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A scuola di plurilinguismo per i prossimi tre anni

da Redazione

Il progetto è nato per promuovere una società e una cittadinanza “moderna”. Molti percorsi di formazione per i docenti, apertura agli studenti provenienti dall’estero.

 

di Alessandro Carli

 

Durerà ancora tre anni la sperimentazione di plurilinguismo – più volte richiesto, anche dal dottor Valerio De Molli in occasione dei Forum Ambrosetti organizzati a San Marino – nel sistema educativo e formativo sammarinese (2017-2018, 2018-2019, 2019-2020), un progetto, come definisce il DD 99/2017, messo in campo per promuovere e formare una società multilingue e una cittadinanza plurilingue. Nella definizione del proprio ambiente di apprendimento multilingue, “ciascuna istituzione scolastica e formativa stabilisce le lingue da utilizzare e alternare nel curricolo di riferimento”. La scelta si effettua sulla base delle lingue previste dagli ordinamenti, dei profili plurilingui del personale docente e delle indicazioni contenute nelle “Linee guida”, che dovranno essere redatte da un apposito Comitato scientifico formato dal Direttore del Dipartimento Istruzione, dai Dirigenti degli istituti scolastici e formativi, da un insegnante referente per ogni istituto scolastico e formativo, da un Esperto nominato dalla Segreteria di Stato per l’Istruzione con funzioni di coordinamento e consulenza scientifica e dal Coordinatore del plurilinguismo.

 

I PROFESSORI SUI BANCHI DI SCUOLA


La formazione dei docenti plurilingui prevede lo sviluppo di competenze trasversali che caratterizzano una figura professionale capace di utilizzare due o più lingue in ambienti di apprendimento multilingui. Le istituzioni scolastiche e formative, congiuntamente con i dipartimenti di riferimento, organizzano periodicamente la formazione degli insegnanti per sviluppare competenze comunicative e metodologico-operative relative alla programmazione di percorsi e alla pianificazione e gestione di lezioni coerenti con le lingue veicolari usate ma anche competenze relazionali relative alla riflessione sul proprio operato in un’ottica di ricerca e di co-costruzione dell’ambiente multilingue e della competenza plurilingue con i propri studenti e colleghi. Diversi i percorsi indicati dal DD, che vanno dalla formazione in servizio durante l’anno scolastico alle summer school relative alle competenze previste dal profilo e workshop di approfondimento delle tematiche specifiche, ma anche tirocini all’estero con osservazione diretta e/o a distanza tramite e-learning e discussione di gruppo delle osservazioni fatte e la valutazione finale di un progetto plurilingue.

 

LE MODALITÀ OPERATIVE


L’attività scolastica in ambiente di apprendimento multilingue viene svolta con un’alternanza delle lingue presenti. L’alternanza può essere realizzata in termini di macro-alternanza e micro-alternanza, con dimensioni temporali, più ampie o ridotte, di passaggio da una lingua all’altra, oppure di alternanza programmata dagli insegnanti e alternanza spontanea dettata dalle scelte comunicative dei partecipanti. Ciascuna di queste forme può essere declinata in base alla specificità della fascia di età interessata e al tipo di ambiente di apprendimento. Possono essere stabilite forme di abbinamento totale o parziale tra le lingue e le discipline studiate, i contenuti trattati e le attività condotte. Le scelte relative agli abbinamenti possibili devono essere condivise a livello di Consiglio di classe o sezione e devono prevedere durante l’anno scolastico un nucleo complessivo di attività in ambiente di apprendimento multilingue non inferiore al minimo stabilito nelle Linee guida.

 

GLI SCAMBI CON L’ESTERO


Le esperienze di studio compiute all’estero dagli alunni sono valide, per la riammissione nella scuola di provenienza, solamente se sono accompagnate da un contratto formativo, concordato e sottoscritto, prima della partenza, dal Dirigente Scolastico, la famiglia e lo studente. Tali esperienze di studio non vanno computate come periodi di assenza, avranno una durata non superiore a un anno scolastico e devono concludersi prima dell’inizio del nuovo anno scolastico nella scuola di provenienza. Nel caso di studenti con “giudizio sospeso” in qualche materia, la partenza per il soggiorno di studio è vincolata all’esito positivo dello scrutinio finale.

 

GLI STUDENTI PROVENIENTI DALL’ESTERO


Le scuole sammarinesi possono accogliere studenti provenienti dall’estero per esperienze di studio, per periodi non superiori ad un anno scolastico, solo se l’alunno “è sostenuto da un protocollo di accoglienza”, “in caso sia minorenne, venga individuato almeno un adulto avente residenza sammarinese con compiti di tutore e di interlocutore con la famiglia dell’alunno stesso”, “ha una forma assicurativa che copre le spese mediche e ricoveri ospedalieri, nonché i rischi derivanti da infortuni e da responsabilità civile per danni e relativi oneri legali”. Il protocollo di accoglienza è concordato fra la scuola ospitante e la scuola di provenienza sulla base dei relativi ordinamenti, del piano di studi, delle modalità di valutazione e delle eventuali necessità specifiche dell’alunno. Al termine del soggiorno di studio, la scuola ospitante rilascia un attestato di frequenza e una certificazione delle competenze acquisite dall’alunno.

 

SCAMBIO DI DOCENTI CON LE SCUOLE ESTERE


Il Dipartimento Istruzione può stilare accordi di collaborazione con analoghi organismi di altre nazioni oppure con singole scuole estere, al fine di permettere lo scambio, per periodi definiti, di docenti, sia in ruolo sia incaricati. Gli accordi sono redatti sulla base della equa ripartizione fra gli organismi firmatari degli oneri e dei benefici. Il periodo di servizio svolto dai docenti coinvolti in tali accordi di collaborazione viene equiparato al servizio nelle scuole sammarinesi. L’insegnante di ruolo che partecipa a tali programmi conserva la titolarità del posto di ruolo ed ogni altro diritto presente e futuro ad esso collegato. Gli scambi di studenti e docenti che nascono dalla collaborazione con Comunità di Sammarinesi residenti all’estero, vengono attivati in linea prioritaria rispetto ad altri progetti.

 

CALENDARIO SCOLASTICO 2017-2018


Il calendario scolastico 2017/2018 ha “aperto le porte” il 1 settembre con l’anno formativo del Centro di Formazione Professionale mentre l’apertura dell’anno scolastico è stata fissata per il 4 settembre. Il 18 settembre inizieranno le lezioni nella scuola d’infanzia, scuola elementare, scuola media inferiore, scuola secondaria superiore e Centro di Formazione Professionale. La chiusura dell’anno è stata fissata per l’8 giugno, il 15 giugno invece per quella d’infanzia.

Nel 2017-2018 ben quattro festività cadranno nei fine settimana: l’ingresso dei Capitani Reggenti (domenica 1 ottobre 2017 e domenica 1 aprile 2018), l’Epifania (sabato 6 gennaio 2018), l’Arengo (domenica 25 marzo).

Tre invece i “ponti lunghi”: quello di inizio novembre (tutti i Santi e la commemorazione dei defunti sono in calendario mercoledì 1 novembre e giovedì 2 novembre), quello dell’Immacolata Concezione (venerdì 8 dicembre) e quello di Sant’Agata (5 febbraio), che cade di lunedì. Le vacanze di Natale sono previste dal 22 dicembre al 5 gennaio, quelle pasquali invece andranno dal 29 marzo al 3 aprile 2018. La festa del lavoro del 1 maggio coincide con un martedì, il Corpus Domini (31 maggio) con un giovedì.

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