Home FixingFixing Walter Ricciardi (ISS): “Morbillo, l’Italia è un Paese a rischio”

Walter Ricciardi (ISS): “Morbillo, l’Italia è un Paese a rischio”

da Redazione

Il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, intervenendo a “Effetto Giorno”, il programma condotto da Simone Spetia su Radio24.

 

“In questo momento noi e i romeni siamo in epidemia: sono 1.500 i casi a fronte di poco meno di 800 nello stesso periodo dell’anno scorso, anche tra i bambini e tra bambini che non si possono vaccinare. Gli Americani sono liberi dal morbillo da qualche mese, stanno attenti e dicono: non andate nei Paesi nei quali la malattia c’è ancora. In America è stata fatta una campagna importantissima mirata all’eradicazione. In Europa ci siamo noi, gli Austriaci, i Tedeschi, i Francesi che lo teniamo bello circolante”. Lo chiarisce Walter Ricciardi, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, intervenendo a “Effetto Giorno”, il programma condotto da Simone Spetia su Radio24 a proposito della notizia secondo la quale il Centro di Controllo e Prevenzione delle malattie di Atlanta colloca l’Italia come paese a rischio salute.

 

PAPILLOMA VIRUS: IL VACCINO È SICURO


“Abbiamo ricevuto centinaia di segnalazioni di madri spaventate e questo è stato il danno più grave. E’ vanificare nell’arco di mezz’ora di pessimo giornalismo anni e anni di lavoro”. Così Walter Ricciardi commenta la puntata di “Report” sul vaccino contro il Papilloma virus.

“La letteratura scientifica ci dice che questo è uno dei vaccini più sicuri che l’uomo abbia mai prodotto. Non si sono verificati effetti indesiderati gravi, né malattie importanti, né tantomeno la morte. Dato che protegge da una malattia terribile che è il cancro ad una serie di organi è importante farlo tranquillamente perché è uno dei prodotti più sicuri che la medicina abbia mai prodotto”. Tornando a commentare la puntata Ricciardi sostiene che “forse la cosa più grave dal punto di vista delle mamme sono state quelle ragazze. Far parlare le ragazze senza magari far parlare immediatamente dopo il medico che le aveva visitate o coloro che avevano accertato la loro condizione, ha scatenato nelle madri che avevano già vaccinato le loro figlie e in quelle che si apprestano a vaccinarle terrore puro. Se ci fosse soltanto un caso, ma ce ne saranno di più, di cancro alla cervice uterina tra tanti anni dovuto al fatto che una madre non ha fatto vaccinare la figlia a causa di Report, questi giornalisti dovrebbero prendersi tutta la responsabilità”.

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