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San Marino, politica e finanziamenti: nel 2016 sforati i 2 milioni

da Redazione

Per PDCS-NS 605 mila euro, per Simone Celli poco più di 2 mila. Per tutti un avanzo di esercizio. Risale il PSD con un utile di 205 mila euro.

 

di Alessandro Carli

 

Finanziamenti ai partiti e ai movimenti che in alcuni casi sono andate a risanare posizioni radicate di deficit (è il caso del Partito dei Socialisti e dei Democratici che nel 2016 ha fatto registrare un utile di 205 mila euro) e in altri casi ha permesso di “restituire al territorio”, in forma diverse, la fiducia (e i soldi presi), come il Movimento RETE (20 mila euro in borse di studio) e Civico 10, che ha destinato il 50% del contributo elettorale alle Giunte di Castello per finanziare una serie di progetti a sostegno del Paese. Complessivamente tutti i protagonisti (o ex) della politica sammarinese hanno avuto un avanzo di esercizio in terreno positivo: oltre al già citato PSD, per RETE l’utile è stato di 73 mila euro, per SU di circa 50 mila euro, AP, NS e UPR invece si sono attestati attorno ai 30 mila euro. Poco più di 28 mila euro per il PDCS, 15 mila per Civico 10, 12 mila e 800 euro per il PS.

Nei giorni scorsi è stato presentato il riepilogo dei singoli finanziamenti (di cui alla Legge numero 170 del 2005 e successive modifiche) che la Repubblica di San Marino ha concesso per l’anno 2016, un “piatto” che ha superato i due milioni di euro.

A guidare la classifica, PDCS e Noi Sammarinesi, che hanno ottenuto poco più di 605 mila euro. In seconda posizione il PSD con 312.333 euro. Medaglia d’argento per il Partito Socialista con 206.261 euro. Solamente due mila euro separano Civico 10 (185.924) e RETE (183.924), rispettivamente quarta e quinta “voce” per contributi ricevuti. Sinistra Unita Labdem nel 2016 ha ottenuto 173.773 euro mentre per Alleanza Popolare l’importo è stato di 173.429 euro. UPR con 146 mila euro, chiude la lista degli “over 100 mila euro”.

A Noi Sammarinesi, che dopo la tornata che ha portato al Governo Adesso.sm è uscito dallo scacchiere politico locale (lo stesso sito è offline, ndr), sono arrivati 74 mila euro. Stesso importo – poco più di 26 mila euro – per i tre indipendenti di allora, Denise Bronzetti (ora PS), Federico Pedini Amati (poi entrato nel Movimento Democratico San Marino Insieme) e Luca Lazzari.

Nel range che spazia tra i 10 e i 20 mila euro troviamo Sinistra Unita (18.492 euro), Sinistra Socialista Democratica (16.493 euro), PDCS (12.494 euro), Movimento Democratico San Marino Insieme (3.498 euro). Chiude l’elenco l’attuale segretario di Stato alle Finanze Simone Celli con poco più di 2 mila euro.

Numeri e nomi che con il cambio di Governo avvenuto a fine 2016, muteranno sensibilmente quando verranno resi pubblici i finanziamenti per il 2017.

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