Home NotizieSan Marino ANIS e ABS preoccupati per i provvedimenti emessi sul sistema bancario

ANIS e ABS preoccupati per i provvedimenti emessi sul sistema bancario

da Redazione

Preoccupa altresì l’impiego previsto del FONDISS, chiamato a sostenere imprese bancarie in difficoltà, a fronte di rischi che lo Stato potrà garantire, anche in quel caso, soltanto ricorrendo alle scarse risorse pubbliche interne.

 

SAN MARINO – Si è tenuto nella serata di giovedì un incontro tra i Vertici di ANIS e di ABS per valutare i recenti provvedimenti emessi sul sistema bancario sammarinese.

Le Associazioni comprendono la preoccupazione del Governo di intervenire a sostegno di un sistema esposto a maggiori rischi dalle misure di vigilanza bancaria recentemente poste in essere e sono consapevoli degli enormi limiti gravanti sulle risorse disponibili per operare interventi finanziari d’emergenza, che impongono pertanto di ricorrere a strumenti necessariamente imperfetti per mirare a preservare la stabilità compromessa.

Tuttavia, le Associazioni non possono non esprimere altrettanta forte preoccupazione per gli effetti negativi che gli aiuti di stato previsti, e peraltro mai richiesti dalle banche associate ad ABS, avranno sulla libera concorrenza bancaria nonché sul bilancio dello Stato. Le Associazioni hanno avanzato la proposta d’introdurre la ‘moneta fiscale’ (sotto forma di certificati di credito fiscale) che non soltanto conseguirebbe i medesimi obiettivi senza aumentare il debito pubblico – oggi emesso peraltro senza alcuna contropartita per lo Stato – ma consentirebbe di rilanciare la domanda e la competitività industriale, a beneficio di tutta la collettività sammarinese.

Preoccupa altresì l’impiego previsto del FONDISS, chiamato a sostenere imprese bancarie in difficoltà, a fronte di rischi che lo Stato potrà garantire, anche in quel caso, soltanto ricorrendo alle scarse risorse pubbliche interne.

Le Associazioni restano pronte a cooperare con il Governo in tutte le forme possibili per attutire i potenziali effetti negativi degli interventi emessi, auspicando che il Governo voglia impedire eventuali futuri interventi di vigilanza che avessero ad aggravare ulteriormente la situazione.

Non giustificabile resta, malgrado gli sforzi profusi dal Governo, il rifiuto pervicacemente opposto da Banca Centrale al più volte richiesto confronto con le banche in ordine al processo di AQR, confronto che in tutti i paesi interessati dal fenomeno dei crediti in sofferenza ha costituito il meccanismo centrale per l’individuazione e l’adozione di soluzioni che consentissero ai sistemi bancari nazionali di emergere progressivamente dalle difficoltà. Al contrario, il processo è stato condotto senza regole ed è stato reso privo di contraddittorio. Senza il confronto anzidetto, il processo ha perduto interamente di valenza e rischia adesso di indebolire gravemente le banche.

Sono stati infine affrontati anche altri temi di attualità, fondamentali per il futuro del Paese: il progetto di legge per lo sviluppo delle imprese e quello relativo all’assestamento del Bilancio dello Stato.

Le Associazioni si attendono che il Governo tenga nella debita considerazione le diverse proposte avanzate per rendere questi interventi normativi più incisivi e coordinati tra loro.

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