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San Marino, mansioni lavorative: al via la riclassificazione

da Redazione

Da 1.500 a circa 800: la modernizzazione in vigore dal 17 luglio. Dal 24 luglio le imprese potranno selezionare autonomamente i candidati.

Loris Francini 2

 

di Daniele Bartolucci

 

Mercato del lavoro, in arrivo due importanti novità per imprese e lavoratori. La prima riguarda la nuova classificazione delle mansioni lavorative, che passeranno dalle oltre 1.500 attuali a circa 800; la seconda è invece rappresentata dal nuovo strumento dell’applicativo Labor che permetterà all’impresa di selezionare il personale iscritto nelle liste di avviamento al lavoro.

 

NUOVA CLASSIFICAZIONE, CAMBIAMENTO EPOCALE


Il nuovo elenco del Repertorio delle Professioni (RP-2017) è finalmente pronto e, come disposto dalla Commissione del Lavoro, entrerà in funzione dal 17 luglio la nuova codifica internazionale (ISTAT Cp 2011). “L’introduzione della nuova classificazione razionalizza il numero e l’utilizzo di mansioni lavorative coerenti con la nuova codifica, per la ricerca diretta, oppure per macro aree professionali, definendo internamente 5 differenti livelli “, spiega il Direttore dell’Ufficio del Lavoro, Loris Francini. “Si tratta di una codifica moderna e in linea con gli standard internazionali, che permetterà a tutti di parlare finalmente lo stesso linguaggio, lavoratori e aziende, perché l’obiettivo è agevolare l’incontro tra offerta e domanda, in un momento come quello attuale, dove ci sono, è vero, lavoratori disoccupati, ma anche offerte di lavoro”. La classificazione è comunque un cambiamento importante, epocale: “Come ogni cambiamento va agevolato, evitando rigidità da una parte e dall’altra”, spiega Francini, “per questo il processo, che è durato complessivamente tre anni, è stato costantemente portato avanti in condivisione con le parti sociali, lasciando comunque un certo grado di flessibilità al sistema, con possibilità di un periodico aggiornamento mediante l’inserimento di nuove mansioni non previste. A tal proposito, si invitano i soggetti interessati a consultare la versione più recente dell’elenco delle mansioni riportato su Labor”.

 

COME E QUANDO CAMBIANO LE MANSIONI


Il procedimento di “trasformazione” delle mansioni da quelle vecchie a quelle nuove comporterà diversi cambiamenti in capo ai lavoratori e alle aziende. Ma se per le mansioni che hanno corrispondenza non verrà modificato nulla, per le altre ci saranno diversi gradi di cambiamento. “Dal 17 luglio e nei prossimi mesi inizierà un complesso lavoro di riclassificazione delle mansioni precedentemente registrate, per ricomprenderle nel nuovo sistema di codifica applicato. Ipoteticamente la maggior parte delle non corrispondenze riguarda le mansione generiche (Impiegato d’ordine, Impiegato di concetto, Impiegato tecnico etc.), che dovranno essere gradualmente sostituite”. In questo caso “gli operatori dell’Ufficio del Lavoro comunicheranno agli operatori economici utilizzatori di mansioni non più presenti nella nuova classificazione, l’obbligo di conversione e/o di suggerire nei casi possibili il cambio della mansione lavorativa”. Resta inteso che l’operatore economico potrà inoltrare le proprie osservazioni/obiezioni alla variazione di mansione apportata dall’Ufficio del Lavoro, tramite l’indirizzo di posta elettronica informativa.udl@pa.sm, “ma entro 60 giorni dalla data della variazione effettuata, perché, superato il termine stabilito, la variazione di mansione sarà definitivamente registrata”. Oltre a questi casi, ci sono però anche quelli più complessi, in cui l’Ufficio non sarà in grado di riclassificare la mansione, perché troppo generica o perché di un settore merceologico di difficile valutazione: “In questi casi l’operatore economico interessato verrà contattato dall’Ufficio invitandolo ad allinearsi alla nuova classificazione o eventualmente prevedere una nuova mansione non ricompresa nell’elenco del Repertorio delle Professioni (RP-2017)”. “Ovviamente”, conclude Francini, “tutti gli Operatori Economici sono obbligati ad informare i propri dipendenti interessati ai cambiamenti intervenuti nella classificazione della mansione lavorativa per effetto del nuovo sistema introdotto”.

