Home FixingFixing Efficienza energetica: risparmi per 450 mila euro all’Ospedale

Efficienza energetica: risparmi per 450 mila euro all’Ospedale

da Redazione

La nuova centrale termica a regime: quasi 200mila euro in meno in bollette luce e gas. Barulli (New Gattei Impianti): “Risultati ottenibili nelle aziende e nelle abitazioni private”.

centrale termica ospedale gattei impianti 2

 

di Daniele Bartolucci

 

L’efficienza energetica porta in dote al bilancio dell’ISS e quindi dello Stato, quasi 450.000 euro di minori costi all’anno. “L’investimento fatto solo tre anni fa non solo si è ripagato, ma produce dei risparmi maggiori di quelli che prudentemente avevamo calcolato, che si aggiravano tra i 100.000 e i 120.000 euro in meno di consumi energetici”, spiega con soddisfazione Marco Barulli, amministratore della New Gattei Impianti. “Oggi la nuova centrale termica consuma molto meno a livello di elettricità e di gas, quantificabili tra i 180.000 e 200.000 euro in meno. A questa cifra si aggiungono poi altri costi fissi, come erano ad esempio quelli del personale dedicato, portando il risparmio complessivo a circa 450.000 euro l’anno”. Il risparmio supera, quindi, abbondantemente i costi precedenti, che sommavano a oltre 350.000 euro prima dell’installazione del 2014, realizzata dalla New Gattei Impianti che vinse il bando pubblico.

Una buona notizia per le casse statali, insomma, che apre una riflessione – doverosa visti i tempi – sul possibile vantaggio che ne trarrebbe il Bilancio dello Stato se questo intervento venisse replicato anche in altri edifici pubblici. “Non abbiamo la mappatura completa del patrimonio immobiliare dello Stato”, spiega Barulli, “ma questi risultati sono calcolabili e possono essere ottenuti intervenendo su tutti gli edifici, quindi anche quelli pubblici. Pensiamo solo alle scuole e alle strutture statali, che hanno impianti di vecchia generazione. Il risparmio nei consumi ripagherebbe l’investimento e garantirebbe costi fissi molto più bassi per il futuro, inoltre”, prosegue Barulli, “tali interventi sono ossigeno puro per le imprese del territorio”. Ossigeno a costo zero per lo Stato se guardiamo al lungo periodo. “A dire il vero non è così lungo. L’esempio dell’Ospedale è sotto gli occhi di tutti: il ritorno economico può concretizzarsi anche in pochi anni. Sicuramente in Italia i tempi sono ancora più stretti per via della pressione fiscale e dei costi energetici molto più alti (gli incentivi hanno un’attrattività maggiore, ndr), ma anche a San Marino si sono fatti notevoli passi avanti. Sia per le imprese che vogliono efficientare i propri stabilimenti e immobili, sia per i privati cittadini, che vogliono ammodernare le proprie abitazioni e consumare meno”. Meno consumi significa infatti anche bollette meno care, ma anche un risparmio in termini di approvvigionamento energetico, tema molto sentito a San Marino. “Come noto il nostro Stato non è autonomo energeticamente, quindi dipendiamo dall’esterno per luce, acqua e gas. Occorre tenerne conto, perché in futuro potremmo dover correggere le attuali tariffe al rialzo. Investire oggi in efficienza energetica, oltre a rappresentare un risparmio certo fin da subito, pone l’impresa o il cittadino al riparo da questi rincari, perché saranno molto meno impattanti una volta ridotto il consumo del proprio immobile”.

Ovviamente non tutti hanno le esigenze di un Ospedale di Stato, né la capacità di spesa per investimenti così importanti, però sono moltissime le soluzioni in grado di realizzare, anche con investimenti minori, risparmi interessanti. “Come azienda, e in collaborazione con studi tecnici, valutiamo sempre caso per caso – con le bollette e i conti in mano – quale sia la miglior tecnologia applicabile alle esigenze del cliente. Perché questi sono costi fissi, indipendentemente che si tratti di un’impresa o di un edificio pubblico o privato. Tali costi fissi si possono ridurre, grazie alla tecnologia e grazie all’intervento mirato. A volte anche interventi semplici, come ridurre la potenza degli impianti presenti, che spesso sono sovradimensionati alla reale necessità. Dopo tanti anni di esperienza sul campo, possiamo elencare una serie di interventi prioritari che, se opportunamente valutati e realizzati, rappresentano in alcuni casi da soli circa il 60% del risparmio ottenibile”. Per quanto riguarda gli impianti termo meccanici all’interno di una azienda, esiste infatti una casistica di interventi standard che si possono valutare di volta in volta. Ad esempio “si possono sostituire le elettropompe di circolazione tradizionali, con elettropompe elettroniche in grado di adattarsi automaticamente alle diverse richieste di portata d’acqua dell’impianto”. Oppure “si può verificare la qualità ed eventuale integrazione degli spessori di isolamento termico delle tubazioni di trasporto dell’acqua calda o refrigerata per gli impianti di climatizzazione”. “Si può inserire una temporizzazione oraria sulle eventuali elettropompe di ricircolo per acqua calda sanitaria e gli inverter sui motori e dei recuperatori di calore sulle eventuali Unità di Trattamento dell’Aria esistenti”. In questo caso, risulta oltremodo efficace “l’inserimento di pannelli solari termici, nel caso di utilizzo importante di acqua calda sanitaria”. Preliminarmente si deve inoltre valutare la sostituzione delle tradizionali caldaie a gas metano con quelle di tipo a condensazione e allo stesso modo la “sostituzione di impianti di climatizzazione degli uffici, con sistemi VRF a pompa di calore”. E’ infine interessante anche “la possibilità di recuperare del calore prodotto dalle attività di processo (per esempio dai compressori dell’aria compressa o similari)”. Un principio, quello del recupero di energia altrimenti dispersa o sprecata, che è alla base di un altro tipo di interventi possibili, ovvero “l’inserimento di eventuali macchine di cogenerazione”. “Tutti questi interventi, che possono essere effettuati a step anche con finanziamenti mirati, permettono all’impianto di ridurre sensibilmente i consumi ,”, spiega Barulli, “e quindi di abbattere i costi fissi dell’azienda”.

 

SANTONI: “CI PROPONIAMO ANCHE IN ITALIA”


“Il nostro staff tecnico”, spiega il Geometra Loris Santoni della New Gattei Impianti, “è composto da 25 persone altamente specializzate e con la stretta collaborazione di studi tecnici di progettazione esterni, è in grado di soddisfare le esigenze di qualunque cliente, dall’appartamento alla villa privata, dal laboratorio al fabbricato industriale, fino alle strutture pubbliche più importanti, come è stato per l’Ospedale di Stato, sia a San Marino che all’estero”. E’ infatti questa la nuova strategia della New Gattei Impianti: proporsi anche in Italia come partner affidabile e all’avanguardia nell’impiantistica industriale. “Abbiamo stretto relazioni importanti con altre aziende italiane e ci siamo consorziati con alcune di loro per partecipare a bandi pubblici e a commesse di grandi gruppi. La nostra struttura e le professionalità presenti, oltre alla capacità di restare sempre al passo con l’evoluzione tecnologica, ci permettono infatti di rispondere in tempi rapidi alle esigenze di diverse imprese, industriali e commerciali. Ad esempio abbiamo appena terminato l’impianto di un importante ristorante a Milano all’interno della Unicred Tower, così come un grande stabilimento di sigillanti chimici in provincia di Pavia, mentre è in fase di ultimazione un lavoro di grande interesse, l’ampliamento dello stabilimento di San Mauro Pascoli del Calzaturificio Giuseppe Zanotti (ex Vicini) che si sviluppa ora su una superficie di 11.000 mq”. “Lavorare in Italia e confrontarci con altre grandi imprese”, spiega Santoni, “ci permette anche di accrescere il nostro know how e verificare sul campo l’avanzamento tecnologico del nostro settore”.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento