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Consiglio Grande e Generale: la posizione di Wafik Grais

da Redazione

Non trovando l’accordo in ufficio di Presidenza, le dimissioni del numero uno di Bcsm sono affrontate comunque in un lungo dibattito in Comma Comunicazioni. Il report di San Marino News Agency.

 

In apertura del Consiglio Grande e Generale i capigruppo sono convocati dalla Reggenza per discutere la possibilità di introdurre all’ordine del giorno un comma specifico sulle dimissioni del Presidente di Banca centrale, Wafik Grais. Non trovando l’accordo in ufficio di Presidenza, le dimissioni del numero uno di Bcsm sono affrontate comunque in un lungo dibattito in Comma Comunicazioni, in cui le opposizioni puntano il dito contro la mancata disponibilità da parte della maggioranza, su presunte divisioni interne tra Ssd e gli alleati, e ancora sulla gravità della mancanza di un riferimento da parte del Segretario di Stato per le Finanze relativo alle motivazioni addotte dal dimissionario. Alla luce delle richieste fatte a più riprese dai consiglieri di minoranza di poter avere la lettera consegnata da Grais alla Reggenza, il documento viene infine messo a disposizione dell’Aula: i consiglieri possono così visionarlo, ma il contenuto non viene letto ai microfoni.

Tra gli interventi in comma comunicazioni vi sono anche quello del segretario di Stato per gli Affari Esteri, Nicola Renzi, che riferisce dell’esito della missione all’Onu e quello di Marco Podeschi, segretario di Stato con Delega ai Rapporti con l’Aass, che comunica la revoca dello stato di emergenza idrica nel Paese.

La seduta in serata prosegue ancora al comma comunicazioni e terminerà alle 24, in attesa di affrontare il comma successivo con il riferimento del segretario di Stato per le Finanze su Bcsm, il gradimento del nuovo Dg di Bcsm e la nomina dei membri del Consiglio direttivo in sostituzione dei dimissionari.

Di seguito un estratto degli interventi del pomeriggio.

Comma 1. Comunicazioni

Nicola Renzi, Segretario di Stato per gli Affari Esteri

Intervengo per riferire sulla missione della scorsa settimana all’Assemblea delle Nazioni Unite. E’ stata l’occasione per ribadire l’azione principale che il nostro Paese può fare in ambito multilaterale. In quest’ottica si è inserita la firma dell’Accordo contro la proliferazione nucleare, firma importante che il nostro Paese ha voluto apporre, tra i primi 50 Paesi firmatari, per dare il messaggio che il principio del disarmo è fondamentale ed è un principio a cui la nostra politica estera vuole dare pieno sostegno. Oltre questo, ci sono stati 8 incontri bilaterali molto importanti, carichi di significato, in cui si è parlato di pervenire ad accordi fiscali, se non ancora sottoscritti. Da questi Paesi è pervenuta la disponibilità a portare avanti questi temi. Cito l’incontro con la Federazione Russa con cui si è stabilito di compiere una visita di Stato per il prossimo anno, per stringere relazioni culturali e in ambito universitario e commerciale. Si è parlato anche del nostro forte impegno, teso a giungere in tempi rapidi ad un accordo di associazione con l’Ue, e abbiamo incassato l’appoggio dei Paesi europei che abbiamo incontrato. Cito anche l’incontro con Malta, si era vicini all’avvicendamento del nuovo governo maltese ed è stata occasione per incontrare il mio omologo e parlare di intese aperte sulla collaborazione in ambito sanitario, istruzione e cultura, cercando di arrivare ad un Memorandum sullo scambio tra studenti e docenti.

