Un congresso internazionale, primo nel suo genere, per consolidare e diffondere una nuova cultura nella protezione dei minori contro la pedofilia online e i rischi del “dark web”.
Dal 3 al 6 ottobre scorso si sono dati appuntamento a Roma oltre 150 esperti con competenze e origini geografiche diverse, su invito della Pontificia Università Gregoriana, che ha organizzato il convegno “Child Dignity in the Digital World” (La dignità del minore nel mondo digitale).
Un momento fortemente voluto dalla Chiesa ma che supera il perimetro ecclesiale, perché la drammatica realtà degli abusi sessuali nei confronti di minori costituisce un fenomeno immensamente vasto e diffuso, che richiede uno sforzo comune alla ricerca di soluzioni positive e costruttive. Si è trattato di un convegno dall’orizzonte internazionale e interdisciplinare, che ha messo insieme attori diversi con l’obiettivo di creare una piattaforma unica per fronteggiare, innanzitutto, il senso di disorientamento e di impotenza che sorprende di fronte alla difficoltà, alla radicalizzazione e alla diffusione degli abusi.
San Marino, che ha aderito alla rete “WeProtect” -un’alleanza globale di Stati, Organizzazioni non Governative e operatori del settore digitale- ha voluto essere presente per convalidare un approccio nuovo ad un tema così delicato, in una sfida che richiede la diffusione di una consapevolezza e di un modo di pensare globali, al di là di singoli governi, fedi religiose, associazioni e istituzioni. Sylvie Bollini, funzionario del Dipartimento Affari Esteri, ha partecipato all’incontro in ragione dell’impegno convinto di San Marino nella salvaguardia dei diritti delle fasce più vulnerabili della società.
Dalle relazioni presentate dai partecipanti è emerso come il problema sia diffuso ovunque nel mondo, ma non dappertutto si è raggiunto lo stesso livello di consapevolezza. Sul dramma degli abusi sessuali è fondamentale non fare mancare mai l’attenzione, aumentare il livello di expertise, la ricerca, nonché la collaborazione tra Stati e operatori del web. Non si tratta, infatti, come emerso più volte durante il convegno, di frenare l’entusiasmo per il progresso e la tecnologia, ma piuttosto di educare i ragazzi all’utilizzo responsabile di uno strumento dalle enormi potenzialità. Uno strumento straordinario, che però deve essere conosciuto, anche nei suoi lati oscuri, in quanto terreno fertile per nuove forme di abusi.
Nella giornata di venerdì, a conclusione del convegno, una delegazione di partecipanti è stata ricevuta in Udienza dal Santo Padre per la consegna della Dichiarazione Finale: un documento che interpella autorità politiche e civili, leader religiosi e tecnologici nella difesa dei minori, e fra i cui firmatari è presente anche San Marino.