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San Marino, Paolo Rondelli: “Il teatro è un punto fermo”

da Redazione

Il Direttore degli Istituti Culturali: “La programmazione risponde alla domanda di diversificazione che appartiene al mondo delle arti. E’ importante dare alla comunità un’offerta variegata e stabile”.

Paolo Rondelli foto ok

 

di Alessandro Carli

 

In fin dei conti, aveva perfettamente ragione il Luigi Pirandello dei “Sei personaggi in cerca d’autore” quando, nel dialogo tra la Figliastra e la sorellina Rosetta, fa dire alla prima: “Siamo su un palcoscenico, cara! Che cos’è un palcoscenico? Mah, vedi? Un luogo dove si giuoca a far sul serio. Ci si fa la commedia. E noi faremo ora la commedia. Sul serio, sai! Anche tu…”. Fa sul serio, ovviamente anche giocando, Paolo Rondelli, Direttore degli Istituti Culturali quando racconta e si addentra nel cartellone della stagione teatrale 2017 – 2018 della Repubblica di San Marino partendo da un “ideale” coro, un’introduzione, un prologo: il Titano “ha bisogno di punti fermi e il teatro è uno di questi”.

 

La capacità di creare arte o di importarla sono due fattori “direttamente proporzionali” allo stato di salute di un Paese.


“I nostri due cartelloni non sono importanti per un Paese ma per San Marino. La programmazione di quest’anno risponde alla domanda di ‘diversificazione’ che appartiene al mondo delle arti. Per questo è importante dare un’offerta variegata ma allo stesso tempo stabile a una comunità. Un orizzonte aperto, capace di intercettare dalle proposte più ‘classiche’ a quelle di nicchia. Per entrambi i percorsi, l’elemento che deve essere sempre presente è quello della qualità”.

 

Per tornare alla domanda, in programma ci sono anche titoli a “Km 0”. Il Titano oggi è in grado di proporre artisti locali di un certo spessore?

 

“Il substrato è buono: è da vedere – e la risposta la darà il pubblico – se è tutto di qualità. In passato ho dedicato parte del mio tempo anche alla drammaturgia: hanno funzionato, anche perché imperniati su fatto accaduti in territorio e messi in scena con artisti locali. Se all’interno di una programmazione offri un’apertura più ampia verso le produzioni italiane – quelle di livello, con grandi attori -, dall’altra abbiamo deciso di inserire anche voci del Titano. Un pluralismo di proposte, per essere completo, non può dimenticare il territorio che ospita una rassegna: in cartellone abbiamo inserito anche Patrizia Bollini, Valentina Monetta e Sara Jane Ghiotti”.

 

Pluralismo di proposte ma anche di platea: è più corretto parlare di “pubblici” che di “pubblico”…

 

“A nomi consolidati, per esempio quelli di Alessandro Benvenuto e Ottavia Piccolo, abbiamo alternato spettacoli più sperimentali, per bilanciare il cosiddetto ‘ fare cassetta’ con l’andare incontro agli interessi delle nuove generazioni. Non mi piace ‘scegliere a scatola chiusa’: quando posso, cerco di andare a vedere di persona gli spettacoli. Alcuni titoli ‘in prima stagione’ (quelli che sono al debutto, ndr) siamo riusciti a portarli a San Marino nello stesso anno del ‘lancio’: è il caso di ‘Nessuna voce dentro – Berlino millenovecentottantuno’, un viaggio d’iniziazione tra musica e parole nella Berlino degli anni Ottanta che vedrà sul palco, il 17 novembre, Massimo Zamboni e Angela Baraldi”.

 

Pluralismo significa anche idiomi stranieri. Un esempio cristallino è stato lo Shakespeare in inglese, ad aprile del 2016 al Teatro Nuovo di Dogana.

