Home NotizieMondo Sicurezza, Decaro a Radio 24: “Le nuove regole? Bene, ma occorrono chiarimenti”

Sicurezza, Decaro a Radio 24: “Le nuove regole? Bene, ma occorrono chiarimenti”

da Redazione

“Siamo stati i primi a sperimentare le nuove regole per gli eventi dal vivo dopo la bolgia di piazza San Carlo a Torino. Ora però occorrono chiarimenti”, così il sindaco di Bari e presidente dell’Anci Antonio Decaro a “Si Può Fare” su Radio 24 torna sulla stretta sulla sicurezza varata dal governo per l’organizzazione di eventi live. “Ci è stata catapultata una circolare della polizia due giorni prima dell’evento (il concerto di Iggy Pop, ndr). Quella circolare ha messo in dubbio la possibilità di svolgere l’evento in centro cittadino perché le richieste erano molte. Poi ce l’abbiamo fatto ed è andato tutto bene”. Quali sono i nuovi standard richiesti per gli eventi dal vivo? “Gli standard sono: allargare le zona di sicurezza, svuotarle di automobili dal giorno prima, il passaggio dai metal detector per entrare nell’area, poi c’è il conta persone e non si può superare una certa percentuale di persone a metro quadro, a noi è stato detto 1,5 persone a metro quadro, avevamo un’area da 60 mila persone ce ne entravano 20 mila, allora abbiamo aumentato l’area”. Ma è giusto, domandano i conduttori Alessio Mauri e Carlo Gabardini, come prevede la manovrina del governo che i costi dell’aumentata sicurezza ricadano sugli organizzatori? “Credo di no. Rischiamo di avere costi dell’evento che superano i racavi. Possiamo chiedere ai privati di aumentare il numero degli Stewart. Ma la sicurezza dev’essere un bene pubblico”. Eppure al momento i costi gravano sui privati, quindi? “L’ho già detto, rischiamo di non farli più gli eventi”. Per il presidente dell’Anci, però, i problemi sollevati delle nuove normative volute dal ministero dell’interno sono anche altri. “Il ministro dell’interno Minniti ha lanciato un tavolo per la prossima settimana” spiega Decaro a Radio 24 che aggiunge “in quell’occasione ci sarà anche da capire quali sono gli eventi: per esempio domani abbiamo il “Corpus domini” oppure la festa padronale, sono eventi? C’è il tema del costo. Poi c’è quello dell’organizzazione: le ordinanze con le varie disposizioni chi le firma, il sindaco, il questore o il prefetto?” Ma a fronte di queste richieste il governo ha stanziato delle risorse per coprire i costi? “No, c’è una circolare che chiarisce le linee guida ma non ci sono fondi stanziati”. E’ giusto aumentare a dismisura le misure di sicurezza? “Il rischio è quello di guardarsi gli eventi a casa. Sarebbe un fallimento. E sarebbe la vittoria di chi vuol portare la paura e lo scoraggiamento nella popolazione”.

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