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Decennale di costituzione dell’Associazione San Marino-Italia

da Redazione

L’evento si svolgerà nella Sala Conferenze del Grand Hotel San Marino il 22 maggio alle ore 18 vedrà la presentazione del libro di Lella Golfo “Ad alta quota: storia di una donna libera”.

 

SAN MARINO – In occasione della ricorrenza del proprio Decennale di costituzione, l’Associazione San Marino-Italia, nel costante perseguimento dei propri obiettivi statutari indirizzati alla promozione, allo sviluppo e al consolidamento dell’antica amicizia fra i due Paesi, attraverso l’organizzazione di eventi nei settori culturale-economico-imprenditoriale e sociale, ha promosso e organizzato un incontro in data lunedì 22 maggio con il Patrocinio della Segreteria di Stato per l’Istruzione, la Cultura e l’Università, la Segreteria di Stato per la Sanità, la Previdenza Sociale e le Pari Opportunità, l’Ambasciata della Repubblica d’Italia nella Repubblica di San Marino e la Fondazione Marisa Bellisario.

L’evento, che si svolgerà nella Sala Conferenze del Grand Hotel San Marino, alle ore 18, vedrà la presentazione del libro di Lella Golfo “Ad alta quota: storia di una donna libera”. L’autrice Lella Golfo è una giornalista, scrittrice e imprenditrice italiana, con un passato in politica. Il suo nome è legato alla legge sulle quote di genere, che ha introdotto nei Consigli d’amministrazione e collegi sindacali delle società quotate in borsa e delle società controllate dalle amministrazioni pubbliche. Lella Golfo è infatti sempre stata molto attiva nella lotta per i diritti delle donne. Nel 1989 ha fondato la Fondazione Marisa Bellisario, www.fondazionebellisario.org che a tutt’oggi presiede con la quale promuove le capacità e professionalità femminili.

Quarant’anni di vita tra lavoro, famiglia, viaggi per il mondo e incontri importanti: la politica attiva, l’amicizia mai rinnegata con Bettino Craxi, la caparbietà nel creare e portare avanti la Fondazione intitolata a Marisa Bellisario, l’impegno all’estero e in patria, l’ingresso in Parlamento nel 2008 fino alla più importante affirmative action mai applicata in Italia. Consapevole che per cambiare alla radice il sistema bisogna entrare di diritto nelle “stanze dei bottoni”, Lella Golfo è riuscita a porre sul tavolo la vera questione: l’accesso delle donne al potere.

Fondamentale il succedersi dell’attività della protagonista a favore dei diritti delle donne: dalle prime lotte nella sua terra di Calabria, per i diritti delle “gelsominaie” e delle raccoglitrici di olive, al femminismo portato avanti in ambito del Partito socialista con il gruppo Buongiorno Primavera fino al Garofano rosa e alla iniziativa della Fondazione Marisa Bellisario.

Le condizioni di partenza della protagonista: donna e meridionale non hanno mai frenato il suo impegno civile e politico sempre crescente sino alla elezione alla Camera dei Deputati nella scorsa legislatura e la aperta lotta contro il deficit di democrazia, costituito dalla scarsa presenza femminile nei luoghi della rappresentanza politica e nelle istituzioni.

Con la legge bipartisan Golfo-Mosca sulle quote di genere in Italia, entrata in vigore il 12 agosto 2012 si è inteso rispondere a tale esigenza. E nel libro “Ad alta quota” Lella Golfo ripercorre i delicati passaggi parlamentari che hanno consentito di tradurre in legge la sua proposta, evidenziando l’intensa attività che da sempre l’ha vista protagonista in difesa dei diritti delle donne. Dal 12 agosto 2012 tutti i consigli di amministrazione e i collegi sindacali devono riservare un quinto dei posti alle donne, quota che salirà a un terzo a partire dal secondo rinnovo. Una rivoluzione culturale e silenziosa, che ha aperto in Italia nuovi orizzonti di democrazia ed equità.

L’iniziativa, si prevede particolarmente interessante per la molteplicità e l’eterogeneità delle testimonianze previste. A confrontarsi saranno rappresentanti femminili, locali e nazionali, delle istituzioni, dell’imprenditoria, della pubblica amministrazione e di vari ambiti della società civile. Il libro costituirà l’occasione non soltanto per discutere sulle “quote di genere” nei Cda ma soprattutto per fare il punto, attraverso l’appassionante storia personale e professionale dell’autrice, sul cosiddetto divario di genere, sul ruolo delle donne, sui loro obiettivi e sui cambiamenti intervenuti dalla cosiddetta emancipazione femminile ad oggi.

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