 

“In occasione dei 450 anni della nascita del Bardo abbiamo ospitato ‘Hamlet – Globe to Globe’: una tournée mondiale molto particolare. Il Titano è stato scelto per la peculiarità di essere uno stato indipendente. Lo stesso allestimento era molto particolare: semplice, snello, ‘trasportabile’, senza una scenografia imponente ma piuttosto basato sulla scrittura di William Shakespeare. Abbiamo cercato spettacoli in lingua anche quest’anno: servirebbe un maggior coinvolgimento da parte dei professori di lingue straniere, che dovrebbero esortare gli studenti ad andare a vedere il scena un testo nell’idioma originale. Credo che uno spettacolo ‘visto’ a teatro possa essere propedeutico all’insegnamento della lingua: può essere un prezioso supporto al percorso didattico”.

 

A proposito di allestimenti, come sono cambiati nel tempo? La crisi ha colpito anche il teatro…

 

“Ad una fascia di mezzo più consistente in cui si trovano nomi di spicco in compagnie comunque numericamente più contenute fanno da contraltare la sperimentazione e le produzioni più imponenti, queste ultime con un cachet più alto rispetto al passato e che non tutti i teatri si possono permettere di coprire. Alcuni artisti di livello hanno optato per produzioni più contenute, anche sotto il profilo delle scenografie. Artisti, o perlomeno alcuni di loro, che abbiamo intercettato. Visto l’intimismo delle produzioni, ci è sembrato opportuno accoglierli al Teatro Titano, che ha le giuste dimensioni per valorizzare la poetica delle pièce”.

 

Il programma è piuttosto variegato: oltre ai nomi già citati, ricordiamo anche la Banda Osiris, Neri Marcorè, Ivano Marescotti, Ale e Franz, Vittorio Sgarbi, Ambra Angiolini. Due appuntamenti però hanno una dimensione ‘diversa’, soprattutto perché “accadono” in due date molto importanti: 25 novembre e 8 marzo.

 

“La rassegna ‘Sperimental(a)mente’ inizierà venerdì 24 novembre (il 25 novembre è la ‘Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne’, ndr) con ‘La sorella di Gesucristo’: Oscar De Summa – che con questo lavoro è stato finalista ai premi UBU – metterà in scena una storia semplice e terribile, molto dura, in cui gli spettatori sono chiamati a una prova di responsabilità. Una ragazza prende in mano una pistola Smith & Wesson 9 millimetri e attraversa tutto il paese per andare a sparare al ragazzo che la sera prima, il venerdì santo della passione, l’ha costretta a subire una violenza. Il pubblico dovrà dare la propria opinione. Dovrà inevitabilmente schierarsi. L’8 marzo invece, in occasione della festa della donna, Isabella Cecchi e Francesca Censi saranno impegnate in ‘Son tutte belle le mamme del mondo – Maternity blues’, un lavoro a due voci molto ironico sul ruolo di ‘mamma’. Una è sognante e new age, l’altra invece è un donna in carriera. In un crescendo di situazioni esilaranti e comiche, esce un intenso arazzo sull’amicizia”.

 

STAGIONE TEATRALE 2017-2018: TANTE SERATE “A SOGGETTO”


Una stagione artistica “piacevolmente impegnativa” e “multitasking”, quella che propone la Repubblica che da ottobre ad aprile ha in cartellone complessivamente 34 appuntamenti, suddivisi in sei rassegne.

Apre la stagione il 18 ottobre “Svenimenti – un vaudeville dagli atti unici, dalle lettere e dai racconti di Anton Cechov”, portato in scena dalla compagnia Le belle bandiere; il 5 dicembre Ottavia Piccolo e Silvano Piccardi saranno i protagonisti di “Enigma-Una stagione artistica “piacevolmente impegnativa” e “multitasking”, quella che propone la Repubblica che da ottobre ad aprile ha in cartellone complessivamente 34 appuntamenti, suddivisi in sei rassegne.

