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Progetto di legge sullo sviluppo, la maggioranza non accoglie le richieste CSU

da Redazione

SAN MARINO – Le Confederazioni sindacali, a seguito di loro specifica richiesta, nel tardo pomeriggio di ieri hanno incontrato i rappresentanti dei gruppi consiliari di tutte le forze politiche, di maggioranza e opposizione, sul progetto di legge sullo sviluppo.

Come ricordiamo, la CSU nei giorni scorsi ha chiesto di sospendere l’approvazione di questo provvedimento legislativo, in seconda lettura nella sessione consiliare in corso, per avere la possibilità di riaprire il confronto e modificare alcuni contenuti che la stessa CSU ritiene controversi e non condivisibili.

In particolare, la liberalizzazione delle assunzioni di lavoratori non residenti, che non agevolerà l’occupazione dei cittadini sammarinesi e residenti in cerca di lavoro, e coglierà solo in parte l’obiettivo di non penalizzare le imprese che cercano personale in territorio ma non lo trovano, oltre a contenere il rischio concreto di determinare alcune distorsioni nel mondo del lavoro, come specificato nel dettaglio nei precedenti comunicati pubblici.

Tra gli aspetti più problematici: non è stato affrontato in maniera risolutiva il tema della chiarezza, all’atto dell’assunzione, dell’orario di lavoro; gli incentivi a favore dei lavoratori invalidi sono inefficaci. E altri aspetti quali la defiscalizzazione degli straordinari, la contrattazione aziendale, le norme sull’apprendistato, la rimodulazione degli incentivi alle imprese.

Per tali ragioni, nell’incontro di ieri la CSU ha ribadito la richiesta di non procedere in questa seduta all’approvazione del testo legislativo; richiesta non accolta dalle forze di maggioranza, mentre è stata sostanzialmente condivisa dai partiti di opposizione.

La maggioranza ha avanzato, quale controproposta, la possibilità di portare a conoscenza della CSU i Decreti attuativi della stessa legge nel momento della sua approvazione o comunque nei giorni immediatamente successivi. Una proposta che la CSU ha giudicato insufficiente e provocatoria, in quanto non è stata espressa alcuna volontà di modifica dei contenuti non condivisibili della legge, e quindi non accoglie per nulla le richieste delle Confederazioni sindacali.

 

CSU

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