“Il referendum si poteva tranquillamente evitare e si poteva intervenire con una interlocuzione con il governo. Una volta indetto è sicuramente un’opportunità.” Così il sindaco di Varese Davide Galimberti a Effetto Giorno su Radio 24 in merito al referendum. “Da sindaci percepiamo la necessità che ci sia un’evoluzione nei rapporti istituzionali. Sono stato un convinto sostenitore del referendum del 4 dicembre perché avvertivo la necessità che il nostro Paese facesse un passo avanti.” E ancora, sulla differenza o meno di visione rispetto alla Lega Nord: “C’è la necessità di dare alle nostre istituzioni una evoluzione in senso pragmatico ma con una netta distinzione rispetto al populismo leghista. Nel confronto quotidiano coi problemi delle persone così il Paese non può essere governato. Il referendum del 4 dicembre offriva a tutte le istituzioni la possibilità di essere molto più veloci: i territori riescono ad essere competitivi se sono rapidi nelle loro scelte.” Galimberti continua: “Si apre una nuova opportunità per la Lombardia. Io avrei evitato di fare il referendum, si poteva arrivare allo stesso risultato in altro modo”.
Alla domanda se Galimberti consideri Renzi finito oppure no, Galimberti risponde: “Io penso sia una figura importante del Centro-Sinistra, non penso affatto che sia finito. Anzi, sono convinto che nelle prossime elezioni politiche ci sarà modo di riscoprire il suo carisma, un elemento importante e riconosciuto da tutti”.