Marco Podeschi, segretario di Stato per l’Istruzione e la Cultura, con delega ai Rapporti con l’Aass

E’ arrivata questa mattina dall’Aass richiesta per revocare lo stato di emergenza idrica, abbiamo quindi fatto la relativa ordinanza. Il clima è infatti cambiato, sono iniziate le precipitazioni. Vorrei ringraziare le forze dell’ordine e i cittadini che hanno collaborato per il rispetto dell’ordinanza e hanno consentito a non interrompere mai i servizi. L’Azienda ha avviato un confronto su interventi nel breve periodo per iniziare a riflettere su scenari più a lungo termine relativi a questi aspetti.

Pasquale Valentini, Pdcs

Dai riferimenti del nostro capogruppo, le loro Eccellenze avrebbero voluto apporre il tema che il presidente di Bcsm avrebbe depositato loro le sue dimissioni. Non voglio aprire il capitolo perché avete deciso di non parlarne, ma vorrei far presente che questo fatto cambia completamente il quadro di riferimento del comma successivo, ovvero la nomina del Direttore, che è emanazione in genere di un Consiglio direttivo attivo e del presidente di Bcsm. Di fatto, un presidente che gode della fiducia del governo, e così il Consiglio direttivo, nominano un direttore. Vorremmo quindi sapere invece del presidente che si è dimesso e saperne le motivazioni, perché tutto questo è rilevante sul comma del gradimento del Direttore. Per capire se il Direttore è elemento di continuità o discontinuità. Come fa diversamente il Consiglio Grande e generale a dare il suo gradimento? Il problema non è solo politico ma istituzionale, stiamo ribaltando il ruolo del Consiglio direttivo, del presidente e del direttore. Oggi poi arriva la revoca delle dimissioni irrevocabili del vicedirettore del Consiglio direttivo. Mi chiedo se questi fatti accaduti, dei quali abbiamo conoscenza parziale, lascino invariato il passare al comma successivo o se questi fatti descrivono uno scenario che avrebbe bisogno di un approfondimento che il Consiglio Grande e generale non è stato messo nelle condizioni di poter fare.

Roberto Ciavatta, Rete

Le sorprese non finiscono mai, oggi so della revoca delle dimissioni di un membro del consiglio direttivo di Bcsm, mi sarebbe piaciuto che qualcuno lo avesse detto, perché mi risulta sia membro dell’opposizione. Siamo in un periodo strano. La Reggenza ha chiesto di inserire all’Odg anche la lettera di dimissioni di Grais e noi abbiamo dato disponibilità a inserirlo. Ma un partito di maggioranza non ha voluto inserirlo. Credo che dovrebbero spiegare il motivo e che non può essere quello dei tempi. Se c’è una spaccatura negli intenti, la maggioranza ce lo dovrebbe dire e dovremmo esserne a conoscenza. Abbiamo potuto constatare il nervosismo nei capigruppo di maggioranza e uno addirittura ha mandato un consigliere al suo posto. Ora i tempi per forza si allungheranno, perché doveroso discuterne in comma comunicazione. Avevamo chiesto di prolungare i tempi di intervento al comma successivo, ma non c’è stata data la possibilità per contraddizioni interne alla maggioranza. Capisco sia grave presentarsi all’Fmi con un presidente le cui dimissioni sono già discusse in Consiglio, ma qui sta succedendo di tutto. Va rilevata nella sua gravità una smentita della richiesta della Reggenza da parte della maggioranza. E oggi la stessa maggioranza si rende responsabile dei prolungamento dei lavori consiliari. Mi auguro si arrivi a un dibattito nel Paese sul futuro presidente e non si arrivi al nome attraverso un blitz come succede ultimamente. O facciamo squadra come Paese, o di qui non ne uscite. Ma non ne uscite voi, perchè la responsabilità non può che essere vostra.

