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Al via il festival “Le voci dell’anima” al Teatro degli Atti di Rimini

da Redazione

Al via il festival Le voci dell’anima al Teatro degli Atti di Rimini (via Cairoli, 42) giovedì 12 ottobre con il primo spettacolo in concorso: “Racconti da un circo bastardo” di Tradizione teatro – il teatro di domani. Scritto e interpretato da Davide Sacco sarà impreziosito dalle musiche eseguite dal vivo da Raimondo Esposito e Francesca Masucci.

Un giornalista “di un giornale che non esce in edicola” viene inviato dal direttore in un circo di periferia per scrivere un articolo su un “povero Cristo” che, nella sua roulotte, trasforma l’acqua in vino e moltiplica i pani e i pesci. Scettico, il giornalista arriva in questo circo bastardo, dove incontra personaggi fragili e surreali: Maddalè, che camminava sul filo prima di rimanere zoppa, e che adesso legge le carte e “colleziona sogni claudicanti”, il nano Giuda, che ha un tatuaggio per ogni dolore che la vita gli ha causato, il direttore, crudele e spietato, fino a conoscere quest’uomo dei miracoli, il “povero Cristo”. Da quel momento in poi la storia scorrerà incessante e inesorabile, come una vicenda reale, di quelle che ognuno vorrebbe aver vissuto, come i numeri del circo, che nascondono le paure e le sofferenze dietro alle luci e alle risate. Un racconto di umanità e debolezza, che si interroga sul valore dei miracoli oggi, sulla bellezza del mondo a volte così difficile da intuire, e sull’importanza dei sogni. Un racconto di fede, quella stessa fede che spinge il funambolo a continuare a camminare sulla fune.

Venerdì 13 ottobre, sempre agli Atti, sarà invece la volta della compagnia teatrale Ilnaufragarmèdolce con “Rosadilicata” scritto e interpretato da Chiara Casarico diretta da Emilia Martinelli. Anche in questa messinscena le musiche saranno eseguite dal vivo da Roberto Mazzoli e Stefania Placidi alle chitarre. Questo spettacolo vuole essere un racconto attraverso le canzoni e le emozioni di una donna che non si è mai fatta schiacciare dal maschilismo e dalla sua condizione di proletaria portando nel suo canto e nella sua pelle la disperazione dei reietti e il riscatto dei povericristi. Rosa Balistreri è uno di quei personaggi che appartengono all’immaginario più profondo della Sicilia. Rosa – come molti siciliani – fu costretta a emigrare e vivere lontano dalla sua terra. Nata da famiglia poverissima, lei, semianalfabeta, riuscì a riscattarsi dalla sua condizione di miseria e diventare amica di grandi come Guttuso, Sciascia e Amalia Rodriguez, incarnando un modello di donna che non si arrende e che lotta per la propria emancipazione. Un’icona che rappresenta in maniera forte il rapporto difficile, di odio e amore, che molti siciliani, forse quelli dallo spirito più libero e irrequieto, hanno nei confronti della loro terra. Un’icona della Sicilia, della sua carnalità, della sua voglia di onestà, del suo modo di amare, passionale e intenso… Come ha scritto Ignazio Buttitta, che collaborò con lei e le fu amico, “ogni volta che cercheremo le parole, i suoni sepolti nel profondo della nostra memoria, quando vorremo rileggere una pagina vera della nostra memoria, sarà la voce di Rosa che ritornerà a imporsi con la sua ferma disperazione, la sua tragica dolcezza …” È proprio questo contrasto tra la durezza e la dolcezza di Rosa che ci spinge a voler mettere in scena la sua storia a più di venticinque anni dalla sua scomparsa. L’idea nasce da un lavoro di ricerca sul canto popolare, cominciato grazie all’incontro artistico con Lucilla Galeazzi. Una ricerca a partire dalla voce e dal canto, che ha portato alla necessità di raccontare la faccia di una Sicilia poco conosciuta, dando risalto a una figura femminile eccezionale e controversa. Obiettivo del lavoro è quello di dare corpo e voce a una donna che ha avuto la forza e il coraggio di andare contro le “regole” di una società arcaica e maschilista e che è riuscita ad affrancarsi da una condizione di subalternità grazie al canto. Consulenza musicale di Gabriella Aiello; scenografia di Lorenzo Terranera; disegno luci di David Barittoni.

Buio in sala alle ore 21.

Saletta Foyer – TUTTE LE SERE dalle ore 20.30 alle 21.00 ANIMALI DA PALCO

Teresio Troll, Camilla Fabbrizioli e Marcello Tosi ai sassofoni, con la partecipazione di Elisa Barucchieri intratterranno gli ospiti e il pubblico del festival davanti a un leggio. Nel corso delle serate verranno presentati autori/poeti indipendenti e autoprodotti tra i quali: Alessandro Carli, Aurora Castro, Fabio Orrico, Loris Ferri, Teresio Troll.

TEATRO DEGLI ATTI Via Cairoli 42, Rimini.

Ingresso:10€ (ridotti 5€).

Abbonamento a tutti gli spettacoli: 30€

Info: teatrodellacentena@pianoterra.org – 333 8870576 – 0541 793824

Festival promosso da Teatro della Centena, Più live arts a Milano, Tradizione – Il teatro di domani, Resextensa.

Con il sostegno del Comune di Rimini; il contributo di Regione Emilia Romagna; in collaborazione con Ermo Colle, Gruppo Tre, Teatro dei Cinquequattrini, La Fiaschetteria del Re, Hotel Villa Lalla; il sostegno di Logica.

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