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Descalzi, Starace, Alverà e Ferraris al 17° Italian Energy Summit del Sole 24 Ore

da Redazione

Eni, Descalzi al 17° Italian Energy Summit del Sole 24 Ore: impatto rinnovabili sull’Ebit di gruppo nei prossimi anni. La chimica ha già centrato i target annuali


“La trasformazione che sta operando Eni in termini di energie rinnovabili avrà un peso a livello di Ebit nel prossimo futuro”: così l’Amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi intervenuto oggi al 17° Italian Energy Summit organizzato da Il Sole 24 Ore. Eni, ha spiegato Descalzi, può contare su “su 4mila ettari di terreno di proprietà” su cui “abbiamo progetti per il 10% della superficie impegnata, che daranno energia per oltre 500 megawatt in Italia e all’estero”.

In particolare Descalzi ha sottolineato che il gruppo petrolifero è la prima società in Africa, “dove abbiamo strutture e terreni e siamo ben posizionati per fare una trasformazione degli asset alimentati a gas in rinnovabili”. “Stiamo lavorando in Tunisia Egitto e Ghana – ha aggiunto -. Non abbiamo i costi del terreno, risparmiamo gas e tutte le facilities sono già esistenti. Così portiamo l’Irr di questi asset dal 6 al 10-12%”. Anche in Italia il processo è avviato: su tutti i terreni bonificati non utilizzabili – sul 10% di essi Eni è già al lavoro – verrà installato fotovoltaico per arrivare a 500 mw nel 2018 per poi raddoppiare la capacità produttiva.

Intervenuto al Energy Summit de Il Sole 24 Ore, l’Ad di Eni Descalzi si è anche soffermato sull’andamento di Versalis: “La chimica ormai va bene da un anno e mezzo: nel primo semestre abbiamo centrato i risultati messi in preventivo per un anno intero. E tutto ciò ha un grande impatto anche sull’occupazione”. “È una divisione che veniva da anni di perdite – ha spiegato infine l’Ad di Eni – abbiamo fatto un lavoro di ristrutturazione molto pesante reso necessaria dal fatto che in questo settore, come nella raffinazione, i prezzi delle materie prime erano calati molto”.

 

Enel, Starace al 17° Italian Energy Summit del Sole 24 Ore: impegnati su mobilità elettrica, dinamica che avanza velocemente. Sulla banda ultra larga in Italia: “Non vogliamo diventare una società telefonica, stiamo solo riempiendo uno spazio vuoto.


“La mobilità elettrica ci interessa molto e soprattutto ci interessa il modo con cui la tecnologia ci permetterà di fare, con l’energia elettriche, tante cose che oggi vengono fatte con altre fonti energetiche”: così l’Amministratore delegato di Enel Francesco Starace nel corso della 17ma edizione dell’Italian Energy Summit del Sole 24 Ore, che ha aggiunto: “L’avanzata dell’auto elettrica è soltanto una questione di tempo: queste dinamiche una volta che partono diventano molto veloci”. Poi un cenno all’impegno di Enel sulla banda ultra larga in Italia: “Non vogliamo diventare una società telefonica, stiamo solo riempiendo uno spazio vuoto. All’estero sta diventando una scelta strategica: in Sud America per esempio ci stanno chiedendo di fare la stessa cosa, visto che si tratta di combinare infrastrutture già esistenti, non stiamo mica andando sulla Luna”.

 

Snam, Alverà al 17° Italian Energy Summit del Sole 24 Ore: auto elettriche e metano non sono rivali. In Germania Verdi ridurranno uso carbone. Serve Energy Union per competere con Usa e tagliare bolletta


Sul tema delle auto elettriche, al 17° Italian Energy Summit organizzato dal Sole 24 Ore è intervenuto oggi anche Marco Alverà, Amministratore Delegato di Snam: “All’auto elettrica ci credo anch’io. So che arriverà ma non so quando. L’auto a gas, invece, che consente di abbattere le polveri del 95%, è già disponibile e non è concorrente dell’auto elettrica, ma di quella diesel, combustibile da superare”.

Alverà ha poi commentato il risultato dei Verdi in Germania sottolineando che “è un’ottima cosa per ridurre l’uso del carbone, che è il vero concorrente del gas”. Alverà nel corso del 17° Italian Energy Summit ha aggiunto che “la Gran Bretagna ha dimostrato a tutti come si possa uscire in pochi anni dal carbone”. “Il costo sociale delle polveri è oggi molto più alto di quello della CO2”, ha aggiunto nel corso dell’Energy Summit organizzato dal Sole 24 Ore.

Alverà ha quindi proseguito: “Se l’Europa paga il gas il doppio rispetto agli Stati Uniti è impossibile competere sulle bollette e per tutto il settore manifatturiero. La soluzione? Bisogna fare l’Energy Union, magari come risposta alla Brexit”. “Per abbassare il costo della bolletta l’Europa deve integrarsi di più e l’Italia così può giocare un ruolo di primo piano in Europa con i suoi stoccaggi. Noi siamo su questo: come creare un’unione energetica vera che passa per forza attraverso le infrastrutture”, ha sottolineato Alverà all’Energy Summit del Sole 24 Ore.

 

Terna, Ferraris al 17° Italian Energy Summit del Sole 24 Ore: azienda solida, forse su divided policy si può fare di più. Potremmo investire più dei 4 mld in piano


Dalla quotazione ad oggi Terna ha avuto un total shareholder return superiore al 400% e la società “lavora perché si possa mantenere un ritmo simile per i prossimi 10 anni”. Lo ha sottolineato Luigi Ferraris, ad di Terna, durante il 17esimo Italian Energy Summit organizzato da Il Sole 24 Ore. “Operiamo in un business regolato e l’azienda che cresce in funzione degli investimenti che può fare. Forse sulla dividend policy si può fare un pochino di più alla luce della solidità finanziaria di Terna e di quanto ci viene riconosciuto dal mercato e dagli operatori”, ha poi aggiunto il manager. Ferraris ha quindi sottolineato nel corso dell’Italian Energy Summit del Sole 24 Ore: “Potremmo investire più rispetto ai 4 miliardi previsti dal Piano 2017-2021”, che “sono figli di esigenze che vediamo e che ravvisiamo alla luce di cambiamenti in atto che stanno subendo delle accelerazioni e quindi ci impongono di reagire più velocemente”.

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