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ANIS verso l’Assemblea: Vincenzo Boccia ospite d’onore

da Redazione

Attesa per gli interventi di Ceccato e del Presidente di Confindustria. Oltre all’approvazione del bilancio, si discuterà di progetti e problemi.

vincenzo boccia 

 

di Daniele Bartolucci

 

L’Assemblea dei Soci rappresenta il momento più importante dell’anno per la vista associativa dell’ANIS. Come sempre c’è grande attesa per gli interventi del Presidente e degli altri relatori. Quest’anno, ospite d’onore sarà Vincenzo Boccia, Presidente di Confindustria, che ha concluso i lavori della propria assemblea svoltasi solo poche settimane fa lanciando un appello molto forte: “Un patto di scopo per la crescita con l’obiettivo di uscire dalle criticità italiane e costruire una effettiva dimensione europea” al quale collaborino tutti: imprenditori, lavoratori e loro rappresentanti, politica, banche e istituzioni finanziari. Un appello che vale anche per San Marino, tanto che ANIS lanciò qualche tempo fa la stessa proposta – un patto per lo sviluppo – che però non è stata mai colta appieno. Ora gli Industriali sammarinesi, dopo aver condiviso con le Istituzioni e tutte le forze politiche, prima delle elezioni, la propria visione di sistema, tornano alla carica, battendo ancora sul tasto della condivisione e dello sforzo corale del sistema, perché solo con il contributo di tutti San Marino potrà superare anche questo momento di difficoltà. E di difficoltà si tratta: la ripresa economica non si vede ancora, i numeri sono troppo piccoli per essere ottimisti, ma soprattutto la crisi del sistema bancario è diventata un’urgenza che sta assorbendo tutto e tutti, non solo la politica. Anche su questo piano, è certo, Ceccato cercherà di sferzare la platea del Kursaal, il 14 giugno, anche perché dopo di lui interverrà il Segretario di Stato Simone Celli, che ha proprio le deleghe al Bilancio e Finanze. Poi la parola passerà a Vincenzo Boccia, che chiuderà i lavori della giornata. Sarà l’occasione anche per mettere a confronto le due realtà economiche di San Marino e Italia, tratteggiandone i punti in comune e soprattutto gli obiettivi che si possono raggiungere insieme.

 

CRESCITA: PRODUTTIVITÀ E NUOVE RIFORME


Risolvere il problema del gap di crescita e della disoccupazione giovanile, ad esempio, è stato uno dei temi centrali della relazione di Boccia all’Assemblea pubblica di Roma: davanti a 3.000 imprenditori, ha lanciato l’idea del nuovo patto di coesione fra tutte le parti sociali, ma anche illustrato alcuni nuovi meccanismi per il rilancio della produttività. Quando Boccia ha parlato del gap di crescita rispetto agli altri paesi europei, anche a San Marino il suo collega Ceccato stava facendo la stessa analisi: “Dal 2000 a oggi il PIL italiano è rimasto invariato, contro il +27% della Spagna, il +21% della Germania, il +20% della Francia. Il reddito per abitante è ai livelli del 1998. Vent’anni perduti”, ha detto Boccia sollecitando l’esecutivo a procedere sulla strada delle riforme. A San Marino il PIL cresce dell’1% circa come in Italia, con il difetto di avere un’economia molto più piccola e per certi versi “dipendente” dall’Italia (e infatti viaggiano più o meno alla stessa velocità). Ma la “strada delle riforme” è la stessa. Anzi, a San Marino ne occorrono sicuramente di più semplici, tanto che qualcuno inizia a chiedersi perché non si riescano a mettere in campo. Basti pensare al mercato del lavoro, che da anni attende migliorie e che, complice la crisi, andrebbe rivisto.

L’Italia non è sicuramente la Germania, ma almeno il Jobs Act l’ha costruito e applicato. Sul tema lavoro anche Boccia ha fatto un intervento nell’assemblea di Confindustria: “Noi vogliamo aumentare le retribuzioni con l’aumento della produttività”, ha detto, tornando sulla possibilità di detassare i premi di produttività in modo strutturale. Su questa tematica ha subito risposto il ministro Calenda, impegnandosi e sottolineando che “questa è la strada per avere retribuzioni più alte e aumentare la competitività. Non esistono scorciatoie”. Chissà se all’appello di Ceccato, che sicuramente arriverà, anche Celli – o il Governo il 15 giugno – risponderà così prontamente?

 

L’EMERGENZA DELLA DISOCCUPAZIONE GIOVANILE


L’altro tema toccato da Boccia è stata la spinosa questione della disoccupazione giovanile, definendola una “emergenza” e sollecitando una “grande operazione” che consenta alle imprese di azzerare il cuneo fiscale almeno per i primi tre anni dall’assunzione. A San Marino la disoccupazione generale è a livelli molto alti per la storia recente del Paese, ma rispetto all’Italia, sicuramente i numeri non spaventano. Quello che preoccupa è il livello medio di preparazione, le competenze e le conoscenze, che spesso tengono i giovani sammarinesi fuori dal mercato del lavoro, obbligando le imprese, di fatto, a scegliere personale qualificato fuori confine. Il tema della formazione, quindi, diventa fondamentale per San Marino come quello della detassazione per le nuove assunzioni.

 

VITA ASSOCIATIVA: IDEE E PROPOSTE PER IL PAESE


Ma soprattutto sarà anche l’occasione, per i Soci ANIS che si riuniranno già dalla mattina per approvare il bilancio dell’Associazione, di condividere queste e altre problematiche che le loro imprese affrontano ogni giorno. Ma anche per rendicontare l’attività svolta, i risultati raggiunti e i progetti per il futuro, per i Soci, per il mondo imprenditoriale e anche per il sistema Paese. ANIS, infatti, è da sempre impegnata su diversi fronti. Da una parte il servizio e il supporto allo sviluppo delle aziende associate, dall’altra il contributo al sistema Paese in termini di proposte e soluzioni ai problemi. Proposte e soluzioni che come sempre vanno nella direzione dello sviluppo del Paese, sia a livello economico che sociale, tenendo fede a quella visione sistemica che ANIS ha sempre dimostrato di avere.

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