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Leo Veronesi: “La vendemmia 2017 non sarà di certo da ricordare”

da Redazione

Intanto a Bruxelles gran successo per i prodotti del Consorzio Vini Tipici.

Leo Veronesi bottiglia

 

“E perché meno ammiri la parola / guarda il calor del sole che si fa vino / giunto a l’omor che de la vite cola”. L’enoteca letteraria offre sempre sorsi di purissima poesia: qui stavolta, il Dante Alighieri de “La Commedia”. Liriche che nascono dai grappoli. Gli stessi che da tempo il Consorzio Vini Tipici cura con grande attenzione e con ottimi risultati. L’ultimo risultato, in ordine di tempo, è stato ottenuto nel mese di maggio in Belgio. “Più precisamente nella capitale – spiega il Presidente Leo Veronesi -, che ha ospitato il ‘Concours Mondial de Bruxelles’, la manifestazione che ha come primaria ambizione quella di offrire ai consumatori una garanzia: distinguere vini d’ineccepibile qualità, veri e propri piaceri di consumo e di degustazione provenienti dai quattro angoli del mondo, per tutte le gamme di prezzo”.

I prodotti del Consorzio Vini Tipici di San Marino si sono distinti. “Il ‘Tessano’ 2012 e il ‘Roncale’ 2015 si sono aggiudicati la medaglia d’argento nelle rispettive categorie. Si tratta del terzo premio più importante dopo la ‘Gran medaglia d’oro’ e la ‘medaglia d’oro’. La giuria inoltre ha attribuito una ‘ottima valutazione’ anche al Brugneto Riserva 2012 (punti 83,91/100) e al Brugneto di San Marino 2013 (83,45/100). Lo scorso anno era stato premiato il ‘Moscato’. Il Concours è un evento molto importante perché svela e premia le ultime tendenze e mutazioni del pianeta vitivinicolo fornendo una panoramica istantanea e annualmente aggiornata”. Ma non solo. “A differenza di altri eventi, che hanno dinamiche più legate al marketing, in quello di Bruxelles è più legato alla qualità e meno ai brand”.

Sorride, Leo Veronesi. Chissà se quando è diventato Presidente, negli anni Novanta, avrebbe mai immaginato questi grandi successi. “Parliamo di un evento che ‘vede’ la partecipazione di 9 mila vini in rappresentanza di oltre 50 Paesi diversi e 320 degustatori che, senza sapere la provenienza dei prodotti, assegnano i voti”. E questi riconoscimenti internazionali “premiano gli sforzi che abbiamo fatto e ci danno ulteriore energia per andare avanti e migliorare ancora”.

Mentre il Belgio – a maggio – ha sottolineato la qualità dei vini del Titano, il presente ci porta a stretto giro di posta a uno dei momenti clou dei vini: la vendemmia. “Il clima è sotto l’occhio di tutti – ammette – ed è facile vedere cosa ha provocato. La raccolta dei grappoli è già iniziata: il 1 agosto siamo partiti con lo Chardonnay precoce, la base dello spumante. In teoria con le altre uve dovremmo cominciare i primi di settembre, ma non escludiamo che questa data possa essere anticipata di una settimana. Normalmente si inizia con le uve bianche come il Pinot, per poi passare al Merlot. Ma non è una regola fissa, dipende molto dalle zone”.

Non usa mezzi termini, Leo Veronesi, per “definire” l’estate 2017: “Non sarà un’annata da ricordare. Fortunatamente i vigneti di alcuni soci sono dotati di impianti di irrigazione e sono stati impiantati in luoghi abbastanza freschi. E’ presto per fare previsioni, ma il clima, che ha stressato le viti, potrebbe portare ad una riduzione della produzione del 20-30%. La qualità dovrebbe essere invece molto buona”.

Già, e il futuro? La tendenza è quella dei vini il più naturali possibili, con poco alcol e molto profumati. “Io credo che la conversione al biologico sia una grande opportunità – conclude il Presidente -. E’ l’obiettivo verso la quale stiamo lavorando e che speriamo di raggiungere a breve. Con una San Marino tutta bio si può eccellere nella tutela dell’ambiente, nella salute delle persone e nella qualità del prodotto. Significa, per me, volere bene al proprio Paese”.

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