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San Marino, “Le sanatorie Fatca e le successioni Cross Border con gli Stati Uniti”

da Redazione

L’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili ha organizzato un Convegno dal titolo: “Le sanatorie Fatca e le successioni Cross Border con gli Stati Uniti” in programma per venerdì 29 settembre 2017 dalle ore 9,00 alle ore 13,00 presso la Sala Montelupo di Domagnano in Piazza Filippo da Sterpeto,3/A.

Relatori:

Enrico Povolo, Dottore commercialista in Vicenza.

L’esperienza riguarda le relazioni economiche con gli Stati Uniti; in particolare:

Compliance fiscale negli USA; sanatorie fiscali negli USA (Streamlined Foreign e Domestic, Delinquent FBAR e OVDP); apertura di società Americane, stabili organizzazioni e branch negli USA; problematiche fiscali delle successioni e dei divorzi tra Italia e USA; transazioni immobiliari negli USA.

www.fatcacittadiniamericani.com

Febo Ricci Carillo, Avvocato in Salerno.

L’esperienza riguarda le relazioni giuridiche con gli Stati Uniti; in particolare:

Contrattualistica e accordi commerciali; successioni ereditarie, donazioni e testamenti tra Italia e USA; brevetti e marchi internazionali; transazioni immobiliari; divorzi internazionali.

www.rclawfirm.it

Elenchiamo, di seguito, una serie di quesiti con relative risposte che possono interessare i cittadini sammarinesi, ai quali è data la possibilità di partecipare al Convegno contattando la Segreteria dell’Ordine (telefono 0549-991333 – indirizzo email: segreteria@odcec.sm).

1. Che cos’è la normativa FATCA?

La normativa FATCA è una normativa di carattere internazionale adottata anche da San Marino che impone alle banche di tutto il mondo di spedire all’IRS (l’Agenzia fiscale Americana) i dati dei cittadini Americani loro clienti. In tal modo l’IRS può controllare se il cittadino Americano residente all’estero ha adempiuto ai propri obblighi fiscali verso gli USA.

2. Perché un cittadino Americano, residente a San Marino anche da molti anni, ha obblighi fiscali verso gli USA?

I cittadini Americani sono sempre obbligati a presentare le dichiarazioni dei redditi negli Stati Uniti anche se non sono residenti in America. Ciò perché gli USA adottano il principio CBT, cioè Citizenship Based Taxation (tassazione basata sulla cittadinanza). A causa di ciò un cittadino Americano residente a San Marino si trova ad essere fiscalmente residente sia a San Marino per residenza effettiva, sia negli USA per cittadinanza.

3. Quali sono gli obblighi verso il Fisco Americano di un cittadino Americano che risiede fuori dagli USA?

Gli obblighi sono due:

a) presentare ogni anno la dichiarazione dei redditi Americana in cui si dichiarano i propri redditi, ovunque siano prodotti; su questi redditi si calcolano le imposte Americane da cui saranno poi detratte le imposte già pagate nel Paese di residenza.

b) presentare ogni anno il modello FBAR. Tale modello richiede che siano comunicati all’IRS tutti gli account finanziari che il cittadino Americano detiene fuori dagli USA. Si dovranno, ad esempio, indicare in questo modello i conti correnti, i conti titoli, i conti deposito, le assicurazioni sulla vita, ecc. detenute presso Banche al di fuori degli USA. Questo modello non comporta alcuna tassazione.

4. Come fa la Banca Sanmarinese ad individuare tra i propri clienti i Cittadini Americani?

La Banca Sammarinese cerca tra i propri clienti degli indizi di Americanità, controllando, ad esempio:

– il luogo di nascita; ricordiamo che coloro che sono nati negli Stati Uniti sono per Jus Soli Cittadini Americani, anche se sono nati lì per caso, come avviene per gli accidental Americans.

– eventuali indirizzo o numeri di telefono Americani.

– eventuali accrediti sistematici di pensioni derivanti dagli Stati Uniti.

Quando la banca rileva indizi di Americanità sottopone al cliente un’autocertificazione FATCA.

5. Che cosa deve fare un cittadino Americano al quale la propria banca sottopone un’autocertificazione ai fini FATCA?

Innanzitutto non ha rilevanza alcuna avere la cittadinanza sammarinese o avere o meno il passaporto Americano o conti correnti in America o il Social Security Number (SSN): Il Cittadino Americano è sempre obbligato agli adempimenti fiscali Americani di cui si è detto sopra.

Pertanto è obbligatorio per lui firmare l’autocertificazione che la banca gli presenta ed identificarsi come soggetto fiscalmente residente negli USA. Se il soggetto è in possesso di SSN, lo deve comunicare alla banca, mentre se non è in possesso dello stesso deve prima rivolgersi agli Uffici Consolari per chiederne il rilascio (tempo di attesa: 7 mesi).