 

STORICITÀ GARANTITA E NON SI TOCCANO I LIVELLI


“La storicità di tutti i dati presenti nell’archivio informatico verrà comunque garantita”, spiega il Direttore Francini, “grazie all’applicazione di una tabella di riclassificazione elaborata dalla Sezione Informativa dell’Ufficio del Lavoro”.

Ma né questa né la riclassificazione delle mansioni indicheranno anche un cambio di livello: “Una delle preoccupazioni più forti che abbiamo raccolto riguarda la possibilità che, al cambio di codifica della mansione, cambi anche il livello di inquadramento. Ovviamente questo non è possibile, visto che tale modifica è prerogativa della contrattazione collettiva e non dell’Ufficio del Lavoro. Il nuovo Repertorio delle Professioni, comunque, potrà in futuro essere preso come base di discussione per eventuali modifiche delle cosiddette declaratorie dei vari livelli, che sono, al pari delle vecchie mansioni, ormai obsolete. Ma questo sarà, come detto, oggetto di discussione tra sindacati e datori di lavoro. L’Ufficio del Lavoro deve riclassificare solo le mansioni e questo ha fatto”.

 

ANCHE LE AZIENDE POSSONO SELEZIONARE IL PERSONALE


L’altra novità, come annunciato, riguarda quindi la possibilità di selezionare il personale direttamente dalle liste di avviamento al lavoro, “ma resta sempre”, specifica Francini, “la possibilità che tale richiesta venga elaborata dall’Ufficio. In pratica si offre una scelta all’impresa, se continuare a fare la richiesta come sempre ha fatto o attivarsi in maniera più autonoma e diretta nella selezione”. “Ovviamente resta obbligatoria la richiesta numerica, che va compilata in tutti i suoi campi e inoltrata (e poi verificata dall’Ufficio) sempre attraverso l’applicativo Labor. Una volta sbloccata la richiesta, l’operatore economico che intenda procedere in via autonoma, dal 24 luglio, potrà impostare i nuovi filtri (mansione codificata principale e, se necessario, al massimo due mansioni secondarie o accessorie codificate, coerenti con la mansione principale ed il nuovo sistema di codifica) e il sistema fornirà i nominativi dei candidati presenti, con la possibilità di visionare sia la storia lavorativa (i dati contenuti sono certificati dall’Ufficio del lavoro) e il Curriculum Vitae (le informazioni sono autocertificate dallo stesso candidato)”. A questo punto l’azienda può selezionare i candidati che preferisce “e questi riceveranno la lettera di invito al colloquio di lavoro, mentre l’operatore economico riceverà via email le informazioni necessarie per contattare direttamente i candidati e concordare la data del colloquio di selezione”. E se non ci sono candidati idonei? “L’operatore economico o il soggetto delegato dovrà compilare la valutazione del candidato per le persone selezionate e successivamente potrà procedere con la comunicazione nominativa per l’avvio al lavoro”. Oppure, “la richiesta numerica potrà essere trasmessa all’Ufficio del Lavoro che, tramite l’assistenza degli operatori, effettuerà una ricerca allargata a mansioni “affini o simili” del personale iscritto nelle liste di avviamento al lavoro”. Se invece trovasse il lavoratore che cerca, “per dare corso all’avvio lavorativo, rimane al momento inalterata la procedura in uso per la comunicazione nominativa di avviamento a/lavoro”. “Il procedimento”, spiega Francini, “è abbastanza chiaro e intuitivo, ma comprende molte modifiche rispetto al passato, per cui tale cambiamento avrà una fase iniziale di sperimentazione, nella quale è auspicabile la massima collaborazione con gli utenti, che invitiamo a segnalarci eventuali disfunzioni o problemi”. Infine, da non sottovalutare il fatto che questo strumento sia disponibile online: “Già il Decreto 156/2011 prevedeva le comunicazioni telematiche, ma quando arrivai qui, nel 2012, non avevamo ancora un sito web. Oggi il sito è interattivo e l’implementazione dell’applicativo Labor è costante, come dimostrano le funzioni di ricerca per lavoro occasionale e accessorio, il CV dei lavoratori e la valutazione del candidato. Oggi è tutto online”.

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