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Arezzo, grande successo per il primo “Raduno Dandy Italiano”

da Redazione

DandyDayArezzo2017

 

AREZZO – Volti pieni di sorrisi, affascinati da quell’incedere d’antan, quasi volesse ricordare ai tantissimi visitatori della Fiera Antiquaria di Arezzo alcuni “insegnamenti” contenuti nelle “Lezioni americane” di Italo Calvino: leggerezza, esattezza e visibilità. Tre concetti che hanno trovato nell’eleganza dei protagonisti del primo “Raduno Dandy Italiano” – officiato dal gran cerimoniere Stefano Agnoloni, maestro di stile e l’uomo-immagine dell’evento e dall’ideatore del progetto Alessio Ginestrini, esperto barbiere di Arezzo- un significato ancora più profondo e attuale. Le loro passeggiate per le vie medievali non sono passate inosservata, così come le loro pause per il caffè e il denso programma di visite alle opere d’arte che impreziosiscono la città toscana. Durante le due giorni, spazio anche alle riflessioni con la tavola rotonda sul dandismo, moderata da Francesco Maria Rossi e ospitata all’interno de “Il Caffè dei Costanti”, reso immortale dal Premio Oscar Roberto Benigni che 20 anni fa lo scelse per girare alcune scene del film “La vita è bella”. Un momento per fare il punto sul ruolo dei dandy, ma anche per capire come vivono l’eleganza, il significato che gli assegnano. Riducendo tutto a puro estetismo, molti confondono il dandismo con lo snobismo, facendo l’errore più grande del mondo. In realtà, sono l’uno il contrario dell’altro. Lo snob è un arrampicatore sociale, il dandy crea invece la sua unità con i mezzi estetici che gli sono propri, disposto al sacrificio estremo pur di non essere conformista e sine nobilitate. Tutti gli intervenuti – alcuni sono arrivati dalla Lucania – sono stati concordi sul punto di partenza, sulla conditio sine qua non: stare bene con se stessi. Oggi, più di un semplice motto…

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