Apre la stagione il 18 ottobre “Svenimenti – un vaudeville dagli atti unici, dalle lettere e dai racconti di Anton Cechov”, portato in scena dalla compagnia Le belle bandiere; il 5 dicembre Ottavia Piccolo e Silvano Piccardi saranno i protagonisti di “Enigma – niente significa mai una cosa sola”, un intenso testo di Stefano Massini, ricco di suspense teatrale, ambientato dopo la caduta del muro di Berlino. L’11 gennaio buio in sala su “Romeo e Giulietta – l’amore è saltimbanco”, nel quale una compagnia di “guitti” si ritroverà a rappresentare il classico di Shakespeare per il futuro re di Francia; il 13 marzo invece Alessandro Benvenuti sarà autore ed interprete di “Chi è di scena”, un lavoro intriso di ironia con punte di corrosività sarcastica e di comicità istintiva e feroce.

 

MICROPHONIE


Il primo appuntamento con la rassegna “Microphonie” è per il 29 ottobre (alle ore 17.30) con “Il maschio inutile” della Banda Osiris, venerdì 17 novembre si proseguirà con Massimo Zamboni e Angela Baraldi in “Nessuna voce dentro – Berlino millenovecentottantuno”, un viaggio d’iniziazione tra musica e parole nella Berlino degli anni ottanta. Il 26 gennaio Patrizia di Malta si esibirà in “Saravà”, un progetto musicale che rende omaggio alla musica frutto della mescolanza tra le culture europee ed africane approdate nelle altre Americhe. Infine il 16 marzo arriva “Concerto per Jack London – Un melodramma jazz d’amore e pugilato”.

 

SPERIMENTAL(A)MENTE

 

“Sperimental(a)mente” inizierà venerdì 24 novembre con La sorella di Gesucristo, con e di Oscar De Summa; giovedì 15 febbraio Teatro Gioco Vita porterà in scena “La donna di Porto Pim” dal testo di Antonio Tabucchi; giovedì 8 marzo (festa della Donna), in scena “Son tutte belle le mamme del mondo – Maternity blues” con Isabella Cecchi e Francesca Censi; mercoledì 28 marzo ecco “Suzanne”, un racconto portato in scena da Tamara Balducci, Giacomo Ferraù e Linda Gennari. Venerdì 6 aprile Riccardo Castagnari in Lo spettacolo comincia con Carosello ci condurrà attraverso il fantastico e oramai antico mondo della fantastica tv di altri tempi.

 

LO SCHERMO SUL LEGGIO

 

Torna, oramai come di tradizione, apprezzatissima dal pubblico, la proposta delle domeniche pomeriggio al Titano ideata da Ivano Marescotti. Domenica 26 novembre – alle 16.30 – Neri Marcorè interpreterà il romanzo di Roberto Saviano “Gomorra”, il 14 gennaio Ivano Marescotti, leggerà “Il padrino” di Mario Puzo; il 18 febbraio Isabella Ragonese interpreterà brani da “Il cacciatore di Aquiloni” di Khaled Hosseini.

 

TEATRO TITANO: IN SCENA A KM0


Domenica 5 novembre (ore 17.30) in collaborazione con l’Istituto Musicale, “Una musica familiare…”, omaggio alle famiglie Capicchioni e Casadei, interpretato dall’Ensamble Garibaldi; sabato 11 novembre, Patrizia Bollini in “La barbona e il pappagallo”, un monologo incentrato su una bizzarra figura femminile; domenica 19 novembre (ore 16.30) “Lucchettino Classic”; venerdì 8 dicembre Sara Jane Ghiotti si esibirà “In mancanza d’aria”, il 21 febbraio Valentina Monetta, interpreterà la grande Mina, “Questa donna insopportabile”.

 

IDENTITA’ TEATRALI

 

Il cartellone teatrale del Teatro Nuovo di Dogana inaugurato domenica 22 ottobre da “La guerra dei Roses” con Ambra Angiolini e Matteo Cremon; giovedì 18 gennaio “Filumena Marturano” di Eduardo De Filippo portato in scena da Mariangela D’Abbraccio e Geppy Gleijeses; domenica 25 febbraio, (ore 17.30) un appuntamento dedicato a tutta la famiglia, Toren della Compagnia Sonics. Domenica 25 marzo “Parenti Serpenti” con Lello Arena.

Completano il programma (visualizzabile integralmente su www.sanmarinoteatro.sm) due lavori di danza e “Diversiàmoci – itinerari creAttivi per le giovani generazioni”.

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