La nostra sincera speranza è che questa volta sia davvero quella buona, anche in virtù del percorso che il Titano sta effettuando verso l’Europa.
di Alessandro Carli
In questo agosto rovente – non solo per il meteo ma soprattutto per le discussioni sui decreti salvabanche, assestamento di bilancio e sviluppo, con tutte le polemiche che ne sono scaturite – la notizia fresca arriva dal “Programma Economico 2018” che “annuncia” la data del passaggio dalla monofase all’IVA: 1 gennaio 2019.
Entro la fine dell’anno partirà un percorso di confronto e approfondimento che dovrà coinvolgere tutte le associazioni datoriali e le organizzazioni sindacali per analizzare l’impatto dell’intervento proposto. La Segreteria alle Finanze avvierà l’iter legislativo per marzo/aprile per poi far entrare in vigore il nuovo regime di imposizione indiretta tra circa un anno e mezzo.
L’intenzione della Segreteria è quella di creare “un’imposta snella e semplificatrice”. Per questo motivo, sta valutando “diversi elementi di innovazione che la norma sammarinese potrebbe contenere al fine di ‘tutelare’ l’economia del Paese, date le piccole dimensioni del mercato, e assicurare nello stesso tempo un gettito apprezzabile”.
Negli anni abbiamo assistito ad annunci e date certe, poi sempre slittate “a futura memoria”. La nostra sincera speranza è che questa volta sia davvero quella buona, anche in virtù del percorso che il Titano sta effettuando verso l’Europa: l’IVA è un linguaggio comune che agevola gli interscambi e che allo stesso tempo, assieme alla certezza delle regole, permette di attrarre investitori.