Ogni anno, il secondo giovedì di ottobre, si celebra la giornata mondiale della vista.
Secondo le ultime stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità relative ai deficit della vista, sono circa 227 milioni le persone che nel mondo presentano una ipovisione grave e sono 25 milioni i ciechi per malattie non curabili.
San Marino aderisce alla Giornata Mondiale e lo fa presentando anche i dati dell’attività del Servizio di Oculistica dell’Istituto per la Sicurezza Sociale che si sta caratterizzando sempre di più come un servizio all’avanguardia, grazie alla recente riorganizzazione, per la diagnosi e la cura delle più importanti patologie visive.
Nel periodo gennaio-settembre 2017 il servizio di oculistica ha svolto un’attività assistenziale diagnostico-terapeutica (visite ambulatoriali – diagnostica avanzata – interventi chirurgici) che ha prodotto 18.774 prestazioni ambulatoriali oculistiche, 1.022 interventi chirurgici (di cui 675 per cataratte), 2.558 prestazioni ambulatoriali ortottiche e 219 prestazioni oculistiche varie (visite, esami diagnostici, interventi) su pazienti provenienti da regioni italiane in attività istituzionale.
In totale, da quando sono state attivate le sale operatorie oculistiche all’Ospedale di San Marino, sono stati eseguiti più di 2.000 interventi chirurgici con un trend in aumento. La maggior parte degli interventi viene eseguita in regime ambulatoriale e solo una minima parte prevede un ricovero ospedaliero.
Tra le principali patologie visive su cui si interviene troviamo la cataratta (che risulta la principale causa di calo visivo nei pazienti con età maggiore di 60 anni), la degenerazione maculare senile, la retinopatia diabetica, il glaucoma, le patologie della cornea e della superficie oculare e le patologie visive di età pediatrica. Tra le patologie che vengono trattate troviamo: la sindrome dell’occhio secco, sempre più diffusa per fattori ambientali, lavorativi (aria condizionata, uso di videoterminali, bassa umidità ambientale) e farmacologici (es. diuretici, beta-bloccanti, antidepressivi, antistaminici, estro-progestinici); e il cheratocono, patologia degenerativa della cornea che insorge durante l’adolescenza o più raramente in epoca infantile e che, generalmente tende ad aggravarsi fino ai 35-40 anni di età. La topografia corneale insieme all’OCT del segmento anteriore permette di fare diagnosi precoce della patologia e di seguire l’evoluzione nel tempo.
Il servizio effettua anche una accurata visita oculistica insieme all’esecuzione di diversi esami strumentali ad alta tecnologia, utili per calcolare il giusto potere della lente: la biometria ottica, la topografia corneale, l’ecografia bulbare e la conta di cellule endoteliale. Grazie a questi strumenti disponibili, è possibile anche utilizzare lenti artificiali definite “premium”, ossia ad alta tecnologia, per la correzione dell’astigmatismo e della presbiopia.
Nel servizio di oculistica dell’Istituto di Sicurezza Sociale è presente inoltre un percorso dedicato a pazienti che presentano la degenerazione maculare: la diagnosi viene effettuata con le più moderne tecnologie (angiografia con fluoresceina e/o verde d’indocianina, OCT della macula e angio-OCT maculare) e le iniezioni terapeutiche vengono eseguite in tempi molto rapidi, punto di forza per l’efficacia della terapia.
Tra gli interventi eseguisti, si segnala il primo trapianto corneale con tecnica lamellare eseguito proprio una anno fa per la prima volta all’Ospedale di San Marino, a cui ne sono seguiti altri, utilizzando sempre tecniche lamellari che prevedono la sostituzione di singoli strati di tessuto.
Nell’Ospedale di San Marino è attivo da anni un ambulatorio di screening pediatrico per la visita oculistica all’età di 3 anni. La collaborazione tra ortottista e oculista pediatrico consente di diagnosticare tutte le cause di deficit visivo e l’eventuale presenza di strabismo.
Di nuova introduzione è l’ambulatorio di ortocheratologia, in cui accedono pazienti pediatrici e non, che applicano lenti a contatto ortocheratologiche, ossia particolari lenti definite a “geometria inversa” che, indossate durante la notte e rimosse al mattino, agiscono rimodellando temporaneamente la cornea in modo da “compensare” il difetto visivo, purchè questo sia compreso entro un determinato range; ciò permette, durante la giornata, di vederci bene senza l’uso di occhiali o lenti a contatto.
Infine presso l’oculistica a guida del Dr. Alessandro Mularoni un ruolo importante viene svolto dall’attività di aggiornamento e formazione su vari ambiti. Già diversi corsi, infatti, si sono tenuti presso l’aula “Il Monte” dell’Ospedale di Stato e altri sono in programma: il prossimo 20 ottobre si terrà un corso base, indirizzato principalmente a giovani specialisti, sulla diagnostica corneale, seguito da un corso avanzato in programma per il 9 febbraio 2018. Nel mese di novembre invece si terrà un corso sull’OCT e sulla microscopia confocale e un convegno all’Ospedale sulla diagnostica e trattamento delle patologie della superficie oculare con la partecipazione di relatori provenienti da tutta Italia.