, per cui non serve guardare a destra”.
LE COALIZIONI? INSIEME SU UN PROGRAMMA COMUNE ALTRIMENTI CI MANDANO A CASA DOPO IL VOTO
“Le coalizioni si mettono insieme se si riconoscono su un programma comune e una capacità comune di governo”. Così Maurizio Lupi, coordinatore nazionale di Alternativa Popolare, intervistato a 24Mattino su Radio 24 da Luca Telese e Oscar Giannino. Alla domanda sulle possibili coalizioni che si possono costruire in vista del voto e poi dissolversi dopo il voto, Lupi ha poi risposto: “il 22 ottobre si vota per referendum su autonomie, piaccia o non piaccia è un grande tema. In questa coalizione c’è un leader che si chiama Meloni di Fratelli d’Italia che dice all’altro leader che si chiama Salvini della Lega che questo referendum è una stupidata e bisogna tornare allo stato centrale molto forte. Queste due persone si preparano per fare una coalizione per governare il paese. Contemporaneamente Berlusconi ieri va al vertice del Partito Popolare Europeo e dice che mai e poi mai potrà pensare che la politica di lasciare l’Europa che propone Salvini potrà affermarsi. Ma come si fa a stare insieme in questo modo? Si pensa poi che il giorno dopo che ci hanno votato ci mandano a casa per l’ennesima volta? E poi ci lamentiamo del consenso dei cinque stelle nonostante l’incapacità di governare.”