Teodoro Lonfernini, Pdcs

Rispetto al riferimento del Segretario Podeschi su Aass: bisogna che l’azienda di Stato sia in grado di portare sul tavolo della Segreteria competente più attività progettuale che riguarda la gestione di una risorsa fondamentale come l’acqua. Siamo in presenza di consulenze e personale preposto a quella attività, io la invito Segretario a lavorare con insistenza affinché i progetti diventino realtà. Se farà questo avrà da parte mia tutto il mio supporto. Sulla comunicazione che ha portato in Aula il Sds Renzi dopo una settimana di missione negli Usa con le Nazion unite. Voglio complimentarmi con il Segretario per aver portato avanti l’attività con grande competenza e credibilità. Abbiamo poi un’Ambasciata competente e attiva che ha fatto sì che anche questa settimana per Segretario di Stato fosse proficua dal punto di vista delle relazioni. Non è con la riduzione del budget alle missioni estere che siamo più credibili, dobbiamo crederci e investire, lo dico in vista della redazione del prossimo Bilancio.

Solo ieri siamo venuti a conoscenza delle dimissioni anche del presidente di Bcsm. Non poterne discutere in modo formale credo sia un circostanza disorganica. Se poi ritenete di convocare un altro Consiglio straordinario, sarebbe inverosimile, con la 4 ^ settimana in un mese di Consiglio, battereste tutti i record. Se le dimissioni sono già sul tavolo della Reggenza credo sia possibile discuterne subito, per consentire a Bcsm di ripartire. Apro e chiudo la parentesi sulle dimissioni consegnate come irrevocabili e poi c’è che dice di averci ripensato. Facciamo allora che le questioni di Bcsm non le discutiamo con il microfono acceso, perché se ci ascoltano fuori confine siamo ridicoli! Alcune domande al segretario Finanze: A che punto stanno le questioni legate al passaggio per i conti correnti di Asset in Cassa di Risparmio? Visto che ci sono stati incontri con Fmi a San Marino, come sono andati?

Alessandro Cardelli, Pdcs

Siamo alla terza settimana di Consiglio, non ricordo una durata simile in precedenza. E dopo due settimane in cui la maggioranza ha continuato a dire che è l’opposizione far perdere tempo, oggi è avvenuta una cosa paradossale. A inizio seduta la Reggenza chiama i capogruppo e ci chiede di inserire al comma di oggi le dimissioni del presidente di Bcsm, sarebbe stato un atto dovuto. Oggi nessuno conosce le motivazioni che hanno portato alle dimissioni. Per noi c’erano tanti motivi, l’aver sostituito la vigilanza, non aver attivato la centrale rischi, altro risultato mancato il memorandum con Italia. Poi la dirigenza Bcsm ha acuito la mancanza di liquidità, non ha comunicato con nessuno come Savorelli, con banche, Abs, con opposizioni e parti sociali e sindacati, poi il rallentamento dell’Aqr. Vogliamo poi parlare delle conoscenze del presidente, delle modalità con ci ha condotto al commissariamento di Asset e ai conti bloccati ancora e a decine di persone che non sanno nulla del loro lavoro? Spiegateci perché un partito di maggioranza ha messo il veto per farci conoscere le motivazioni delle sue dimissioni. Invito il Sds Celli a farci subito un riferimento. Se poi il confronto sulla nomina del Presidente sarà diversa da quella del direttore che è stato un atto di imperio della maggioranza. Il confronto deve essere reale. Leggo sui giornali che se ne andrà ad fine ottobre, mi chiedo perché. Mi auguro sia sostituito da un sammarinese.

Alessandro Mancini, Ps

Il buon senso dell’Aula avrebbe dovuto portare ad un’altra scelta dopo mezz’ora di ordinaria follia in ufficio di presidenza per parlare di una questione che doveva essere risolta in meno di 5 secondi: ovvero al poter dibattere sulle recenti dimissioni formalizzate dal presidente di Bcsm. Oggi era da inserire in apposito comma questa possibilità, in cui veniva almeno messa a disposizione dei consiglieri la lettera di dimissioni. Come non condividere l’appello di Ciavatta: o ne usciamo insieme da questa situazione o il Paese affonda? Non abbiamo il livello minimo di informazioni su quello che sta succedendo, come possiamo affrontare il prossimo dibattito, senza capire cosa sta succedendo in Bcsm? LA Reggenza ha fatto proposta di buon senso, scontata, ma chi si è rifiutato di parlarne è proprio una parte della maggioranza. Faccio appello che sia distribuita ai consiglieri la lettera di dimissioni del presidente di Bcsm, quanto meno prima dell’inizio del prossimo comma.

Roberto Giorgetti, Rf

Sull’argomento delle dimissioni del direttore e dei membri Consiglio direttivo c’è un comma specifico. Per la considerazione del tempo perso o guadagnato: una precisa percezione della maggioranza è che nell’ambito delle varie scelte del sistema finanziario, un elemento costante che caratterizzava le scelte era l’urgenza. Il Paese non può permettersi di rinviare scelte che, per una serie di motivi, sono maturate in contesti confusi. Ora l’elemento importante è quello di prendere atto di queste dimissioni, al di là dei formalismi del dibattito dell’attuale Odg, che si parli in comunicazioni o in un comma specifico. Non credo sia questo l’argomento che prema a banche e cittadini, importa invece sia affermata una linea chiara a livello strategico per il nostro sistema e che sulla nomina del presidente si trovi un terreno d’intesa, in modalità concordate, se non sul nominativo, sul profilo. Come è stato fatto per il direttore.

Iro Belluzzi, Psd

Non posso sottacere sulla convocazione dell’ufficio di presidenza per discutere la richiesta delle Vostre Eccellenze delle dimissioni di Grais. Il riferimento avrebbe fornito un quadro corretto per affrontare il comma successivo. Condivido in parte anche la considerazione che si è parlato troppo e urlato troppo in Aula sulle preoccupazioni sulla situazione del sistema bancario, su come è stato condotto dal presidente e dal direttore di Bcsm. Credo sia necessario richiamarsi alla condivisione e partecipazioni e anche su nuove basi per affrontare questo spinosissimo tema. Non c’è due senza tre, chi sarà il terzo dopo Savorelli e Grais? Forse Confuorti? Non voglio discutere invece delle dimissioni di Celli perché equivarrebbero a dilatare i tempi, ma è necessaria più condivisione. Mi chiedo perché non si sia potuto discutere delle dimissioni del presidente di Bcsm. All’Annual Meeting di Washington ci rappresenterà il direttore o ci sarà anche Grais? Abbiamo poi contezza dell’immagine che l’Fmi si è fatto della Repubblica di San Marino? Sulle dimissioni dal Consiglio direttivo di Silvia Cecchetti: sono state presentate autonomamente e anche la loro revoca è autonoma, non è intervenuto il partito. E’ un singolo che sceglie, in funzione del suo ruolo, di svolgere determinate azioni.

Elena Tonnini, Rete

Nel 2016 appare dal sito della Segreteria per le Finanze un rapporto di consulenza con il tributarista Adriano Di Pietro, uno dei docenti arrestati a Firenze. Chiediamo di chiarire il rapporto. Sulle dimissioni anticipate del presidente di Bcsm, nessuna dichiarazioni arriva da parte del segretario Celli. Sembra palese la volontà di volerle far passare sottotraccia, soprattutto i documenti relativi. Chiedo che venga data ufficialmente la lettera delle dimissioni di Grais . Sul sito di Bcsm si legge che le motiva perché “misure e azioni recentemente adottate potrebbero pregiudicare il raggiungimento degli obiettivi definiti dal Consiglio Grande e Generale al momento del conferimento del mio incarico e confermati successivamente”. Se non è il Consiglio Grande e Generale, chi è il mandatario delle azioni? Si dice che qualcuno sta lavorando contro le indicazioni date dal Consiglio, credo sia abbastanza grave. Dalla maggioranza nessuno chiede spiegazioni su queste cose, che non sono assolutamente normali . C’è Ssd che va contro la richiesta della Reggenza, nonostante la disponibilità delle opposizioni di inserire un comma sulle dimissioni di Grais”.

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