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Pensioni, inaccettabile la proposta di aumento della imposizione fiscale!

da Redazione

SAN MARINO – Il Comitato Direttivo della FUPS-CSdL, riunitosi nel pomeriggio di ieri, ha preso in esame le principali problematiche che riguardano la categoria dei pensionati e in generale la situazione generale del paese. Nel progetto di legge sull’assestamento di bilancio, illustrato nell’incontro tra la CSU e la Segreteria Finanze di martedì 27 giugno, si propone di abbassare drasticamente la soglia di abbattimento prevista per le pensioni, portandola dall’attuale 20% al 7%, allargando notevolmente la base imponibile. Ciò comporterebbe un aumento della imposizione fiscale addirittura del 45%, e la conseguente diminuzione degli importi delle pensioni!

La FUPS-CSdL respinge con determinazione questa proposta, e ne chiede l’immediato ritiro. Sarebbe una misura inaccettabile, tanto più in un contesto in cui le uniche categorie che sostengono la fiscalità sono sempre i lavoratori dipendenti ed i pensionati; non è pensabile che una percentuale altissima di imprenditori continui a dichiarare ricavi inferiori agli stipendi dei propri dipendenti: il 50% delle società dichiara di avere perdite, il 30% redditi fino a 30.000 euro annui e solo il 20% oltre tale soglia, mentre le imprese individuali dichiarano in media 25.000 euro annui. Tutto questo mentre nel progetto di legge sull’assestamento di bilancio, come prima detto, la categoria più penalizzata è quella dei pensionati!

È arrivato il momento che tutti facciano la loro parte, attivando controlli e verifiche per un corretto accertamento dei redditi, rendendo la riforma tributaria del 2013 pienamente operativa, anche potenziando la Smac come strumento di tracciabilità e verifica dei ricavi delle categorie del lavoro autonomo. I servizi sanitari e sociosanitari, l’istruzione, la viabilità, hanno bisogno di risorse e tutti devono contribuire secondo le proprie possibilità attraverso una vera equità fiscale.

Altro importante argomento al centro della riunione, è stato l’unificazione delle case di riposo, ormai è alle porte. Dal primo luglio 2017 la RSA il Casale La Fiorina passa in gestione all’ISS. È in corso una trattativa tra la SUMS e l’Eccellentissima Camera per il passaggio del 50% di proprietà SUMS allo Stato, mentre per il trasloco degli ospiti di Cailungo alla sede di Fiorina occorrerà aspettare ancora alcuni mesi.

Ribadiamo che la cosa più importante per la FUPS-CSdL è il benessere degli ospiti della struttura unificata; per questo è necessario disporre di personale adeguato, per quantità e professionalità, allo scopo di mantenere alti i livelli di trattamento. Chiediamo anche che venga urgentemente sistemata la parte esterna della struttura, predisponendo percorsi sicuri e ombreggiati.

Al momento non è stata presentata alcuna proposta da parte del Congresso di Stato riguardo alla riforma pensionistica, seppure sia data per urgente e imminente, pertanto ci si può basare solo sul programma di governo. È un tema estremamente sensibile per tutti i pensionati e per quelli che andranno in pensione in futuro. I pensionati FUPS-CSdL auspicano che su questo argomento così importante, venga messa in atto una vera concertazione da parte del Governo, per consentire a tutte le forze sociali coinvolte di esprimere le proprie proposte, al fine di realizzare scelte condivise.

Riguardo alla situazione economica dei fondi pensione, si sta allargando velocemente la forbice tra il volume dei contributi pensionistici versati e il totale delle pensioni pagate; non si può tergiversare oltre, occorre realizzare in tempi brevi una riforma complessiva che inverta questa tendenza.

In ogni caso non si può certo pensare di utilizzare i fondi pensione per salvare le banche! Queste risorse sono dei pensionati e dei lavoratori, nessuno le può toccare. Per i fondi pensione – la cui riserva tecnica, pari a 415 milioni di euro, è tutta investita nelle banche sammarinesi – chiediamo che vengano rese operative le norme di legge sulla segregazione, in modo chi i soldi versati dai lavoratori e dai datori di lavoro non corrano il rischio di andare perduti, anche in caso di default delle banche.

La profonda crisi del sistema bancario preoccupa fortemente i pensionati: chiediamo alle istituzioni di affermare il rispetto assoluto delle regole e delle leggi. Non si devono fare interventi che possono sembrare non coerenti e che possono creare dubbi, perplessità e insicurezza nei risparmiatori.

Il ruolo principale delle banche è quello di sostenere lo sviluppo dell’economia reale, fornendo il necessario sostegno ad aziende sane in grado di creare lavoro, unico vero motore di sviluppo del paese! Lavoro che va favorito attraverso nuove e più efficaci politiche per l’occupazione, puntando sull’economia reale e produttiva e prevedendo percorsi di formazione e riqualificazione professionale per i lavoratori di tutte le età. Per favorire l’insediamento di imprenditori ed imprese bisogna recuperare anche credibilità internazionale, e diminuire in modo significativo la burocrazia, informatizzando il più possibile la Pubblica Amministrazione.

 

FUPS-CSdL

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