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Lavoro nero, UNAS: “Basta aspettare, è giunta l’ora di intervenire”

da Redazione

SAN MARINO – Si alzi la guardia sulle imprese con ulteriori controlli tributari, ma parimenti non ci si dimentichi di contrastare l’abusivismo e il lavoro irregolare: UNAS, Unione Nazionale degli Artigiani Sammarinesi, torna sollevare un tema a cui è sensibile e che da sempre rappresenta il leit motiv di sue numerose iniziative.

Prendendo atto della recente decisione del governo di rafforzare l’Ufficio Tributario con nuovo personale dedicato alle verifiche per il contrasto all’elusione e all’evasione fiscale, gli Artigiani si dicono d’accordo con l’iniziativa, ma riconoscono la necessità- ormai divenuta urgenza- di combattere anche altre distorsioni che colpiscono chi fa economia onestamente. In particolare, l’Associazione chiede di riprendere quel percorso avviato con l’accoglimento dell’istanza d’Arengo da lei promossa e approvata dal Consiglio Grande e Generale nel settembre 2015, per dotare il Titano di strumenti normativi e di prevenzione aggiornati alle nuove forme di abusivismo.

Unas ricorda così, quanto ancora resti da fare nel contrasto al lavoro nero, largamente presente sul Titano non solo nelle modalità tradizionali, ma sempre più nella “nuova” forma di attività abusiva domiciliare.

Proprio per affrontare questo fenomeno- che ha registrato forte incremento a causa della crisi economica- UNAS aveva promosso l’Istanza d’Arengo, accolta dal Consiglio Grande e Generale nel settembre di due anni fa.

Ad oggi di fatto il percorso di attuazione dell’istanza resta per lo più incompiuto, lamentano gli Artigiani. Ma non solo, è proprio il tema del lavoro nero che pare non apparire più nell’agenda politica, mentre UNAS ricorda come sia inevitabilmente connesso al tema dello Sviluppo.

“Comprendiamo le urgenze che dal suo insediamento ad oggi il governo ha dovuto affrontare- commenta UNAS – ma se si punta allo sviluppo del nostro tessuto economico, diventa urgente anche contrastare fenomeni che distorcono la libera concorrenza e mettono in grave difficoltà, in particolare le piccole medie imprese che lavorano seriamente sul nostro territorio”.

Affinché la lotta all’evasione non si traduca in mero accanimento per chi fa economia e paga le tasse, UNAS suggerisce quindi una sorta di doppio percorso: ovvero di riaccendere l’attenzione anche sul lavoro nero, formulare nuove proposte per creare dei deterrenti, rafforzare i controlli e punire i trasgressori.

Non si può più aspettare, conclude l’associazione, oggi più che mai é urgente infatti “valorizzare chi si sacrifica nel fare impresa correttamente”.

 

UNAS

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