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L’impegno di San Marino nell’adozione di una Strategia nazionale contro il terrorismo

da Redazione

SAN MARINO – La Segreteria di Stato per gli Affari Esteri intende fornire alcune informazioni in relazione ad un intervento apparso sui mezzi di stampa, anche a seguito di notizie riportate nei giorni passati; ciò per chiarire alcuni aspetti importanti ed evitare ogni equivoco o fraintendimento circa l’impegno che la Repubblica di San Marino e la scrivente Segreteria stanno dispiegando nel campo della sicurezza, della lotta al terrorismo internazionale ed ai fenomeni di riciclaggio.

Nel trafiletto vengono tirati in causa leggi antimafia e di contrasto alla criminalità organizzata, accostando impropriamente fattispecie criminose ben distinte e circostanziate.

L’attività dell’Agenzia di Informazione Finanziaria di cui ai predetti report, infatti, si riferisce ai fenomeni di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo internazionale, che è cosa molto diversa rispetto alla criminalità organizzata di stampo mafioso.

Vi sono, infatti, una sempre maggiore attenzione e un impegno in crescita esponenziale rivolti alle implicazioni che il fenomeno del terrorismo internazionale potrebbe riverberare sulla comunità e sul territorio sammarinese; in tale ambito, la Repubblica di San Marino ha aderito a non meno di 12 Convenzioni e Trattati internazionali in materia, è parte attiva nel recepimento di Risoluzioni degli Uffici specializzati ONU che prevedono il c.d. “freezing”, cioè il congelamento dei beni di sospetti aderenti a Organizzazioni terroristiche e il c.d. “listing”, cioè l’adesione a liste di ricercati internazionali ugualmente sospetti.

A livello amministrativo, anche su sollecitazione di Organismi internazionali di cui San Marino è parte, è stato istituito un Gruppo di Lavoro interdipartimentale, con il coordinamento dello stesso Dipartimento Affari Esteri, finalizzato alla elaborazione di un piano nazionale di sicurezza sul terrorismo. Tale Gruppo, che ha sensibilmente intensificato i lavori nel nuovo anno, è prossimo alla presentazione al Governo della Strategia nazionale contro il terrorismo, basata sui migliori modelli internazionali e adattata al nostro territorio e del Piano nazionale di Sicurezza, che prevede, tra l’altro, specifiche misure da attuarsi in caso di minaccia o evento di carattere terroristico.

Oltre agli obiettivi prioritari suindicati, va richiamato il lavoro costante di adeguamento normativo ai parametri internazionalmente stabiliti per fronteggiare il fenomeno terroristico e la conseguente produzione normativa di adeguamento agli stessi e di istituzione di nuove e pertinenti fattispecie mancanti a livello di ordinamento interno.

Nell’ambito della prevenzione a livello finanziario, già da qualche anno l’Agenzia di Informazione Finanziaria opera in sintonia con il Moneyval, il Comitato del Consiglio d’Europa esperto di riciclaggio e finanziamento al terrorismo, per introdurre nel nostro Paese le migliori pratiche ed esperienze del settore mentre, sul piano della sicurezza, l’UNC- Interpol è in costante contatto con i corrispondenti uffici internazionali per lo scambio delle informazioni e la tempestiva comunicazione di ogni possibile paventata minaccia.

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