E’ vero che la sua passione per la carne è reale, ma è altrettanto vero che un singolo individuo non potrebbe mai uccidere una persona.
di Daniele Bartolucci
Il piranha è un piccolo pesce d’acqua dolce, ma la sua fama è grandissima. La nomea che questo animale si è fatto, soprattutto nell’ultimo mezzo secolo grazie (o a causa) della fantasia cinematografica, è spaventosa: “divoratore di uomini” è la locuzione più comune. E’ vero che la sua passione per la carne è reale, ma è altrettanto vero che un singolo individuo non potrebbe mai uccidere una persona, a meno che questa non si lasci spolpare per mesi! Diverso è il caso del branco: piccoli e famelici pesciolini, se dovessero attaccare in gruppo a migliaia, potrebbero procurare ferite più estese, ma non letali come quelle proposte nei film splatter. E in effetti, non è nemmeno interessante come preda per i pescatori (in cucina va bene per le zuppe sudamericane), se non per chi li rivende per l’acquario. Che poi, chi li acquista resta quasi sempre deluso: “Non mangia!”. E magari lo getta stupidamente in qualche fiume: e infatti se ne pescano esemplari di taglia anche nel Po. Ma non spaventatevi. Anche se c’è del vero nelle tante leggende: il suo morso è probabilmente tra i più potenti al mondo. Più dello squalo o del tirannosauro, si dice. Ed è vero, ma in proporzione al suo peso, ovvero se fosse grande come un T-Rex. Invece stiamo parlando di 15-25 centimetri al massimo. In Romagna, si direbbe “tignoso”.