Da tener presente che la banca è autorizzata a comunicare all’IRS i dati dei cittadini Americani relativamente a rapporti preesistenti al 30 Giugno 2014, anche senza l’autorizzazione dei clienti.

6. Cosa succede se l’IRS riceve i dati bancari per un cittadino Americano ma non trova le relative dichiarazioni fiscali? Ci sono delle sanzioni?

Sì, le sanzioni ci sono e sono anche elevate: si tratta di una sanzione di 10.000 dollari per anno e per account, e gli USA possono sanzionare fino a 6 anni indietro. Pertanto un soggetto che avesse in una Banca Sanmarinese un conto corrente ed un conto titoli, potrebbe essere assoggettato ad una sanzione teorica massima di 120.000 dollari. Allo stato attuale, però, non ci sono ancora segnalazioni che l’IRS abbia iniziato controlli di questo tipo.

7. Che cosa deve fare un cittadino Americano che scoprisse solo adesso i suoi obblighi fiscali verso gli USA? È possibile fare una sanatoria per il passato?

Sì, è possibile fare una sanatoria e sistemare il passato. In particolare, quando il soggetto è inadempiente per “ignoranza” della normativa, è prevista una sanatoria che si chiama Streamlined Foreign Offshore Program, la quale permette di sanare la propria posizione presentando un blocco di 9 dichiarazioni passate: 3 dichiarazioni dei redditi e 6 dichiarazioni FBAR. Questa sanatoria, che al momento non ha scadenza, non comporta il pagamento di sanzioni e prevede raramente l’emersione di un debito d’imposta Americana.

Una volta presentata questa Sanatoria, il soggetto è perfettamente in regola con i propri obblighi fiscali Americani passati e non può essere più assoggettato a sanzione alcuna in caso di controllo da parte dell’IRS.

Per fare questa Sanatoria è necessario essere in possesso del SSN.

8. Perché è poco frequente che emerga un’imposta a debito dalla Sanatoria?

Perché non c’è un problema di duplicazione d’imposta, dato che dall’imposta Americana eventualmente emergente, sono da scomputare le imposte già pagate a San Marino, così come previsto dalla Convenzione tra Italia e San Marino.

Oltre al suddetto meccanismo del credito d’imposta in America, esiste anche una soglia di circa 100.000 dollari, al di sotto della quale non c’è tassazione Americana qualora ci siano entrambe le seguenti condizioni:

– i redditi siano di lavoro (dipendente ed autonomo);

– il soggetto sia stabilmente residente al di fuori degli USA.

Attenzione che tale principio non si applica, ad esempio, ai redditi derivanti da locazione, da pensione o agli eventuali rendimenti (interessi, dividendi, capital gain) derivanti da investimenti finanziari.

9. È possibile che qualcosa possa cambiare nel prossimo futuro e questi adempimenti non siano più necessari?

È piuttosto improbabile che ciò accada, dato che la normativa FATCA ha ottenuto risultati estremamente positivi nella lotta al segreto bancario e fa parte di un più ampio movimento internazionale volto a coinvolgere tutti i Paesi dell’OCSE nel dare trasparenza e tracciabilità alle transazioni finanziarie. È pertanto difficile pensare che ci saranno delle evoluzioni normative particolarmente favorevoli in tal senso.

10. Cosa succede si decide di non presentare la sanatoria? Possono gli USA vantare delle pretese fiscali nei confronti di un cittadino di un altro paese?

Gli Stati Uniti possono senz’altro far valere le proprie ragioni fiscali su un cittadino Americano residente in un altro Paese: dovranno semplicemente dimostrare allo Stato estero la legittimità delle loro richieste, cosa, peraltro, piuttosto semplice, dato il quadro normativo attualmente in vigore e considerato il fatto che conoscono in che Banca il soggetto detiene la propria ricchezza. Pertanto, non c’è alcun elemento protettivo derivante dal fatto di essere residenti fuori dagli USA. È da tener presente che ci sono delle soglie al di sotto delle quali è possibile non essere tenuti a presentare la Sanatoria. Da aggiungere anche che non è chiaro fino a che data la Sanatoria in questione rimarrà gratuita (cioè non comporterà il pagamento di sanzioni): è ben possibile che a partire da una certa data, sia richiesto il pagamento di una sanzione per poter perfezionare la propria posizione passata.

11. Se il cittadino Americano rinunciasse alla cittadinanza americana, può evitare tutti questi problemi?

No, la rinuncia alla cittadinanza Americana non si deve assolutamente fare se non dopo aver presentato almeno 5 anni di adempimenti fiscali Americani, sia sul fronte della Tax Return, sia sul fronte del modello FBAR.

Ci possono essere sanzioni penali per i soggetti che rinunciano alla cittadinanza Americana senza aver adempiuto a questa pre-condizione.

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