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Musica, visto e sentito per voi: anteprima di “Bagaglio a mano” di Andrea Amati

da Redazione

Come nel cd di debutto, al centro del nuovo “viaggio” c’è sempre lui che si guarda allo “specchio”, innalzato qui a “lettino dello psicologo”. Ma è un ragazzo più maturo, quasi uomo, quello che decide di “affrontarsi” rimanendo in piedi, davanti a un microfono.

Amati

 

di Alessandro Carli

 

Prova pienamente superata. Con “Bagaglio a mano”, secondo lavoro in studio di Andrea dopo “Via di scampo” (2014) e che verrà pubblicato (come ha spiegato alla fine dell’interessante assaggio di Poggio Berni del 2 settembre, suonato assieme alla sua band, Marco Montebelli, Massimo Marches, Alberto Amati e Federico Mecozzi) “tra pochi mesi”, il cantautore santarcangiolese prosegue la personale ricerca sonora e testuale nel dialogo tra la propria vita e le emozioni.

Come nel cd di debutto, al centro del nuovo “viaggio” (photocredit Ivana Rambaldi) c’è sempre lui che si guarda allo “specchio” (frequenti le parole “io”, “mio”), innalzato qui a “lettino dello psicologo”. Ma è un ragazzo più maturo, quasi uomo, quello che decide di “affrontarsi” rimanendo in piedi, davanti a un microfono. Dalla “roccheggiante” “Mi sono perso” ad “Altrove”, passando per la orecchiabile canzone che dà il nome all’album, e poi la delicata “Salvo”, senza dimenticare “Bacio botto” e “Verrà il tempo” (amara riflessione sul pantarei), emerge – eccezion fatta per “Carmen”, scritta assieme a Daniele Maggioli e che di distanzia dalla poetica che scandisce i brani che comporranno “Bagaglio a mano” – una maturità musicale decisamente spiccata: gli stessi duetti con Massimo Marches (chitarra) “escono” più modulati, più omogenei (non che quelli del primo album non lo fossero, ma qui si avverte più armonia), supportati da una ricerca nella musica – si avvertono alcuni assaggi dei Bluvertigo mentre per la parte di voce, in alcuni momenti è chiara l’amicizia con Francesco Baccini – che eleva, valorizza ulteriormente la profonda capacità di scrittura già annusata in “Via di scampo”.

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