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Continua il consenso per “Il romanzo della Contessa di Castiglione” di Antonio Stolfi

da Redazione

Continua il consenso per “Il romanzo della Contessa di Castiglione” del sammarinese Antonio Stolfi. Dopo il primo premio al Concorso Letterario Nazionale di Rovigo “Storie d’amore e abiti da sposa” conferito il 25 giugno 2017, altri due riconoscimenti.

Domenica 9 luglio 2017 si è tenuta nel paese di Sesta Godano (La Spezia) la cerimonia della quarta edizione del “Premio Internazionale di Poesia e Narrativa Percorsi Letterari dal Golfo dei Poeti Shelley e Byron, alla Val di Vara” alla presenza delle Autorità locali e regionali. Il premio è dedicato a due poeti, Shelley e Byron, che amavano profondamente tutto il territorio spezzino. Territorio che la Contessa di Castiglione ha contribuito a fare conoscere a Parigi con i dipinti di Agostino Fossati: il pittore spezzino più famoso dell’Ottocento. Autori in rappresentanza di quasi tutte le regioni italiane e autori stranieri hanno partecipato con circa 1.200 opere.

Il libro di Antonio Stolfi “Il romanzo della Contessa di Castiglione” edito da Albatros è stato classificato – nella sezione romanzi – al primo posto tra gli scrittori stranieri.

Giovedì 13 luglio 2017 la Contessa di Castiglione è stata raccontata nella sua villa a La Spezia.

L’attuale proprietaria della villa di campagna sulla collina di La Spezia appartenuta a Virginia Oldoini – l’avvocatessa Emanuela Dall’Ara – dopo aver letto il libro sposa immediatamente l’idea di presentare l’opera sulla Contessa proprio nella splendida cornice della dimora dove la protagonista del racconto ha vissuto e commesso la sua colpa. L’idea è accolta con grande gioia dall’autore del libro perché onorato di accedere all’intimità della protagonista in compagnia della quale ha passato diversi anni per comporre il suo racconto. La villa del Seicento, ancora oggi, è uno scrigno dove sono custoditi numerosi cimeli, oggetti preziosi e mobilio appartenuti a Virginia e alla sua famiglia.

A introdurre la presentazione è stato Egidio Banti, storico, che ha spiegato come l’autore non ha scritto una vicenda in tutto o in parte immaginaria (come può lasciare intendere il titolo del libro) ma una vicenda avventurosa, con un insieme di fatti talmente straordinari da apparire inverosimili: un testo storico straordinario perché la vita della protagonista è stata straordinaria.

“Qui – ha affermato l’autore – provo un’emozione particolare perché si percepisce pienamente il vissuto di Virginia mentre gli altri luoghi da lei abitati a Parigi e che ho visitato ora sono palazzi anonimi anche perché con il tempo hanno cambiato destinazione d’uso. L’incontro è poi proseguito con un vivace e arguto dibattito tra autore e un folto pubblico partecipe e molto preparato sull’argomento; tutto a vantaggio dell’evento.

Virginia Oldoini – Contessa di Castiglione per matrimonio – fu una figura del XIX secolo molto discussa e le sue vicende ne hanno fatto un monumento di sensualità e mistero. Nel rievocare la vita pubblica e privata della Contessa di Castiglione, emergono la sua personalità, il suo fascino e la sua scaltrezza, il suo egocentrismo e smisurato narcisismo, il suo egoismo nonché l’ambizione di una donna che punta sempre più in alto. Dopo un matrimonio imposto e una vita noiosa a Torino, la nobildonna si trasferisce a Parigi per sostenere la causa dell’Unità d’Italia e lì si impone come la femme fatale più affascinante e desiderata ai tempi della festa imperiale durante il Secondo Impero di Napoleone III. Non mancano nel racconto sia pettegolezzi piccanti sia appassionate storie d’amore. Un libro documentato e denso di contenuti solitamente trascurati che aiutano a capire i protagonisti delle vicende, le loro idee, i loro progetti. Un libro godibile e pieno di verve che racconta la storia di una diva, eroina di un racconto favoloso, personaggio magnifico e tragico, inseguito da una maledizione implacabile, quella della sua bellezza.

L’importanza dell’evento e suo significato culturale sono stati sottolineati dalla presenza di: Associazione Culturale Virginia Oldoini di La Spezia, i giornalisti Massimo Tintori della Gazzetta della Spezia e Fausto Rossi, Gabriella Molli del Secolo XIX.

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