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L’innovazione europea fa tappa nella Repubblica di San Marino

da Redazione

Il 19 e il 20 settembre i seminari EPO e WIPO al Grand Hotel.

 

di Daniele Bartolucci

 

L’innovazione fa tappa a San Marino, grazie all’Ufficio di Stato Brevetti e Marchi, scelto dall’Epo e dal WIPO quale Paese ospitante dei due seminari (19 e 20 settembre, presso il Grand Hotel a Città) dedicati agli Uffici nazionali dei vari Paesi aderenti alle due organizzazioni internazionali. Il primo seminario (19 settembre vede all’ordine del giorno l’esame dei punti d’azione per il completamento del Federeted Patent Registry. “Si tratta”, spiega il Direttore Silvia Rossi, “di un momento molto importante per gli Uffici nazionali, in quanto il Federeted Patent Registry – su cui sono già disponibili i dati relativi ai brevetti europei depositati a San Marino – è uno strumento utilissimo per gli utenti e i professionisti e poterne discutere tra operatori istituzionali favorisce quello scambio di conoscenze e competenze necessario alla crescita dei singoli, in particolare del nostro Ufficio che, per dimensioni è tra i più piccoli d’Europa. Inoltre, è un onore poter ospitare questi eventi, segno che viene riconosciuto al nostro Ufficio un ruolo paritario e di questo ne giova sicuramente anche l’immagine della nostra Repubblica”. Il secondo evento (20 settembre) è incentrato sul “data processing”: a questo workshop partecipano gli Uffici nazionali che usano IPAS, il programma gestionale dei registri, elaborato dal WIPO e messo a disposizione gratuitamente. Gli Uffici nazionali coinvolti sono: San Marino, Serbia, Albania, Bulgaria, Macedonia, in futuro forse Cipro e Romania. “All’evento partecipa anche l’EPO in quanto, partendo da IPAS, sono stati elaborati dei moduli aggiuntivi che ci consentono di convertire i dati nel formato in uso (xml) e quindi con questi moduli si riesce a gestire i pagamenti all’EPO e lo scambio di dati bibliografici. I prossimi step dello sviluppo”, annuncia, “prevedono la possibilità di mettere on line i registri in modo da renderli consultabili dagli utenti sul web; il deposito on-line delle domande in modo da dematerializzare i documenti, ma per fare questo abbiamo forse bisogno anche della posta certificata”. Infine, “è prevista in contemporanea la scansione OCR con ottimizzazione dei file scansionati, indicizzazione dei documenti cartacei, in modo da dematerializzare l’archivio, risparmiare spazio, scambiare i file con l’EPO nel formato richiesto, per poi inserire i brevetti depositati a San Marino negli enormi archivi elettronici dei brevetti, utilizzati dai ricercatori ed esaminatori brevettuali: si tratta letteralmente di Big Data. Tutto questo si potrà fare se all’Ufficio verranno date risorse umane che siano in grado di gestore processi informatici complessi”.

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