Home FixingFixing Discendiamo tutti dai pesci: abitudini, appetiti, difetti e capacità comuni. Carpa argentata

Discendiamo tutti dai pesci: abitudini, appetiti, difetti e capacità comuni. Carpa argentata

da Redazione

Nonostante si cibi prevalentemente di fitoplancton, possono diventare enormi: oltre un metro di lunghezza e superare abbondantemente i 25-30 chili di peso.

temolo russo

 

di Daniele Bartolucci

 

La carpa argento è uno dei cirpinidi più strani che si possano incontrare nelle battute di pesca nei laghi italiani. Pur essendo originaria dell’Estremo Oriente (Cina meridionale e Siberia sudorientale), è stata introdotta da molti anni in Europa. A dire il vero, con scopi ben diversi da quelli con cui viene allevata e cacciata “in patria”. Il mercato del pesce d’acqua dolce per l’alimentazione non è infatti così fiorente come in Asia, dove la popolazione si ciba comunemente di queste carni.

In Europa, invece, si tratta più che altro di motivi sportivi, di pesca sportiva in particolare. E’ una delle prede più ricercate dagli appassionati di carpfishing, che la cacciano con boiles e altre esche elaborate. Ma nei carpodromi, dove viene immesso talvolta, è allamato quasi per sbaglio, spesso dagli amanti del “pastarello”, ovvero esche molto leggere composte da sfarinati, che attraggono questi bestioni. Perché nonostante si cibi prevalentemente di fitoplancton, possono diventare enormi: oltre un metro di lunghezza e superare abbondantemente i 25-30 chili di peso. Da qui il nome roboante di “temolo russo”, che, al di là del fatto che con il temolo non ha nulla a che fare, nell’immaginario collettivo non richiama certamente ad una figura esile e gracile.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento