Uno studio sulle co-produzioni cinematografiche transnazionali, realizzato da ricercatori e docenti dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino, è stato recentemente presentato all’American University of Rome durante la conferenza internazionale “Innovations and Tensions: Italian Cinema and Media in a Global Context”. L’analisi è stata presentata nella Capitale italiana da Elena D’Amelio, ricercatrice in cinema e media, nonché parte dello staff del Centro di Ricerca per le Relazioni Internazionali dell’Ateneo sammarinese, che ha illustrato i contenuti di un lavoro realizzato con il contributo di Karen Venturini, docente del corso di laurea in Design dell’Università di San Marino.
La conferenza, di cui l’Ateneo del Titano è stato partner insieme all’Università La Sapienza di Roma, alla Wilfrid Laurier University canadese, alla Wellesley University statunitense e all’Associazione Dante Alighieri, “ha avuto l’intento di avviare un dibattito sul cinema post-nazionale proponendo l’Italia come luogo geo-culturale unificante”, spiega D’Amelio descrivendo l’iniziativa andata in scena il 9 e 10 giugno. “Alcuni dei temi presentati hanno riguardato la serialità nella fiction e nel web, l’intermedialità postcoloniale, il cinema e le arti elettroniche, le identità transnazionali, i grandi maestri del cinema italiano, il cinema di genere, moda, bellezza e celebrità. La conferenza ha inoltre dedicato uno spazio di approfondimento ai registi italofoni proponendo una riflessione accademica sul cinema della diaspora. Per l’Ateneo di San Marino, oltre alla presentazione dello studio, è stata l’occasione per approfondire la possibilità di future collaborazioni con l’American University of Rome e con docenti e università statunitensi”.