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San Marino, i sindacati: torri e monumenti, si metta fine all’incuria

da Redazione

SAN MARINO – Il turismo è sempre stato un settore fondamentale per la Repubblica di San Marino; rappresenta una fonte di entrata economica significativa per Stato e privati e, cosa per certi versi ancora più importante, è il mezzo attraverso il quale tanta gente viene a conoscenza dell’esistenza del nostro paese e della sua storia millenaria tutta particolare, poco considerata dai libri di geografia e di storia. La nostra Repubblica viene conosciuta prevalentemente grazie al turismo.

Detto ciò, è evidente quanto sia fondamentale preservare dal degrado i nostri siti storici, tra cui le sedi museali e soprattutto le torri, vero e proprio biglietto da visita del paese; del resto sono proprio le torri, assieme al monte sul quale svettano, ad essere simbolo della Repubblica, visibile da lontano quando lo sguardo volge verso il Titano.

Le torri, in particolare le due principali, sono molto apprezzate dai turisti; il panorama che si può osservare da esse è senza dubbio memorabile. È ovvio che tali monumenti dovrebbero ricevere la massima cura, ma pare proprio che chi dovrebbe occuparsene in prima persona, invece se ne disinteressa. Non ci riferiamo ad un governo in particolare, bensì a tutti quelli che si sono avvicendati negli ultimi anni; nonostante le tante segnalazioni di chi vi lavora e del sindacato, non si è mai voluto porre mano alle tante problematiche da risolvere.

A forza di ritardare lavori sempre più necessari, la situazione col passare del tempo è divenuta pressoché insostenibile. Le Federazione pubblico impiego della CSU hanno più volte denunciato lo stato di incuria dei monumenti; purtroppo né le direzioni né le Segreterie di stato a cui sono state rivolte le istanze hanno mai risposto.

Tutte le problematiche sono rimaste intatte, tant’è vero che da gennaio ad oggi si sono verificati due incendi, uno dei quali con turisti presenti, e solo per pura sorte non si sono verificati incidenti alle persone; così come non si è risolta la situazione relativa alle toilettes: nella prima torre non sono praticabili, mentre nella seconda neppure ci sono.

A dire il vero lo stabile adibito a tale scopo ci sarebbe (esterno alla struttura) ma, anziché prevedere i necessari ammodernamenti, come l’accesso ai disabili, si è ben pensato di chiuderlo. Che dire poi delle biglietterie che ad ogni temporale rischiano (come è già successo) letteralmente di “friggere”, a causa di cavi e prese volanti di dubbia sicurezza…

A nostro avviso è ovvio, per tutelare sia i lavoratori del settore che i turisti, iniziare a dare risposte immediate, anziché nascondersi dietro l’ennesima delibera che dà mandato a sopralluoghi o a piani di ammodernamento; la prossima volta che si dovesse verificare un incendio potrebbe accadere qualcosa di realmente grave ed irreparabile.

Sono state poi segnalate tutta una serie di anomalie, quali ad esempio la mancanza di balaustre protettive in alcuni punti (prima torre, discesa da torrione principale), inadeguatezza delle biglietterie, ecc ecc.

È giusto che tutti sappiano della inadeguatezza e della incuria in cui sono stati lasciati i nostri simboli e la nostra storia, e soprattutto che si metta mano ad un piano di salvaguardia dei principali monumenti e di riqualificazione di tutto il centro storico.

 

FUPI-CSdL FPI-CDLS

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